Un volo sciamanico al Seminario di Treviso

A cura di Abcveneto

Venerdì 27 marzo, presso la sala Longhin del Seminario vescovile di Treviso, è stato presentato il volume “Collezione precolombiana Campagner. Il volo sciamanico – volume primo”.
L’evento è stato organizzato dal Seminario, alla presenza del Rettore mons. Paolo Carnio, e condotto dal Direttore della Biblioteca del Seminario, mons. Stefano Chioatto. Hanno partecipato anche gli autori, Laura Laurencich Minelli e Michele Colella, la prima, antropologa ed archeologa, già ordinaria di Civiltà Indigene d’America all’Università di Bologna, il secondo, giovane antropologo e allievo della Prof.ssa Laurencich Minelli nell’ateneo felsineo.
Il volume, nato in seno al progetto Corpus Antiquitatum Americanensium dell’Unione Accademica Internazionale di Bruxelles, è un catalogo scientifico aggiornato relativo ad un nucleo di 81 reperti facenti parte della collezione precolombiana messa assieme, durante la sua attività missionaria in Cile, da mons. Angelo Campagner, successivamente donata al Seminario di Treviso. La collezione, che comprende circa cinquemila pezzi, è attualmente chiusa al pubblico: l’intento di questa pubblicazione è di rendere nota alla città di Treviso (e non solo) questa pregevole raccolta archeologica ed etnografica, che, per il suo valore, rimane una delle più importanti al di fuori del Sudamerica.
Nel corso della presentazione del volume gli autori hanno messo in luce le peculiarità del mondo andino precolombiano, così lontano dalla logica occidentale ed imperniato su un modo di pensiero olistico, nel quale la dimensione umana e quella extra-umana risultano strettamente embricate, e l’attività rituale consiste principalmente nell’indirizzare correttamente, nel mondo di qua, lo spirito vitale che pervade l’universo. La maggior parte dei pezzi (ben 72) presenti nel catalogo sottoforma di schede, infatti, ricostruisce il circuito rituale del volo sciamanico, che serviva allo specialista religioso per entrare, attraverso lo stato di trance, in contatto con la divinità; tramite fondamentale in questa performance era l’alter ego animale dello sciamano, scolpito ed inciso sulla superficie lignea di ogni singolo oggetto.
E proprio a completamento della presentazione del catalogo, gli autori hanno deciso di esporre i reperti ivi descritti nella Galleria del Seminario: i partecipanti hanno così potuto vedere dal vivo gli oggetti, che indubbiamente affascinano e suscitano curiosità in uno spettatore contemporaneo.
Visto il gradimento da parte del pubblico, e in accordo con le autorità del Seminario, i pezzi sono rimasti per ora esposti al pubblico e dunque oggettivamente fruibili; si attendono invece i dettagli relativi alla rintracciabilità del testo nei canali della distribuzione libraria ordinaria.
Con queste premesse appare più realistica l’eventualità di proseguire l’opera di diffusione della collezione Campagner, attraverso la pubblicazione di volumi successivi.

A cura di Abcveneto