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N. 61, VI anno, 2008 Lunedì 27 Aprile  2009
 
 
 


  La terra crepata dell’Abruzzo trasformata in Opera d' Arte da un artista trevigiano: Jadavagando presenta in anteprima assoluta l’Orto-Grafia di PaoloSpiga dedicata all’Oro di Navelli

Di Abcveneto

La terza edizione di Jadavagando, che si terrà domenica 3 maggio 2009 nella Tenuta Duca di Dolle a Rolle di Cison di Valmarino (Tv) - antico borgo eletto Punto Fai nel 2004 -, sostiene Slow Food e proporrà una giornata di eventi dedicati alla cultura del territorio e della sostenibilità.
Presso il Duca di Dolle, l’artista trevigiano PaoloSpiga – nome d’arte di Paolo Spigariol - esporrà le sue nuove Orto-Grafie, originali esempi di fotografia materica, autentici mosaici fotografici fissati su materiali naturali. Le OrtoGrafie rappresenteranno eccellenze quali il presidio Slow Food del Carciofo Violetto di Sant’Erasmo, il Cartizze ed il Cru Molera. In particolare, Jadavagando presenterà in anteprima assoluta una Orto-Grafia davvero eccezionale: L’oro di Navelli@Zafferano dell’Aquila DOP, un’Orto-Grafia creata con autentica terra e sassi di Navelli e Zafferano dell’Aquila. Il pregiato “Fiore che si mangia” ha ispirato, per la sua bellezza e fragilità, l’artista, che lavora da oltre due anni all’opera: “In questi giorni di tragedia manipolare autentica terra e sassi di Navelli è a dir poco coinvolgente” spiega PaoloSpiga “E lo è ancora di più la coincidenza, quasi evocativa, che io abbia iniziato a fissare i pezzi del mosaico fotografico qualche giorno prima del terremoto”.
La rappresentazione di questo pregiato prodotto della terra abruzzese è appunto l’immagine dello zafferano che si frantuma e si sgretola in tanti pezzi, fissati su un pannello di plexiglass trasparente, che evidenzia la bellezza e la fragilità di questo prodotto e territorio. “La mia intenzione era quella di evidenziare l’incognita per il futuro di un pregiato prodotto di nicchia, coltivato ormai solamente da pochi anziani: ma la mia rappresentazione è divenuta, mio malgrado, la rappresentazione di un territorio che si è sgretolato sotto le genti e le abitazioni di quei paesi”.
L’Orto-Grafia presentata a Jadavagando vuole essere, quindi, un tributo agli aquilani ed in particolare alla famiglia di Salvatore Sarra, Presidente del Consorzio dello Zafferano dell’Aquila, che ospitò l’artista durante le sue ricerche due anni fa e che è miracolosamente sopravissuta al terremoto. “Dedico L’oro di Navelli@Zafferano dell’Aquila DOP al futuro dell’oro rosso di Navelli e dei suoi abitanti, con l’augurio che, da questa tragedia, nasca la possibilità di fresco e giovane interesse che possa contribuire a dar continuità a questa eccellenza italiana”.
L’arte, a Jadavagando, diventa sostegno ed esaltazione di un settore produttivo primario fondamentale per lo sviluppo, nonché autentica riscoperta e valorizzazione dei massimi livelli del Made in Italy. Sono aperte le iscrizioni (posti limitati): tel. 0438.789173 - info@jadavagando.it - www.jadavagando.it

Bisol Relazioni Esterne: Michela De Bona - cell. 3485201061 - tel. 0423900138 - michela@bisol.it MACFAR - Ketty Fargion cell. 3387304799 - mac.far@fastwebnet.it

Le Geo-Grafie di Paolo Spiga

Le Orto-Grafie di PaoloSpiga fanno parte di un più ampio progetto artistico, chiamato Geo-Grafie, che comprende anche Lido-Grafie ed Eno-Grafie: PaoloSpiga, dopo una lunga esperienza fotografico-naturalistica in wild, scopre l’assoluta e naturale bellezza dei prodotti dell’agricoltura e dei cibi quotidiani. Attraverso personalissime e a volte visionarie interpretazioni, accurati controlli di luci e illuminazioni, ricerca quasi maniacale del colore, grafica e minimalismo formale, affranca i soggetti dal concetto di alimento per trasformarli in preziosi astrattismi naturali. L’artista abbandona le classiche metodologie di stampa per avventurarsi in sperimentali ed inesplorati percorsi: nuovissime tecnologie digitali si affiancano ad una ritrovata figura di fotografo-alchimista, le mani passano dalla tastiera del computer alla manipolazione delle materie, plasmando e preparando le superfici su cui andranno fissate le immagini. Ne nascono delle fotografie tridimensionali dall’impatto fortemente materico, uniche e irripetibili, tanto organiche e reali che vien voglia di toccarle.
Concettualmente, le Geo-Grafie intendono testimoniare ed enfatizzare quella preziosa e variegata Geo-Diversità che, soprattutto nell’era della globalizzazione, rischia di essere fagocitata da logiche di massificazione e omologazione standardizzata. Tanto da assumere e rappresentare il valore di Geo-Identità, ovvero l’identità geografica e geologica di un ben specifico e inscindibile binomio prodotto-territorio, di cui lo stesso PaoloSpiga ne certifica l’autenticità di origine e provenienza inserendo nelle opere stesse una esplicativa targhetta di bronzo autografata.
I soggetti vengono riportati nel loro autentico contesto originario, radicati stampandoli direttamente sulla terra, sulla sabbia marina e su tutte quelle materie da cui in precedenza sono state estratte le loro immagini.
Una sorta di pensiero filologico che produce un'innovativa e sperimentale simbiosi permeata da un innegabile impatto oggettivo oltre che da un profondo valore simbolico.
La terra come essenza primigenia e culla della vita stessa, la terra come identità geografica e culturale di un luogo. Proposta allo stato naturale la materia diventa essa stessa soggetto e si riappropria dell’alto valore che le è dovuto. Manipolata e plasmata in forme sempre diverse si fonde con la foto e ogni Geo-Grafia diventa un autentico frammento organico intrecciato indissolubilmente con l’immaginario dell’artista.
Le Geo-Grafie sono una finestra sul mondo e nello stesso tempo una lente d’ingrandimento sulle singole specificità di un territorio. Una chiave semplice e potente aperta a molteplici possibilità, interpretazioni e percorsi.

www.paolospiga.eu
www.fotonatura.it
www.auraphoto.it.

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