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N. 61, VI anno, 2008 Giovedì 9 Aprile  2009
 
 
 


  Meeting internazionale per il sostegno della zootecnia bovina da carne: Italia – Francia – Spagna – Irlanda

Di Abcveneto

Data: Martedì 14 aprile 2009

Partecipanti:Italia: Consorzio L’Italia Zootecnica (costituito da Asprocarne Piemonte – Agripiemonte Carni – Proincarne Emilia R. – Bovinmarche Marche – Aprozoo Friuli V. G. – Unicarve Veneto – Irta Torino – CRPA Emilia R.) con sede a Padova

Francia: F. N. B. (Fédération National Bovine) con sede a Parigi

Spagna: ASOPROVAC (Associación Espagñola de Vacuno de Carne) con sede a Madrid

Irlanda: I. F. A. (The Irish Farmers’ Association) con sede a Dublino

Sede: Consiglio Regionale – Palazzo Ferro Fini – Sala del Leone - Venezia

Programma:

Ore 11.00 arrivo delle Delegazioni a Venezia
Ore 11.30 visita a Palazzo Ferro Fini
Ore 12.30 colazione di lavoro Ristorante Hotel Westin Regina & Europa Venezia
Ore 14.30 inizio meeting con saluto alle Delegazioni del Presidente della IV^ Commissione Consiliare Agricoltura della Regione del Veneto, Clodovaldo Ruffato
Ore 16.00 Coffe Break – stesura documento in 4 lingue
Ore 16.30 Firma congiunta del documento da parte dei rappresentanti delle 4 Delegazioni
Ore 17.00 Conferenza Stampa
Ore 17.30 Chiusura meeting – Saluto ai partecipanti da parte del Presidente della IV^ Commissione Consiliare Agricoltura della Regione del Veneto
Obiettivo: consegnare ai Ministri dell’Agricoltura italiano LUCA ZAIA e francese MICHEL BARNIER, partecipanti al G8 dal 18 al 20 aprile a Cison di Valmarino (TV), un documento approvato e sottoscritto dalle 4 Delegazioni per sostenere l’allevamento dei Bovini da carne in Europa e mantenere alto il livello di sicurezza alimentare a livello mondiale.

TEMI IN DISCUSSIONE:
Puntare decisamente all’autosufficienza in Europa nella produzione di carne bovina con l’incremento delle vacche nutrici e sicurezza dell’auto-approvvigionamento
Vietare a livello mondiale l’uso degli ormoni della crescita, nell’allevamento dei bovini da carne
Garantire la tracciabilità e l’origine dei bovini e della carne bovina , sicurezza alimentare

DOCUMENTO GUIDA DI DISCUSSIONE:

G8 Agricoltura: proposte per il settore bovino da carne

Il raggiungimento di una posizione comune, con riferimento alla zootecnia da carne, passa attraverso la formulazione di alcuni principi generali che dovrebbero rappresentare lo scenario entro cui ricercare il consenso.

Il primo principio si ritiene debba essere il rispetto del diritto di ogni singolo territorio alla pratica dei propri specifici sistemi zootecnici; manifestazione della cultura, della tradizione e della ruralità di ogni singolo territorio. Non sembra quindi opportuno definire un modello di zootecnia di riferimento nello scenario internazionale, ma bensì una zootecnia dei territori. In questo senso la valenza territoriale dei sistemi zootecnici basata su sistemi di consumo e produzione locali, garantiscono la migliore riproduzione delle risorse naturali e delle identità delle comunità locali, nonché la sostenibilità dei necessari incrementi produttivi, con l’obiettivo minimo dell’autosufficienza alimentare.

In riferimento ai diversi sistemi produttivi, un elemento di rilievo, a cui è opportuno porre una particolare attenzione, riguarda l’aspetto ambientale, sul quale è opportuno formulare il secondo principio. Nel contesto comunitario molto è stato fatto in riferimento alla tutela del suolo e delle acque ed in questo senso le moderne regolamentazioni comunitarie si fanno garanti della loro sostenibilità ambientale. Un secondo aspetto di carattere ambientale che è elemento di crescente interesse riguarda le emissioni di gas serra (GHG). Nel contesto comunitario emerge l’orientamento di alcuni paesi alla valutazione del differente livello di emissioni legato alle diverse forme di allevamento. Qualora divenisse possibile valutare con accuratezza le emissioni legate alle diverse modalità di gestione degli allevamenti, si ritiene che l’approccio più adeguato da adottare potrebbe essere simile a quello adottato nell’ambito del protocollo di Kyoto per la CO2, lasciando ad ogni paese la possibilità di formulare le proprie politiche ambientali.

Il terzo principio fa riferimento agli aspetti relativi alla sicurezza alimentare e al commercio internazionale. Come noto esiste un contenzioso aperto in sede WTO che, a seguito del bando comunitario all’importazione di carne bovina trattata con ormoni, autorizza gli Stati Uniti a rivalersi sulle esportazioni comunitarie con barriere commerciali. Il rischio sanitario recepito dal sistema di regole all’interno dell’Unione sono volte a preservare il consumatore da possibili rischi e non rappresentano un sistema di protezione dei mercati, in ragione del fatto che le stesse regole sono valide all’interno della comunità e limitano allo stesso modo il potenziale produttivo degli allevamenti domestici. D’altra parte l’Unione Europea non impedisce l’ingresso di carne bovina che garantisce l’assenza dell’impiego di specifici trattamenti ormonali. Tale esigenza è già espressa dalla domanda del consumatore statunitense: ne sono testimonianza lo sviluppo di linee di prodotti “hormone-free”.

Il quarto principio fa riferimento all’obbligo dell’applicazione di sistemi di tracciabilità che abbraccino tutto il processo produttivo garantendo la qualità, la trasparenza e la verificabilità del processo produttivo nel rispetto delle norme e a tutela della salute e della sicurezza del consumatore.

Di Abcveneto


 
 
 
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