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fotonotizie per la stampa: Marcellino Radogna
N. 65, VI anno, 2009 13 agosto 2009
 
 
 


Asolo, 28 agosto – 6 settembre 2009, XXVIII Edizione: Cinema e Censura

A cura di Abcveneto

Per il 2010 AAFF e Replay, azienda veneta di denim e casualwear sponsor dell’evento, getteranno le basi per tracciare un nuovo sentiero intitolato “RE-veal”: un contenitore per tutti quei video che, trascendendo i generi, sono stati “sommersi” o censurati sia dal Marketing che dalla politica.“RE-veal” si propone quindi di individuare, liberare e far rivivere tutte le espressioni video e dare loro spazio e respiro tramite il festival e la rete.

A partire dal 2009, AsoloArtFilmFestival si lega al tema della CENSURA. Componente essenziale riconosciuta tra le libertà fondamentali e sancita dalla tutela e rispetto dei diritti umani, connessa al valore della pace e la sicurezza internazionale in conformità alla Carta delle Nazioni Unite, è la Libertà di Opinione e di Espressione prevista dall’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Fortemente voluto dal regista iraniano Babak Payami ben prima delle recenti tensioni in Iran, il progetto “Censored Cinema” prende vita durante la XXVIII edizione del festival asolano attraverso due seminari, “Arte e Censura” e “Censura, democrazia e dittatura”, ed un dibattito, “Il diritto di offendere”, con ospiti di rilievo nazionale ed internazionale.

Dal 2010 “Censored Cinema” si amplierà e diverrà programma ufficiale del festival, presentando ogni anno una selezione di film che sono stati censurati nel proprio Paese d’origine per ragioni di carattere politico. I film saranno selezionati all’interno delle Nazioni con le peggiori condizioni in fatto di violazione dei diritti umani, così come contenuto nella relazione redatta e pubblicata annualmente da Amnesty International ed altri organismi internazionali. AsoloArtFilmFestival vuole diventare una piattaforma dalla quale i cultori del cinema di ogni parte del mondo potranno dichiarare la loro solidarietà ed il loro sostegno a quei registi che sono stati e sono soggetti a persecuzione nel loro Paese d’origine.

Ad affiancare tutto questo, sarà costituita una ONG dedicata alla protezione e al sostegno dei registi perseguitati nel loro Paese d’origine per il loro lavoro artistico. Sarà creata una rete di corrispondenti locali nei vari Paesi da monitorare, che tenga sotto controllo qualunque forma di censura, dalla non pubblicazione fino all’arresto o prigionia, riguardante tutti gli aspetti di lavorazione di un film.

Sempre nella logica del valore di libertà e creatività l’edizione del 2010 vedrà il lancio del festival on-line: tutte le proiezioni, sia dell’edizione storica che di “Censored Cinema”, saranno trasmesse in contemporanea via web, dando così la possibilità al mondo intero di assistere in diretta al festival.

Fashion Box è l'azienda di riferimento di un gruppo industriale che riunisce i marchi Replay, Replay&Sons e We Are Replay. La produzione di abbigliamento per uomo, donna e bambino copre tutte le fasce di età. Con un fatturato di 305 milioni di Euro, il Gruppo è oggi presente in tutti i mercati europei, in Medio Oriente, in Asia, America ed Africa e copre oltre 50 paesi. I punti vendita sono 5.000. Alla distribuzione tradizionale si affianca una rete di circa 220 negozi monomarca. L’export rappresenta l’80% del volume d'affari. Il Gruppo Fashion Box si distingue da sempre per la particolare attenzione alla ricerca, rivolta alla qualità dei tessuti e alla lavorazione dei materiali, come pure all’individuazione di nuove tecnologie e metodi produttivi. L’espansione verso nuovi mercati, il mantenimento di un rapporto favorevole tra qualità e prezzo, un controllo sempre maggiore della struttura distributiva, rappresentano per il Gruppo Fashion Box i maggiori obiettivi strategici.

A cura di Abcveneto


 
 
 
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