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N. 65, VI anno, 2009 14 agosto 2009
 
 
 


Il Magnificat di Alda Merini in scena al Castello degli Ezzelini la sera di Ferragosto

A cura di Abcveneto

Alda MeriniFerragosto speciale a Bassano del Grappa, sabato 15 infatti alle 21.00 al Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa salirà sul palco Paola Dallan della Compagnia Teatrale Anagoor di Castelfranco, per portare in scena i versi struggenti del Magnificat della poetessa Alda Merini. L’appuntamento è inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival Veneto, la lunga rassegna estiva promossa dalla Città di Bassano del Grappa, con la Regione del Veneto e le altre Città Palcoscenico.

Si preannuncia una serata di ferragosto carica di emozioni, proprio come i versi di Alda Merini, una delle maggiori poetesse italiane contemporanee. La sua poetica, fatta di ardente visionarietà e al tempo stesso di sommessa inquietudine, la colloca tra le maggiori autrici del Novecento e dei primi anni 2000. Proprio da una delle sue opere, il Magnificat, è tratto lo spettacolo che vede interprete Paola Dallan della compagnia teatrale Anagoor. Uno spettacolo che nasce con l’obiettivo di ricordare la Beata Giovanna Maria Bonomo, co-patrona della città, nel giorno del suo anniversario, attraverso un viaggio tra le liriche più belle ispirate dalla figura della Madonna.

Alda Merini, una delle voci più alte, più forti e personali della poesia del nostro tempo, racconta una Vergine diversa da come siamo abituati a pensarla. Non ne rappresenta la storia e la vita, ma evoca con inaudita forza visionaria la sua interiorità.
In scena Paola Dallan diretta da Simone Derai, dà voce alla poetessa raccontando una Madonna, che è anche fanciulla, donna di carne, fragile smarrita, spaventata e perdutamente innamorata di Dio. Porta dentro di sé un sentimento assoluto, come quello che ha accompagnato la protettrice di Bassano per tutta la sua vita.

Una vita intensa quella di della poetessa milanese, classe 1931, proveniente da una famiglia di condizioni modeste (padre dipendente di una compagnia assicurativa e madre casalinga, minore di tre fratelli, una sorella e un fratello, che la scrittrice fa comparire, sia pure con un certo distacco, nella sua poesia) attraversata dalla sofferenza della malattia, che l’ha tenuta per molti anni lontano dal mondo, con lunghe permanenze in manicomio.
Proprio durante questi periodi la Merini al telefono dettava all’amico Arnoldo Mondadori, i suoi versi di getto, inarrestabile, come un fiume in piena. All’altro capo del telefono Arnoldo riesce a sentire tutto e quando lei riattacca, rilegge quello che le ha dettato e lo impara praticamente a memoria, trascrivendolo successivamente insieme al resto delle pagine. Lo spettacolo è proprio questo un flusso di parole che sgorgano dal nulla, filtrate dal gracchiare della comunicazione artificiale, in lenta emersione sulla pagina bianca del libro poeta.

Una serata di poesia dunque, che si preannuncia ricca di commozione, un modo per festeggiare la co-patrona della città insieme a tutta la cittadinanza. Per l’occasione l’evento è ad ingresso libero con ritiro obbligatorio dei tagliandi alla biglietteria del Festival in via Vendramini, 35 tel. 0424 524214 /217811 Informazioni anche al numero 0424217819. In caso di pioggia la serata sarà trasferita al Teatro Astra.

A cura di Abcveneto


 
 
 
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