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N. 69, VI anno   1 dicembre  2009

 
 


  Il fascino discreto e profondo di un’esperienza tedesco-olandese nel basso Reno

Testo e foto di Giovanna Dal Magro

Museo romano a XantenIl grande fiume della Germania, dopo aver attraversato la Svizzera a Basilea e le celebri città dell’alto Reno, si avvia ad uscire nel mare attraverso la Westfalia e i Paesi Bassi. Il Basso Reno è una zona che ha visto aspri combattimenti e terribili vicende durante la seconda guerra mondiale, mentre ora c’è pace, relax, benessere in un ambiente naturale protetto e ricco di castelli, parchi e musei.
A ricordo della fine della guerra resta la strada della liberazione che passa per Arnhem e Nijmegen e che fa rivivere i fatti accaduti nel 1944 e 1945. In 23 luoghi nelle vicinanze delle due città sono state collocate delle grosse pietre conosciute come Luisterplekken ossia punti di ascolto. Ad ogni tappa si può ascoltare (in inglese) un radiodramma con le tragiche storie di una persona sopravvissuta ai tragici eventi.
Cadute le frontiere il turismo organizza e propone un’esperienza definita “Cool Breaks- Un’esperienza rinfrescante tedesco-olandese” Dall’aeroporto di Weeze, uno dei due aeroporti di Düsseldorf, dove si arriva con la Ryanair, ci si avvia verso Xanten, città di circa 20.000 abitanti e prima tappa nel Nord-Reno Westfalia dove si visitano le rovine romane accuratamente conservate e ampiamente ricostruite e dove si celebrano spettacoli che rievocano gli antichi tempi.
Schloss Wissen, torrioneDurante l’Impero Romano infatti la località fu sede di un accampamento legionario della Gemania inferiore (Castra Vetera), mentre il vicino insediamento civile divenne colonia romana sotto l’Imperatore Traiano con il nome di Colonia Ulpia Traiana. Il culto della memoria romana continua con la fondazione del nuovissimo Museo. Lo stesso nome della città deriva dal latino ad santos (presso i santi).
Fuori da Weeze, vicino a Goch e all’interno di un enorme parco sorge Schloss Wissen , al confine con l’Olanda. Lo storico castello è impressionante sia per le sue dimensioni, sia per la bellezza architettonica negli stili gotico e rinascimentale. Può ospitare in modo confortevole in eleganti appartamenti e la colazione è servita nello storico mulino. Può essere goduto per un tranquillo e affascinante soggiorno o per dedicarsi ad escursioni, al ciclismo di campagna o al canoismo sul fiume Niers.
Draisina- carrozza a pedaliVerso Kranenburg si viaggia con la storica Draisina, carrozza a pedali per 4 persone, mentre quella su rotaie può trasportare fino a 14 persone. Da Kempen si arriva in Olanda per visitare i giardini più belli dei Paesi Bassi a Kasteeltuinen Arcen. E’ un luogo incantato, sembra fermo nei secoli, eppure in questa atmosfera fiabesca vivono fiori dai delicati colori in aiuole fiancheggiate da siepi di varie forme trattate con arte topiaria, nel giardino giapponese si trovano laghetti, giochi d’acqua, ponticelli, e nel giardino acquatico le rare piante del Rosarium e del Lommerrijk. Den Bosch, in italiano Bosco Ducale, letteralmente ‘s-Hertogenbosch, capoluogo del Brabante settentrionale con circa 130.000 abitanti, è una città molto interessante sia per le sue architetture che per le sue acque, i canali, l’acqua che esce dalle statue, le gite in carrozza, le gite in battello, i mercati e i raffinati negozi. E’ un luogo elegante sia per fare shopping, sia per ammirare gli originali monumenti, quali la cattedrale di Sint Jan’s e la colonna del drago alato. E’ inoltre famosa per aver dato i natali a Hieronimus Bosch!
Giardino ad Arcen, arte topiariaEmozionante tappa è quella di Otterlo al Parco Nazionale De Hoge Veluwe che è tutt’uno con il famosissimo Museo Kröller-Müller: l’insieme offre un’occasione unica per godere natura, arte e architettura.
Il Parco misura circa 5400 ettari di boschi, brughiere, paludi e sabbia e si può percorrere anche con le bianche biciclette gratuite. Si scoprono piante che in autunno esibiscono sfolgoranti toni di giallo oro e rosso porpureo fiammeggianti fra il verde. Si possono incontrare cervi,caprioli, cinghiali, mufloni.
Il Kröller-Müller Museum, immerso nel parco e inaugurato nel 1926 è derivato dalla passione di una coppia molto ricca. Fu creato da una dotta collezionista d’arte Hélène Kröller-Müller (1869-1939) , figlia di un magnate dei trasporti marittimi a Düsseldorf, la quale nel 1888 sposò Anton G. Kröller, direttore della Filiale di Rotterdam e compratore della grande tenuta. Nel giardino vi sono opere di Rodin, Moore e molti altri. L’edificio fu progettato da Henry van de Velde. All’interno il Museo ospita la seconda collezione al mondo, dopo quella dei familiari, dei dipinti di Van Gogh, fra i quali “I mangiatori di patate”, “Seminatore al tramonto”, “Caffè-terrazza” ad Arles, “Uliveto”, “Strada con cipressi e stella” ecc. Molti i pittori di fine Ottocento fra cui George Seurat e primo Novecento, quali Picasso, Léger, Mondrian ecc. . Splendide opere di questo Museo sono state ammirate a Brescia lo scorso anno nella mostra “ Van Gogh. Disegni e dipinti. Museo Kröller-Müller, interno-esternoCapolavori del Kröller-Müller Museum” .Lungo la strada della liberazione già descritta si giunge a Nijmegen, nella provincia della Gheldria; è la più vecchia città d’Olanda. La sua storia si può far risalire ai Celti, ai Franchi, ai Romani. Dall’epoca di Augusto a quella di Traiano qui sorse l’antico castrum legionario romano. Sotto l’Imperatore Carlo Magno Nijmegen divenne città imperiale. Oggi qui si possono anche praticare cure termali. Altra tappa interessante è al Museo all’Aperto ad Arnhem che rievoca la storia degli Olandesi negli ultimi 250 anni. Decine di case originarie, case coloniche e mulini vivacizzate da “abitanti” del luogo: contadini, fabbri, carradori, pescatori, mugnai che offrono il loro interessante volontariato coinvolgendo il visitatore.
Un viaggio in queste terre, che racchiudono ricchezze paesaggistiche, testimonianze storiche, tesori d’arte, ritempra, istruisce, diverte in un’antica e moderna civiltà, chiara testimonianza dell’Europa unita.

Riferimenti: www.coolbreaks.com

Testo e foto di Giovanna Dal Magro

 

 
 
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