Parliamo di Islam … a scuola

A cura di Sara Miriade

L’islam dà sempre un senso di attrazione e repulsione o comunque non lascia indifferenti e quindi si presta ad approfondimenti frequenti.
Lodevole l’iniziativa della Scuola Media Felissent che ha organizzato un breve ciclo di conferenze tra novembre e dicembre per parlare dei vari aspetti dell’Islam. Il pretesto viene dal programma ministeriale che prevede che si studi in questo periodo l’espansione della civiltà musulmana. Gli incontri sono stati organizzati dalle professoresse Luisella Valvo e Rosa Nisi. Hanno chiamato ad approfondire i vari aspetti dell’argomento Raffaella Biasi, professoressa esperta di Islam e autrice del libro Islam: Religione Società Stato. La curiosità sta nel fatto che perfino i più giovani sono interessati, si chiedono cose che a noi sembrano banali (per esempio: “Perché i vestiti sono così decorati?” o “Perché i musulmani hanno così tante regole e non si divertono molto?”), dimostrando comunque quanto la società che li circonda li influenzi nei loro collegamenti. Bombardati dalle notizie dei giornali e telegiornali, i ragazzi capiscono soprattutto il comportamento e la società, dimenticando la storia. Ma sono anche molto aperti ad ascoltare e discernere con testa propria, lasciando da parte le considerazioni razziste che in questo territorio è facile che si moltiplichino.
Sono numerose infatti le nazionalità che si incontrano nelle nostre classi delle scuole medie e superiori e uno degli scopi degli incontri è proprio l’armonizzazione e la tolleranza, attraverso la conoscenza, delle culture entrate nella nostra. Anche la riflessione su aspetti comportamentali della vita, come la questione femminile, saranno oggetto di ripensamento e comparazione. Vi sono infatti aspetti della vita delle donne in paesi dichiarati musulmani, che sono quantomeno sconcertanti, come la poligamia o l’essere picchiate o frustate o la copertura completa del viso, o la mancanza di libertà, che offrono spunti per accese polemiche.

A cura di Sara Miriade