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N. 69, VI anno   1 dicembre  2009

 
 


  Il Settecento veneto in musica

Di Abceveneto

Continua con la musica del Settecento veneto la XVI rassegna di eventi musicali organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’appuntamento sarà occasione per rievocare le musiche del periodo di Mattia Bortoloni (1696-1750), pittore rodigino cui è dedicata la rassegna di quest’anno, intitolata Oltre il tempo della musica. Tra memoria e futuro. Il programma propone il Concerto per oboe e archi in re minore op. 9 n. 2 di Tomaso Albinoni, il Concerto in re maggiore Sant’Antonio per tromba e archi di Giuseppe Tartini e due concerti di Antonio Vivaldi: il Concerto in fa minore op. VIII n. 4, L’Inverno, e il Concerto in la minore RV 108 per ottavino e archi. Saranno inoltre eseguiti Preludi e corali da quattro cantate di Johann Sebastian Bach e le Variazioni di bravura sulla quarta corda per violino e archi sul tema Dal tuo stellato soglio dal Mosè di Rossini composte da Niccolò Paganini.

L’appuntamento con I Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone, sarà venerdì 4 dicembre 2009, alle ore 21.00, presso la Chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta di Carmignano di Brenta (PD)

Tomaso Albinoni fu uno dei primi musicisti, assieme a Händel e Telemann, a comporre concerti per oboe e archi. Il suo Concerto in re minore è il secondo di una raccolta, l’op. IX, che fu pubblicata circa nel 1722, e testimonia una non comune abilità nel comporre per quello strumento. Altro musicista profondamente legato a Venezia, Antonio Vivaldi, fu attivo come compositore sia in ambito operistico che in ambito strumentale. Il Concerto per violino e archi in fa minore intitolato L’Inverno, il quarto della raccolta op. VIII intitolata Il cimento dell’armonia e dell’inventione, è uno dei suoi brani più conosciuti. Pubblicato nel 1725 insieme ad altri undici concerti, esso rappresenta una delle più riuscite composizioni di musica programmatica. Agli stessi anni sembra risalire anche l’altro concerto vivaldiano in programma: il Concerto in la minore RV 108 per ottavino e archi. Da Venezia a Padova. Violinista, teorico e compositore, Giuseppe Tartini svolse la sua attività di «primo violino e capo di concerto» presso la Basilica di Sant’Antonio di Padova quasi ininterrottamente dal 1721 all’anno della morte, avvenuta nel 1770. Proprio a Sant’Antonio è intitolato il suo concerto in re maggiore per tromba e archi. Sono invece legate prevalentemente al servizio presso la corte di Weimar prima e, come Kantor, presso la scuola di San Tommaso di Lipsia poi, le composizioni sacre di Johann Sebastian Bach. Del musicista tedesco saranno eseguiti Preludi e Corali dalle seguenti cantate: Herz und Mund und Tat und Leben BWV 147; Himmelskönig, sei willkommen BWV 182; Ich steh mit einem Fuß im Grabe BWV 156; Am Abend aber desselbigen Sabbats BWV 42. Concludono il programma le Variazioni sulla quarta corda per violino e archi sul tema Dal tuo stellato soglio dal Mosè di Rossini di Niccolò Paganini. Composte attorno al 1819, fanno parte di quelle composizioni ricche di virtuosismi e fantasia, che Paganini elaborò su musiche d’opera dell’amico Gioachino Rossini.

Diretti da Claudio Scimone, ritenuti dal pubblico e dalla critica una delle orchestre più attive e prestigiose in campo mondiale, I Solisti Veneti si sono affermati come complesso di rilievo internazionale. Partecipano regolarmente ai più importanti festival mondiali e sono stati insigniti dei principali riconoscimenti sia nel campo del concerto che nel campo del disco. Hanno ricevuto dalla Repubblica Italiana la medaglia d'oro dei benemeriti della scuola, dell'arte e della cultura e il Presidente della Repubblica Italiana ha presenziato alle celebrazioni del loro 25° anniversario. Hanno registrato oltre 300 dischi LP e CD per case multinazionali quali Erato-WEA, BMG-RCA, Philips, Frequenz. Collaborano con i più grandi interpreti internazionali tra cui Salvatore Accardo, Katia Ricciarelli, Placido Domingo, Uto Ughi, Jean-Pierre Rampal, Marilyn Horne, Kenneth Gilbert, James Galway, e con cori famosi. Il loro repertorio spazia dalla musica strumentale del Settecento ai grandi capolavori sinfonico-corali di tutti i tempi.

Fondatore e direttore de "I Solisti Veneti", direttore invitato presso molte delle maggiori orchestre mondiali e direttore onorario dell'Orchestra Gulbenkian di Lisbona, Claudio Scimone ha studiato con Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara. Ha diretto fra l’altro al Covent Garden di Londra, al Rossini Opera Festival di Pesaro, all' Opera di Zurigo, e in altre prestigiosi teatri. La sua produzione discografica è vastissima e prodotta per le più importanti case discografiche. Con "I Solisti Veneti" ha registrato l'esecuzione dell'opera integrale edita in vita di Vivaldi e Albinoni, nonché composizioni di Marcello, Tartini, Galuppi, Salieri. Autore di Segno, significato, interpretazione (Padova 1970) è musicologo di fama internazionale. La sua revisione della prima edizione moderna delle opere di Tartini ha contribuito alla riscoperta del compositore padovano dimenticato. Fra i molti riconoscimenti ricevuti figurano il Prix Mondial du Disque di Montreux, il famoso Premio Grammy di Los Angeles e il Premio dell'Academie du Disque Lyrique.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti.

Per informazioni:
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
tel. 049 8234800 (int. 3)
e-mail info@fondazionecariparo.it

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