Via della Croce: il film di serena nono al centro culturale candiani

A cura di Abcveneto

Sabato 12 dicembre alle ore 17.00 proiezione al Centro Culturale Candiani del film di Serena Nono Via della croce, già presentato al 66° festival di Venezia, realizzato in collaborazione con la Fondazione di Partecipazione Casa dell’Ospitalità con interventi di Serena Nono, Giovanni Benzoni, i Presidenti delle Municipalità e alcuni dei protagonisti.

La disponibilità, la competenza di concittadini interessati a lavorare con gli Ospiti per progetti ha dato e sta dando risultati che spesso i luoghi e le realtà istituzionalmente deputate agli stessi prodotti faticano a realizzare, a proporre, a veder riconosciuti per la loro qualità. Serena Nono è uno di questi nostri concittadini che con gli Ospiti di Sant’Alvise ha realizzato due opere cinematografiche Ospiti (2007) e Via della croce (2009) che rappresentano per la Fondazione il modo più adeguato per presentarsi.

Nel film si percorre la Passione di Cristo attraverso tableaux vivants che illustrano le stazioni della Via Crucis, girate in esterno a Venezia. E si percorrono le vie crucis degli Ospiti, persone senza fissa dimora emarginati e spesso invisibili che condividono con lo spettatore le loro storie.
“Questo progetto – afferma Serena Nono - vuole andare oltre lo sguardo di pietas che si rivolge a chi soffre, a chi vive ai margini, a chi ci da pena e invece andare a vedere chi, cosa c’è nelle voci e volti di queste persone. Per fare questo film ho filmato molte ore di dialoghi, monologhi degli ospiti, per lasciare che uscissero con spontaneità le loro testimonianze, i loro pensieri. Mi interessava individuare i temi delle stazioni della croce quali il giudizio, l’umiliazione, la carità, la fratellanza, l’abbandono, la morte e la resurrezione attraverso le voci di chi difficilmente ha voce”. 

Ma nelle parole degli ospiti, nel film Via della croce, ci sono pensieri sulla povertà, sulla caducità, sulla dignità, sulla comunione, sull’accoglienza, sul senso del sacrificio. Questo è forse il punto che unisce in questo film le vite degli ospiti e la passione di Cristo. La rinuncia a sé, a ogni possesso o potere, l’accettazione del male, la capacità di rispondere alla sventura con la carità, la fraternità e la speranza.

A cura di Abcveneto