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N. 69, VI anno   11 dicembre  2009

 
 


  Conferenza:"Fioritura Universale ed Espressività Geometrica: due paradossi dell'Avanguardia Russa (1900-1930)"

A cura di Abcveneto

Giovedì prossimo - 17 Dicembre alle 17.15 ci sarà la conferenza sul tema Fioritura Universale ed Espressività Geometrica: due paradossi dell'Avanguardia Russa (1900-1930) - relatori dott.ssa Marina Pastore (Università di Venezia Ca' Foscari) e dott. Curzio Vivarelli (Università di Milano) presso la sede dell'Associazione Italo-Russa in via A. Costa, 14 (interno giardino), Mestre (VE).

Marina Pastore, fotografa e slavista, Curzio Vivarelli, bricoleur dell’arte astratta e matematico cercheranno con l’audacia dei non esperti e non noti di dipanare la non semplice matassa dei paradossi in questione…

L’avanguardia artistica russa ha avuto poche ricadute nella decadenza dell’arte europea che inizia a fine ottocento. Questo è accaduto per la perseveranza ostinata e coerente di creatori che vengono da un popolo che, plasmato nel freddo, sta per gettarsi, a quel tempo, nella bollente fornace di una rivoluzione.

E’ presente in questa avanguardia anche la ricerca di un’espressione “altra”, oggettiva, distaccata dal sentimentale e dalla tradizione, scossa nei suoi fondamenti e giunta ad un punto oltre il quale si affaccia o il nuovo, incognito e indistinto, oppure il noto ma con il terribile volto della decadenza che incombe anche per il tragico momento storico... una tradizione scossa finita”.

Pavel Filonov ha una religiosità che mai abbandonerà nel cercare il nuovo con l’ispirato senso di rinascita della sua “fioritura universale”. Fioritura da trovare nei dipinti ove la figurazione usuale arretra, lascia il campo ad una metamorfosi di sottili fibre a vivi colori tessute sulla tela e ordinate in un apparente caos verso l’ascesa…Un paradosso perché dall’oggettività cercata con la fioritura, trasparirà ancor più viva e inimitabile la sua vena lirica! Filonov abbandona da coraggioso la tradizione di grande accademia, nella quale era cresciuto e si era meravigliosamente espresso, per tentare la sua difficile disperata “fioritura universale” i cui esiti saranno alla volta o incostanti o davvero eccezionali per il valore completo di essi: estetico e di significato.

Alexander Rodchenko è invece entro la corrente del costruttivismo, quindi quasi un figlio del futurismo, non ricerca le forme in movimento ma comprende che la figurazione delle forme è al capolinea cui viene costretta dal processo di astrazione e mutamento innestato senza possibilità di ritorno dall’arte dell’avanguardia. Rodchenko porta allora, con coerenza davvero paradossale e perfino burlesca, la pittura all’estremo limite: tavole monocrome in colore primario o disegni composti di soli segmenti e cerchi che paiono ritrovare una dispersa tradizione geometrica ellenica primordiale…

Wladimir Tatlin è il costruttivista della pomposa torre della terza internazionale che abbandona incagliata nei libri d’arte per dedicarsi al sogno del volo con il gabbiano artificiale Letatlin…

Ivan Leonidov è, infine, l’architetto delle Utopie stellari perfettamente in atmosfera con l’avanguardia: espressione di geometrie pure in architettura ma, poi, un anfiteatro classico a Kislovodsk e i sognanti antichi fiocchi di neve a Tver Kalinin…

L'ingresso è libero.

Associazione culturale Italo-Russa del Veneto

Via A. Costa, 14 - 31070 Mestre (VE)

tel. 041/986783

italorussave@yahoo.it

A cura di Abcveneto

 

 
 
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