Alpi Eagles all’asta. Due concorrenti per l’aerolinea veneta.
A cura di Alberto Leoncini
Si stanno concretizzando due ipotesi di acquisto per la linea aerea veneta Alpi Eagles, ormai dal 2008 in amministrazione straordinaria e con i velivoli a terra. Allo stato attuale, difatti, sono in lizza due acquirenti dei quattro che si erano fatti avanti, ciò a seguito della scrematura compiuta in seno al Ministero delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico, come annunciato da fonti interne, visto che il riserbo sull’asta è massimo. Ovviamente tutte le speranze per evitare il baratro della liquidazione e il definitivo smembramento del capitale economico facente capo alla società sono legate agli sviluppi di questi giorni cruciali. Ad oggi fanno ancora capo alla società 133 dipendenti diretti, in cassintegrazione, i cui destini sono appesi al filo della concreta esistenza di un piano industriale serio e finanziariamente solido. Ciò genererebbe positivi esiti in termini di concorrenza sullo scalo di Venezia, dove la compagnia è basata, che, pur essendo diventato una delle sei basi all’interno della strategia della nuova Alitalia, ha subito due pesanti perdite: Alpi Eagles, appunto, e in seguito MyAir. Ciò ovviamente ha avuto ripercussioni anche sull’indotto generato dai due vettori, che di sicuro trarrebbe nuova linfa dalla rinascita almeno di uno di questi. Bisogna difatti ricordare che Alpi Eagles non aveva affatto un ruolo secondario all’interno dell’economia dello scalo, poiché era quasi arrivata ad insidiare il primato della “vecchia” Alitalia in termini di passeggeri trasportati.
A cura di Alberto Leoncini
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