Patto tra turismo e agroalimentare regionale per proporre agli ospiti la qualità del Veneto
A cura di Abcveneto
La stella a sette punte nel cerchio multicolore, affiancata dal Leone alato
di San Marco e dalla scritta “Veneto. Tra la terra e il cielo”, brillerà
anche nei piatti e nei menu delle trattorie e dei ristoranti veneti, grazie
ad un vasto patto di collaborazione sottoscritto oggi a Venezia tra la
Regione, le categorie del turismo e quelle dell’agroalimentare. L’importanza
dell’accordo è stata sottolineata dall’intervento del presidente del Veneto
Giancarlo Galan, che non ha voluto mancare alla sottoscrizione del
documento, firmato per l’amministrazione regionale dal vicepresidente della
Giunta Franco Manzato, da Coldiretti Veneto (con il vicepresidente Valentino
Bosco), Confederazione Italiana Agricoltori (con il presidente regionale
Daniele Toniolo), Confagricoltura Veneto (vicepresidente Luigi Andretta),
Anpa Veneto (presidente Paolo Casagrande), Copagri veneto (presidente Renzo
Aldegheri), Confesercenti (presidente Piergiovanni Brunetta), Confcommercio
Veneto, Confturismo Veneto, Federlaberghi Veneto (Marco Michielli),
Federturismo (presidente Gianernesto Zanin), FAITA (consigliere Alessandro
Sgaravatti), Fipe (presidente Erminio Alajmo), Unionmare (presidente Franco
Visentin), Filiera Olio Garda (vicepresidente Laura Turri), Unione Vini
Veneti DOC (presidente Luciano Piona), Azove (direttore Giuseppe Borin),
Consorzio Vini Doc Riviera del Brenta (Pierantonio Angeli), Consorzio
formaggio Asiago DOP (direttore Antonio Pozzan), Aprolav (presidente
Terenzio Borga). Era presente anche il presidente della Commissione
consiliare bilancio Amedeo Gerolimetto.
Il logo nato per identificare il turismo del Veneto, prima regione italiana
del settore con un fatturato da 12 miliardi di euro, potrà dunque non solo
rendere più visibili le produzioni agroalimentari regionali che seguono
percorsi di qualità certificata ma anche gli esercizi di ristorazione che
tali prodotti proporranno alla clientela, la quale potrà sapere proprio
grazie a questo marchio ombrello che in un certo locale si servono prodotti
veneti garantiti e menù con materie prime certificate. “Questo è un accordo
che nasce da lontano – ha sottolineato Galan – è che risponde alla regola
che chi ha un valore aggiunto lo deve rendere riconoscibile, per creare
ulteriore valore aggiunto. E l’auspicio è che a tutti i firmatari vada il
valore aggiunto che meritano”.
Dal canto suo Manzato ha ribadito che l’evento odierno non è un punto di
arrivo, ma di partenza, al quale occorre dare contenuti. “La Regione
investirà moltissimo nella promozione in sinergia di turismo, agroalimentare
e cultura, e dunque sul marchio stesso – ha ribadito il vicepresidente – che
renderà riconoscibile l’insieme del bello e del buono di qualità che
costituisce un appeal per il turismo proveniente da ogni parte del mondo”.
Insomma: anziché promuovere i singoli prodotti e le singole proposte, la
Regione promuoverà ed esibirà ovunque il logo che li individua tutti nella
loro qualità. Nell’occasione Manzato ha ribadito la sua personale
convinzione che sia opportuna una partecipazione diretta al capitale
societario della Grande Distribuzione per esibire e valorizzare le
produzioni regionali, le quali singolarmente subiscono le imposizioni della
GDO perché non hanno sufficiente forza contrattuale. Non a caso Gerolimetto
ha parlato di sfida alle pretese della GDO, mentre il vicepresidente della
Coldiretti Veneto, Bosco, ha annunciato che la sua organizzazione mette sin
d’ora a disposizione il proprio potenziale fatto da consorzi agrari, spacci
cooperativi e mercati agricoli per promuovere il “made in Veneto” e dare
rapidamente concretezza all’accordo odierno.
A cura di Abcveneto
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