Virgo Fidelis:“Solo la fantasia, signori, ci permette di vedere la realtà per quella che è”

A cura di Abcveneto

Questo libro è il primo romanzo del pittore di fama internazionale Athos Faccincani. Le 289 pagine in cui si sono raccolte la vita, le esperienze e i sentimenti del protagonista Samuel Johnson Kipling, sono scritte a quattro mani insieme alla giovane scrittrice Elsa Dilauro. Il romanzo è edito da Mursia. Depone il pennello dell’artista e impugna la penna dello scrittore ed è comunque e sempre un successo. Dopo centinaia di paesaggi, ritratti, dipinti con il suo stile e i suoi colori inconfondibili, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, Athos Faccincani ha quindi deciso di mettersi alla prova con un’altra arte, quella delle parole, delle emozioni scritte nero su bianco e raccolte nelle pagine di un libro. Nasce così, insieme e grazie alla collaborazione con Elsa Dilauro, giovane scrittrice di racconti e brevi romanzi, laureata in lingue e letterature straniere, il suo primo romanzo; “Virgo Fidelis”, edito da Mursia e presentato oggi nelle cantine del Ristorante 12 Apostoli di Verona.

“Dipingere è un lavoro, il mio lavoro. Scrivere mi diverte. Ho talmente tante cose da dire, riflessioni da condividere e avventure da raccontare, che non ci sono state tutte dentro il primo romanzo”, si racconta Athos Faccincani, lasciando presagire a breve, e “ritmi di lavoro permettendo” spiega, un seguito, probabilmente due, del suo primo libro. “C’è molto di me, ci sono numerosi aspetti autobiografici, tra le pagine di Virgo Fidelis anche se sono comunque tutte rivisitate in chiave romanzesca”, confessa il Maestro.

“Quando abbiamo cominciato a lavorare insieme, Athos ed io avevamo un progetto: scrivere un romanzo a quattro mani per svelare intriganti retroscena del mondo dell'arte; oggi quel progetto e' una realtà dal titolo “Virgo Fidelis”. Quest'esperienza, oltre ad insegnarmi a credere e combattere perciò che veramente si desidera, mi ha dato un'altra possibilità: conoscere da vicino un grande artista del nostro tempo, un uomo la cui interiorità non smette mai di sorprendere e stupire”, spiega Elsa Dilauro.

LA TRAMA DI “VIRGO FIDELIS”

Il mondo dell'arte con le meschinità e le invidie, ma anche le passioni e le ambizioni, raccontato attraverso la vita e la storia di Samuel Johnson Kipling. Nato in una famiglia numerosa e povera, Samuel riesce, con la determinazione e il coraggio che lo caratterizzano fin da piccolo, a salire la scala sociale superando qualsiasi ostacolo e diventando un apprezzato pittore. Il successo ha il suo prezzo e molto presto imparerà che la celebrità è una vetta tanto entusiasmante quanto insidiosa e quello di cadere è un pericolo che a volte si dimentica. Dovrà affrontare cattiverie e pregiudizi, non ultimo quello nei confronti del colore della sua pelle. E, proprio quando è all'apice della sua parabola, davanti al ritratto della Virgo Fidelis, il suo capolavoro, ecco che esplode la sua insofferenza nei confronti di un mondo che ha sacrificato l'arte al business e all'immagine. Si ribella e si rialza, trovando in se stesso un rifugio più intimo e dedicandosi alla sua passione con un rinnovato entusiasmo e una più autentica creatività.

ATHOS FACCINCANI, BREVE BIOGRAFIA

Nato a Peschiera del Garda, il 29 gennaio del ’51, Athos Faccincani frequenta le prime scuole tecniche negli anni ’63, ’64. Tra il 1967 ed il 1969 frequenta lo studio di Pio Semeghini e poi, a Venezia, gli studi di Novati, Gamba, Seibezzi. Sempre in questo periodo ha modo di conoscere a Brescia Ottorino Garosio e Angelo Fiessi. Nel 1970, terminati gli studi, si dedica alla pittura ed all'equitazione con il supporto dall'amico Nantas Salvalaggio. In quegli anni il suo spirito ormai disincantato lo pone di fronte al primo, doloroso impatto con la realtà sociale e i suoi problemi. Comprende che la vita è fatta anche di emarginazione, dolore, carceri e malavita. Sente forte il bisogno di partecipare in prima persona al clima d’impegno sociale e diviene paladino degli handicappati, dei poveri, degli assistiti. Le sue tele, in un indirizzo artisticamente rivolto all’enigma del sentimento umano, ai suoi drammi e alle sue contraddizioni, riassumono colori melanconici e sofferti nella rappresentazione di figure impegnate. Questo studio culmina con lo sviluppo di dipinti sulla "Follia delle attese", di cui particolare intensità assunse il "Ciclo della Resistenza", premiato dall'allora presidente della repubblica italiana Sandro Pertini. Nel 1980 passa dalla rappresentazione delle figure umane a quello del paesaggio. Lo stile di Faccincani è riassumibile in un impressionismo rivisitato, dai colori puri e accesi, tesi alle motivazioni culturali del XXI sec. Oggi le sue opere sono presenti nella maggior parte delle collezioni d'arte d'Italia ed in alcuni musei europei, anche in seguito alla mostra tenutasi al parlamento europeo di Strasburgo ed alla mostra Antologica Istituzionale presso il Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma nel 2005, alla personale di Castel dell’Ovo, Sala delle Prigioni, Napoli, a quella tenutasi presso il Grand Hyatt Hotel di Tokyo, alla mostra presso le sale del Castello Aragonese di Taranto nel 2006 ed alla recente personale a Montecarlo. Il successo di Faccincani si è manifestato anche al di fuori dell'ambito pittorico: nel 2008 gli viene assegnato il premio "PERSONALITA' EUROPEA 2008" in Campidoglio – Roma, Sala della Protomoteca, in occasione della XXXVIII^ edizione della GIORNATA D'EUROPA,alla presenza del Dr. Giuseppe Lepore, Presidente del Centro Europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo, alte Autorità dello Stato, Esponenti della Stampa e della Cultura ed un giovane scrittore italiano, Marco Abundo, si ispira ai suoi quadri per la realizzazione del libro "Colore".

Ora, pur proseguendo a ritmo serrato nella sua fertile produzione artistica, ha deciso di mettersi ancora in gioco con altre emozioni, altri colori, quelli contenuti nelle parole scritte, i pensieri e i sentimenti contenuti in “Virgo Fidelis”.

A cura di Abcveneto