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N. 69, VI anno   17 dicembre  2009

 
 


  "Malagente" di Otello Lupacchini alla libreria Lovat

A cura di Abcveneto

Il Lovat Lab della Libreria Lovat di Villorba conclude un anno ricchissimo di appuntamenti, ospiti e iniziative ospitando, sabato 19 dicembre alle 18.30, Otello Lupacchini, magistrato dalla carriera trentennale, che presenta il suo “Malagente” (Cairo, 2009) intervistato dal giornalista Angelo Squizzato.

L’accogliente sala incontri al primo piano della grande libreria villorbese (che nel 2009 ha ospitato decine di “grandi nomi” della narrativa e della saggistica, nonché numerosi autori locali ed esordienti attorno ai quali si è adunata una platea numerosa e vivace), propone come ultimo appuntamento del 2009 l’incontro con il magistrato che ha processato la Banda della Magliana, autore di un romanzo civile che si legge come un noir. Un libro che è una fiction tra suspense e denuncia che svela realtà fin troppo note e tuttavia ancora segrete, indagine sulla fisiologia criminale del Potere, sui lati oscuri della Giustizia e sulle sue derive più attuali e drammatiche, che offre la possibile lettura di alcuni misteri degli ultimi decenni di storia patria.

Nella trama di questo avvincente “romanzo ma non troppo”, (ambientato in un paese fantastico, la “Julia”, che somiglia moltissimo al Nordest) da una parte c’è lo svolgimento del maxiprocesso che vede coinvolta la banda di Edmondo Durante, criminale plurievaso che negli anni Ottanta, tra rapine e società off-shore, ha costruito un impero economico. Dall’altra c’è l’ambientazione nel Belpaese, che sta affrontando un passaggio cruciale: quello tra prima e seconda Repubblica.

In uno scenario che sembra evocare quello tristemente noto come ambientazione dei misfatti della “mala del Brenta”, si parla di “toghe rosse” sospettate di voler portare un “attacco al cuore dello Stato” per sovvertirlo; ci sono i politici del vecchio corso, i quali cercano di riciclarsi da una parte a dall’altra, evitando il ciclone che ha distrutto un’intera classe politica. E poi agenti segreti, trame oscure, dietrologie. politiche poco comprensibili.

Nonché una società civile disillusa, frastornata e inerme che concorre più o meno consapevolmente allo scardinamento dei valori, in un mondo nel quale il Male crea profitti e il Bene non ne produce alcuno.

Ma se, sullo sfondo, compare sempre e comunque la politica, il fulcro del libro è una trama serrata, ricca di colpi di scena e di atmosfere gialle. Per esempio c’è il misterioso omicidio di Arcangelo Moscato, direttore di una fantomatica Struttura, cioè un corpo segreto separato dallo Stato. Chi lo ha ucciso? E quali erano le sue funzioni, le cose non dette che si è portato dietro nella tomba?

Come se non bastasse, “Lucifero” Durante, criminale senza scrupoli, riesce a fuggire da un supercarcere assieme ad altri cinque compagni …

Anche se forse, dopo tutto, arrivati in fondo a questo libro si scopre che non c’è nulla di cui soprendersi. Che tutte le cose, anche le più crude e incredibili, presenti nel volume potrebbero tranquillamente stare sulla pagina di un quotidiano.

Otello Lupacchini, in magistratura dal 1979, è stato pretore a Riesi (CL), giudice di Corte d'Assise a Bologna, giudice istruttore penale e giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma. E' componente della Commissione per l'applicazione delle speciali misure di protezione ai testimoni ed ai collaboratori di giustizia, consulente delle Commissioni Parlamentari d'inchiesta Antimafia e Mitrokin. Impegnato da sempre sui fronti caldi della criminalità organizzata, comune, politica e mafiosa, si è occupato, fra l'altro, degli omicidi del PM Mario Amato, del banchiere Roberto Calvi, del generale americano Lemmon Hunt, del professor Massimo D'Antona, nonché della strage di Bologna e della Banda della Magliana.

La Libreria Lovat di Villorba è aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 20;

domenica (da settembre a maggio) e lunedì dalle 15 alle 20. Tel. 0422.92697 - 0422.920039

A cura di Abcveneto

 

 
 
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