Indagine della Confesercenti di Venezia sui consumi previsti a Natale 2009

A cura di Abcveneto

Abbigliamento, giocattoli, alimentari, libri e cd sono i regali più gettonati da mettere sotto all’albero. Situazione invariata rispetto al 2008: ci aspetta un Natale di speranza.Sarà un Natale di speranza: la volontà di essere sereni sconfiggerà la crisi. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta dal Cescot-Veneto che ha fotografato la situazione economica delle famiglie residenti nella provincia di Venezia in questo periodo a ridosso delle festività.

La spesa totale prevista per Natale 2009 delle circa 360mila famiglie che risiedono nella provincia di Venezia è di circa 460 milioni di euro (una fetta dei 31 miliardi che verranno spesi su base nazionale). Una parte di queste spese - pari a circa 190 milioni – andrà a finire nelle casse dei negozi della provincia. In pratica ogni cittadino veneziano potrà disporre mediamente di un budget tra i 210 e i 220 euro da destinare ad acquisti e regali.

“Non ci sono differenze sostanziali rispetto al 2008 – spiega Francesco Mattiazzo, Presidente della Confesercenti di Venezia - Le previsioni indicano che si spenderanno gli stessi soldi. Per quanto riguarda il turismo si viaggerà, ma saranno preferite mete e località in Italia piuttosto che all’estero. Abbigliamento, libri, giocattoli ed alimentari i settori che tengono. Mentre in provincia di Venezia, in controtendenza rispetto alle altre città del Veneto il comparto dell’alta tecnologia High-Tech subisce una leggera flessione”.

La fiducia nella tradizione del Natale si sente con forza nelle interviste: il 44,2% risponde che sarà un Natale di speranza, il 7,8% di rilancio, il 7,5% di svolta; mentre per il 16,9% sarà un Natale difficile.

Nella provincia di Venezia, più che nelle altre località del Veneto, si avverte maggiore preoccupazione per la crisi occupazionale. Infatti, alla domanda “Quale evento potrà condizionare le sue feste natalizie?”, il 32% ha espresso la preoccupazione rispetto al posto di lavoro. “Evidentemente – ha spiegato Michele Lacchin, Vicedirettore della Confesercenti di Venezia – la situazione di molte aziende e imprese riportata dai quotidiani locali rende il futuro incerto e carico di dubbi”. Sull’andamento del Natale i prezzi influiscono del 22,4%, la finanziaria e le tasse del 6,6%, la peggiore situazione economica familiare del 25,6%.

Una grande fetta delle tredicesime se ne andrà in spese per la casa e la famiglia (44,2%); il 15% in regali e il 10,8% per saldare debiti in sospeso e bollette; mentre il 7% servirà per pagare le rate dei mutui. I regali continuano a rimanere importanti: il 38,4 degli intervistati dichiara che farà qualche regalo, il 32,3 % farà soltanto quelli strettamente necessari, mentre il 26,2 % non farà regali.

Per quanto riguarda la spesa per i regali da mettere sotto all’albero, invece, il 50% delle persone intervistate prevede di spendere la stessa cifra dello scorso anno; solo il 14% spenderà il 10% in meno, mentre il 3,8 spenderà dall’11 al 30% in meno rispetto a quanto speso nel 2008.

Abbigliamento (1 regalo su quattro) prodotti dell’elettronica, libri, cd e dvd, oggettistica tra i regali più gettonati. Per la prima volta tra i regali ci sono i soldi regalati dal 4,3% degli intervistati.

I regali si faranno di più ai bambini e al coniuge, mentre si limiteranno le spese per amici e parenti.

Solo il 3% dichiara che limiterà la spesa dei regali per i bambini; il 4,8% la diminuirà per il coniuge; il 30,4% per i parenti; il 38,1 % per gli amici; il 16,1% per se stesso.

La ricerca ha poi fotografato quali saranno i luoghi prediletti per effettuare gli acquisiti natalizi. Il distacco tra piccoli negozi e grandi strutture è minimo: 25,6 % contro 26,8 % dei centri commerciali. Vincono, invece, i mercatini dove si recherà a fare gli acquisti il 28,3% degli intervistati.

A cura di Abcveneto