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N. 69, VI anno | 5 dicembre 2009 | ||
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A cura di Abcveneto Alle 16.37 di venerdì 12 dicembre 1969, un ordigno squassa la Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, al centro di Milano: 17 morti e 84 feriti. Prima ancora, alle 16.25, sempre a Milano una bomba inesplosa viene trovata alla Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala. Contemporaneamente a Roma, esplodono altri tre ordigni: il primo alle 16.55 causa 14 feriti presso la Banca Nazionale del Lavoro, in via San Basilio; il secondo e il terzo all’Altare della Patria, in piazza Venezia non provocano vittime. L’Italia è sgomenta, straziata. Piegata. A Maserada sul Piave un giovane professore di francese, Guido Lorenzon, ripensa alle conversazioni avute con l’editore di Castelfranco Veneto Giovanni Ventura, suo vecchio compagno di collegio. E il 15 dicembre le racconta a un avvocato, aprendo così la “pista nera” su uno dei momenti più oscuri, dolorosi e controversi della storia italiana. La prima di una serie di stragi che hanno insanguinato il Paese e per le quali la Giustizia non ha ancora individuato i colpevoli. Una storia lunga e intricata, dolorosa e irrisolta. La ricostruiranno alla Libreria Lovat di Villorba il 12 dicembre alle 18.30 Guido Lorenzon, testimone della 'pista nera' e autore di "Piazza Fontana. La pista di Treviso" (Giano Editore), con Maurizio Dianese e Gianfranco Bettin, autori di "La Strage" (Feltrinelli) e con il contributo di filmati, frammenti di telegiornali dell'epoca, immagini e testimonianze. La Libreria Lovat di Villorba è aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 20; domenica (da settembre a maggio) e lunedì dalle 15 alle 20. Tel. 0422.92697 - 0422.920039 A cura di Abcveneto |
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