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N. 69, VI anno | 8 dicembre 2009 | ||
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A cura di Abcveneto Esposizione di Opere in Mostra Collettiva ART’AMBIENTE LIGHT & RECYCLE presso SPAZIO ETOILE, Roma, Centro Storico – Piazza San Lorenzo in Lucina, 41. 16 – 17 Dicembre 2009
RIVISITANDO VECCHI CONCETTI E NUOVE TEORIE
Giovanna Dalla Chiesa: Alla fine degli Anni Sessanta inizio Anni Settanta la parola ecologia fa ufficialmente il proprio ingresso nel campo dell'informazione e si incomincia a parlare, con frequenza, del danno e delle alterazioni che il nostro sistema occidentale di vita, di produzione e di consumo, esportato ormai in tutto il mondo, arreca all' ambiente. Negli stessi anni, non è forse un caso, anche il panorama artistico contemporaneo muta sostanzialmente, introducendo ufficialmente per la prima volta il termine "ambiente" anche per specifiche categorie di opere artistiche. La grande rivoluzione che all'inizio del secolo XX ha modificato completamente il punto di vista artistico introducendo grazie alle scoperte di Einstein, il concetto di quarta dimensione anche nell'opera d'arte, torna a verificarsi, ma secondo nuovi principi e nuove modalità espressive.
Dal simbolico spazio eterno dell'arte al modo in cui l'arte, secondo i propri processi operativi, diviene capace di integrare conoscenze filosofico-scientifiche con pratiche e comportamenti che rendano più facile, anche allo spettatore, porsi problemi altrimenti relegati nella teoria - in quanto oltremodo complessi e fuori dalla comune portata - rendendoli praticabili e più facilmente applicabili. Bisogna, dunque, ripartire da qui anche oggi, in piena "società liquida" - per dirla con Zigmund Bauman - per ritrovare forse la più antica e attuale fra le motivazioni dell'arte, quella a modificare l'ambiente, riportandolo dal caos al cosmos, con il suo esemplare antiutilitarismo, con il suo essere al di là di ogni speculazione, che non costituisca puro modello di riflessione e non solleciti spinte urgenti al cambiamento di un sistema economico sociale in senso sempre meno fittizio e sempre più praticamente terapeutico per l'anima ed il corpo umano, minacciati di estinzione. Largo a chi voglia, con la gratuità di gesti leggeri, non per questo meno seri, come quelli della creazione artistica, rintracciare nuove vie per comunicare le ormai imprescindibili necessità di tutto il pianeta. Ricordando che: L' ARTE SI SOSTITUISCE E SOTTRAE AL CONSUMO PER CREARE QUELL' "ECCEDENZA" CHE E' L'OPERA, OSSIA UN VALORE NON COMMUTABILE, MA CERTAMENTE FRUIBILE L' ARTE HA SEMPRE POSTO IN COMUNICAZIONE L'OGGETTO, LO SPETTATORE, L'AMBIENTE IN UNA SFERA DI CONOSCENZA PIU' AMPIA L'ARTE HA SEMPRE COMPIUTO UN ATTO DI TRASFORMAZIONE DALLA PURA MATERIA ALLA FORMA E, A SUO MODO, HA SEMPRE INCREMENTATO E PRODOTTO ENERGIE RINNOVABILI L'ARTE MODIFICA IL RAPPORTO UOMO-AMBIENTE CON IL SUO SOLO APPARIRE Giovanna dalla Chiesa
Giovanna dalla Chiesa, si è laureata in Storia dell'Arte con Giulio Carlo Argan con una tesi innovativa sulla scultura mobile di Alexander Calder e ha svolto il proprio tirocinio presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma con Palma Bucarelli. Entrata subito nell'ambito della nuova critica d'arte con collaborazioni a mostre significative quali "La ricerca estetica dal 1960 al 1970", (all'interno della X Quadriennale) sotto la guida di critici militanti quali Filiberto Menna, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, ha poi intrapreso la propria attività curatoriale e pubblicistica svolgendo ricerche sull'avanguardia storica dal Futurismo alla Metafisica, di cui ha curato mostre significative, e sul contemporaneo, in particolare sull'area neo-astratta di Forma 1 e degli Anni Settanta.
Artisti Espositori:
Con il Patrocinio di:
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
REGIONE LAZIO COMUNE DI ROMA
e la collaborazione di: A cura di Abcveneto |
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