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N. 59, VI anno, 2008 | Venerdì 20 febbraio 2009 | ||
Tiziano Scarpa legge Stabat Mater
Di Abcveneto Nella cornice della Chiesa di Arino (Dolo), Tiziano Scarpa legge il suo STABAT MATER Paesaggio con Uomini, propone la lettura scenica dell’ultimo romanzo dello scrittore veneziano, ambientato in una chiesa del Settecento Dolo (VE) Chiesa San Michele Arcangelo di Arino – Venerdì 27 Febbraio 2009, ore 21 Cecilia è un’insubordinata e ogni tanto stona. Stona per non essere troppo in vista, la prediletta, predestinata alla carriera di solista; e stona perché ascolta i rumori del mondo: garriti di rondini come gessi sulla lavagna celeste, oppure campane percosse come picchiate per essere riparate, come lamenti metallici. Sono i rumori della vita, ai quali, pur stridenti, Cecilia non resisterà, rifiutando la reclusione per quanto sinonimo anche di sicurezza e ordine. Paesaggio con Uomini allarga i confini del teatro e porta la letteratura dentro la chiesa di Arino, a Dolo, dove venerdì 27 Febbraio Tiziano Scarpa legge Stabat Mater. Proposta dall’Associazione Culturale Echidna, l’appuntamento con l’autore veneziano spinge la ricerca di una relazione più quotidiana con il territorio, riscopre un suggestivo “teatro-non teatro" e valorizza la produzione artistica veneta, in modo particolare la letteratura contemporanea, con un romanzo di formazione, epistolare e storico. Ambientata nella singolare, intima, dimensione di una chiesa, nella Venezia del Settecento, la vicenda ruota attorno ad una giovane orfana, Cecilia, che di giorno suona il violino in chiesa nell’orchestra dell’orfanotrofio, mentre di notte, nella solitudine, scrive lettere alla persona più intima e più lontana, la madre che non ha mai conosciuto. Ma con l’arrivo di un nuovo compositore e insegnante di violino, nientemeno che Antonio Vivaldi, le cose cominciano a cambiare e, proprio grazie al rapporto conflittuale con la musica, la ragazza troverà la sua strada nella vita.
Tiziano Scarpa convoca la musica maieutica di Vivaldi per raccontare una vicenda di trasformazione interiore e rivivere i luoghi della narrazione in un’emozionante lettura che sorprenderà lo spettatore, con una riflessione assolutamente attuale. Più che del passato, infatti, nel suo romanzo l’autore parla del presente e al presente: similmente a Cecilia e alle sue compagne musiciste, infatti, anche noi oggi siamo così tanto consumatori di musica, come in genere di arte, in tutte le sue forme: che cosa mette dentro di noi? Quali ansie? Quali contraddizioni? Quali desideri? Non siamo Cecilia dentro un orfanotrofio, ma magari ascoltiamo Beethoven davanti ad un computer chiusi in un ufficio… L’ingresso allo spettacolo è gratuito, sino ad esaurimento dei posti disponibili. Non sarà consentito l’ingresso a spettacolo iniziato. E’ consigliata la prenotazione telefonica 041/412500.
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