”…………fa come natura face in foco” Dante Alighieri

A cura di Luigia Stefanelli

Biennale d'Arte 2009 Padiglione Venezia

Fin dal suo inizio (1895) la Biennale aveva lo scopo di essere anche una vetrina mondiale per i “prodotti” veneziani ed è per questo che nel Padiglione VENEZIA veniva presentato il meglio della creatività locale quale vetro, tessuti , smalti, lacche……
Il padiglione, riaperto quest’anno dopo lunghi anni di oblio,è stato dedicato all’antichissima e magica arte del vetro.
Nella storia veneziana la lavorazione del vetro era un segreto gelosamente custodito e la scuola muranese ha resistito fino all’inizio del XX secolo……….finchè artisti, architetti, designers, italiani e stranieri stregati da quella materia incandescente hanno trasformato un artigianato, pur di altissimo livello, in arte contemporanea pura, autentici pezzi unici che utilizzano le più diverse lavorazioni.
Apre il padiglione la magia dell’immensa “collana” di Cristiano Bianchin ed i suoi “totem”che hanno l’apparenza di sculture in pietra ……..seguono gli animali di Toni Zuccheri, realizzati non solo in vetro a Murano ma anche in bronzo ed assemblando legno, cera, gesso dipinto, lamina metallica, le astratte sculture specchio-vetro-legno di Alessandro Diaz de Santillana ed il vetro soffiato e modellato della sorella Laura, le preziose canne vitree di Lino Tagliapietra,riconosciuto come uno dei più grandi maestri del vetro contemporaneo ed ancora i vetri trasparenti ed incolori, perché, come dice l’artista Ritsue Mishima, devono trattenere e riflettere la luce ed i colori del mondo circostante, quelli colorati di Yochiri Ohima, le strane creature marine, sperimentazione davvero interessante che unisce arte e design di Maria Grazia Rosin ed infine nel giardinetto antistante il padiglione una colorata, spettacolare installazione dell’americano Dale Chihuly.

A cura di Luigia Stefanelli