Conclusa la prima fase di Guido Pomini, presidente dell'Ascom di Treviso

A cura di Abcveneto

A fine 2007, a metà mandato, aveva raccolto l’eredità di Salvadori.
Conclusa la fase di rinnovo cariche dell’Associazione, che conta i mandamenti di Treviso, Montebelluna, Asolo, Valdobbiadene, Mogliano, Roncade, ed una sede anche a Quinto.

Una fotografia della crisi economica definita “dirompente”, un richiamo all’etica ed al bene comune, una forte speranza nell’applicazione della Riforma federalista e l’invocazione di una nuova politica, più attiva, più sana e responsabile. Una tirata d’orecchie alle banche, un elogio al Passante di Mestre, ed una carrellata dedicata ai molti altri temi che investono il commercio ed il terziario come la riforma sociale, le politiche energetiche, la ricerca e le infrastrutture.
Si è conclusa così, con una affollata assemblea ed una relazione densa di dati ma fitta di proposte e risultati, con l’approvazione dei bilanci e la conclusione del rinnovo cariche, la prima fase dell’era Pomini, presidente di Ascom dalla fine 2007, e successore di Renato Salvadori, oggi alla guida del Consiglio Comunale di Treviso.
Le speranze
Poche regole, ma chiare ed uguali per tutti, meno Stato, meno burocrazia e più economia reale. Non ci sono più sconti, né scorciatoie per nessuno, tanto meno per l’Italia, in un’Europa allargata che deve crescere….
E’ partito dall’Europa, l’appello di Guido Pomini, che, nella relazione di fine mandato, afferma che la “Riforma federalista costringerà Governo centrale, territori e parti sociali ad un confronto finalmente concreto sulle reali necessità economiche centrali e periferiche….con l’obiettivo di ridare fiato ai cittadini in conseguenza del diminuito prelievo…” Il territorio
Non c’è la lamentarsi. Funzionano la sanità, il volontariato, i servizi sociali, ed anche le Università, definite da Pomini di “primordine”…Ma la punta di eccellenza e sinonimo di concretezza è stata l’inaugurazione del “Passante di Mestre”, una infrastruttura “tanto attesa quanto necessaria...” La crisi e le PMI
Fino ad ora, ha scritto Pomini, “non si è percepita nella sua interezza proprio perché, da noi, si sta scaricando in gran parte sulle piccole imprese, quelle spesso a conduzione famigliare, che sono i veri grandi ammortizzatori sociali…”
Sostenute, a livello locale, dalla propria capacità di adattamento ma anche dal ruolo importante di Terfidi, dalle iniziative regionali dell’Assessorato alle Attività produttive e da un sistema bancario che- secondo Pomini- “dovrà cambiare approccio diventando più selettivo e premiando gli istituti che sapranno sostenere l’economia delle imprese…” Turismo e centri storici
Due grandi capitoli che richiedono progettualità specifiche. Il primo, sostenuto dal costante sforzo di promocommercializzazione del Consorzio Marca Treviso, ed il secondo da una serie di progetti di rivitalizzazione che vedono in prima linea l’impegno delle Ascom territoriali.
I timori per la Grande Distribuzione
Di certo non mancano. Pomini ha ricordato la “vittoriosa azione adottata da ConfCommercio nei confronti della Regione rispetto alla proposta, poi accantonata, di riforma della legge sul commercio che prevedeva altri 350 mila mq di nuova edificazione. Ma le ferite su questo fronte si fanno sentire: ci sono troppi progetti aperti e cantierabili di medie strutture che non saranno utili al mercato né ai consumatori. Pomini cita nuove e possibili strutture di vendita a Zero Branco, a Treviso nell’area ex Marazzato, a Quinto presso le ex industrie Berga, tutte iniziative ritenute di “mera speculazione…” L’impegno
L’impegno sindacale ed associativo, ha assicurato Pomini, è vastissimo e spazia in tutti i settori, dalla formazione professionale all’erogazione di servizi, sempre più evoluti ed efficaci in un contesto non solo di crisi economica e di calo dei consumi, ma di giungla legislativa e normativa nella quale ogni categoria tenta di esercitare la propria influenza….

A cura di Abcveneto