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N. 64, VI anno, 2008 Venerdì 17 Luglio  2009
 
 
 


  Il progetto strategico sulla "Via Ostiglia" è stato presentato a Vicenza

A cura di Abcveneto

Interessa quattro provincie e 29 comuni veneti il progetto strategico denominato “Via Ostiglia” per la realizzazione di una pista ciclabile interregionale lungo la dismessa linea ferroviaria Treviso – Ostiglia (MN). Il progetto è stato presentato oggi presso la sede della Provincia di Vicenza dall’assessore regionale all’urbanistica e politiche per il territorio, Renzo Marangon, dal consigliere regionale Roberto Ciambretti e dagli assessori provinciali Costantino Toniolo di Vicenza, Franco Conte di Treviso e Samuele Campedelli di Verona.
Il progetto interessa un percorso di circa 118 Km, quasi interamente preservati, che partendo da Treviso attraversa la Pianura Padana fino ad Ostiglia, interessando quattro province venete (Treviso, Padova, Vicenza e Verona) la provincia di Mantova e complessivamente 29 comuni: Treviso - Quinto di Treviso, Morgano; Padova - Trebaseleghe, Piombino Dese, Loreggia, Camposampiero, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Campo San Martino, Curtarolo, Piazzola sul Brenta, Campodoro; Vicenza – Grisignano di Zocco, Montegalda, Montegaldella, Castegnero, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Villaga, Sossano, Orgiano; Verona – Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago, Cerea, Casaleone. Il progetto strategico rientra tra quelli individuati dal Piano Territoriale Regionale di Coordinamento e prevede la salvaguardia e la ricomposizione dell’immagine paesaggistica-ambientale complessiva del percorso, dei relativi manufatti di pertinenza e del suo contesto, in quanto parte significativa dell’identità culturale veneta. Tale iniziativa si configura come un progetto urbanistico-paesistico di un “parco lineare” per l’intero percorso, con estensioni paesistiche trasversali e interconnessioni nei punti di specificità, considerando in particolare quali elementi di rilievo: i grandi fiumi, Po, Adige e Brenta; i luoghi paesistici di rilievo adiacenti; gli argini del fiume Brenta; la pista ciclabile Valsugana-Brenta; Il Parco regionale del fiume Sile. Il recupero degli edifici di pertinenza dell’ex ferrovia potrà prevedere in particolare l’utilizzo di tecnologie non inquinanti e fonti energetiche alternative, promuovendo inoltre la intermodalità mediante la connessione del percorso ciclopedonale con i sistemi di trasporto pubblico esistenti o di progetto. Lo scopo è quello di mettere in rete le eccellenze ambientali e storico culturali presenti lungo l’asse dell’ex ferrovia (Parco del Sile, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, l’area del Parco del Brenta, le dorsali dei Colli Euganei e Berici, Villa Pojana a Pojana Maggiore, Villa Pigafetta-Camerini a Montruglio di Mossano, Vialla Cornaro a Piombino Dese e altre) con la finalità di creare un sistema di valorizzazione del corridoio che abbia delle ricadute efficaci in termini di sviluppo dell’area, in quanto parte significativa dell’identità culturale del Veneto.
“Si tratta – sottolinea l’Assessore Marangon - di un’iniziativa che interessa luoghi di incantevole bellezza e il tracciato dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia – precisa - può costituire dunque un ideale percorso ciclopedonale di sicuro richiamo per il turismo nazionale e internazionale quale asse strategico di penetrazione e percorrenza ciclistica attraverso tutto il Veneto e opportunità di sviluppo per imprenditori agricoli, turistici e commerciali. Le strutture edilizie di supporto (40 caselli e 15 stazioni) affiancate da altri stabili, quali magazzini ferroviari e altri servizi rappresentano un patrimonio storico culturale e paesaggistico meritevole di tutela e riqualificazione, che ristrutturati potranno essere adibiti ad ostelli, centri informazioni, piccoli musei, centri ristoro e altro”.
E’ un progetto – ha concluso Marangon – nel quale crediamo molto, tanto che già con la legge finanziaria del 2008 la Regione ha stanziato 2 milioni di euro autorizzando la Giunta ad acquisire il sedime di proprietà delle Ferrovie, un progetto che presto andremo a presentare ai Ministeri dei Beni Ambientali e culturali”. Da parte loro gli assessori provinciali hanno tutti ribadito di condividere interamente il progetto, riconoscendone la valenza non solo per quanto riguarda il recupero e la riqualificazione ambientale dei territori interessati ma anche quella economica e turistica.

A cura di Abcveneto


 
 
 
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