Grazie a Unicarve la carne veneta diventa uno scrigno
Di Abcveneto
Il Ministro delle politiche Agricole Luca Zaia, al "Ristorante con macelleria Tino" a Roncadelle di
Ormelle di Treviso, ha 'battezzato' nel corso della conferenza stampa organizzata da Unicarve, il progetto di “filiera corta” delle carni con la formula “dal produttore al consumatore”.
L'Unicarve si è inventata uno “SCRIGNO”, per distinguere la carne degli allevatori dell’Associazione, di alta qualità ma a prezzi convenienti.
Tra i primi acquirenti ci saranno i superfortunati che, accompagnati dallo slogan “Gratta, Gusta e Vinci”, vinceranno i superpremi messi in palio dalla Lottomatica con i tradizionali “Gratta & vinci”, che saranno inseriti in ogni
confezione.
La proposta commerciale, presentata dal Presidente di Unicarve, Fabiano Barbisan, è variabile ed
è in grado di soddisfare ogni esigenza, spaziando su tre livelli di prezzo, da un minimo di €. 37,00
ad €. 49,00. Queste le proposte ai consumatori:
- “SCRIGNO PREMIUM” ad €. 9,80 al Kg. (€. 9,80 x kg. 5 = €. 49,00)
- “SCRIGNO CONVENIENZA” ad €. 9,20 al Kg. (€. 9,20 x kg. 5 = €. 46,00)
- “SCRIGNO GRAN RISPARMIO” ad €. 7,40 al Kg. (€. 7,40 x 5 kg. = €. 37,00)
Gli “Scrigni” Premium e Convenienza costano un po’ di più perché composti da tagli di carne
provenienti dal quarto posteriore del bovino, mentre il pacco Gran Risparmio contiene tagli di carne
provenienti dal quarto anteriore del bovino.
La carne contenuta negli “Scrigni” è dotata di tracciabilità totale (etichettatura facoltativa data
dall’adesione delle aziende al Disciplinare di etichettatura IT010ET di Unicarve, riconosciuto dal
MIPAF).
Il consumatore potrà “vedere in faccia” anche l’allevatore che ha prodotto quella carne, e visitare
virtualmente la sua azienda agricola, semplicemente digitando nel sito www.unicarve.it il codice
stalla dell’azienda, indicato nell’etichetta della carne acquistata.
Alla conferenza stampa era presente tutta la filiera coinvolta nel progetto commerciale e costituita,
dalle aziende agricole della Cooperativa Castellana, aderente ad Unicarve (fornitori dei bovini), per
la macellazione dei bovini, dal Macello Cooperativo Co.Ma.Ca. di S. Martino di Lupari (PD), per il
disosso e sezionamento, dalla Cooperativa Agricola di Volpago (TV), per il confezionamento in
sottovuoto della carne ed il trasporto degli “Scrigni” in piattaforma per la distribuzione, da Europe
Meat S.p.a. di Resana (TV).
Tutti i soggetti distano pochi chilometri tra loro e, rispetto alle enormi distanze percorse dalla carne
proveniente dall’estero, si può quasi definire a km. “0”.
La distribuzione del prodotto ai consumatori sarà effettuata nell’area test della Provincia di Treviso,
attraverso i negozi CRAI, una sessantina, sparsi in tutta la Provincia di Treviso, che saranno
disponibili sia alla raccolta ordini, sia alla distribuzione degli “Scrigni” ai consumatori.
Il Ministro Zaia, intervenuto al termine della conferenza stampa ha molto apprezzato il progetto
presentato da Unicarve perché ritenuto completo ed innovativo, sotto il profilo della tracciabilità e
della qualità del prodotto offerto alle famiglie italiane, ad un prezzo competitivo, con un’ottima
logistica, in grado di portare “lo scrigno” in tutta Italia, grazie alla collaborazione con il Gruppo
CRAI.
Terminata la conferenza stampa il Ministro, senza sottrarsi alle inevitabili domande dei giornalisti
sul grave problema dell’influenza dei suini, ha ricordato il suo “cavallo di battaglia” rappresentato
dall’etichettatura dei prodotti agricoli, per consentire ai consumatori di poter scegliere e consumare
in modo consapevole il prodotto acquistato, ed ha invitato i media a dare un’informazione corretta
per evitare allarmismi che, come successo con “mucca pazza” e con “l’aviaria”, hanno messo in
ginocchio migliaia di aziende agricole, a fronte di nessun caso mortale realmente accertato nel
nostro Paese.
Zaia ha apprezzato la definizione di “Scrigno delle carni” e, recandosi a visitare il “banco
macelleria” del Ristorante, ha approfittato per abbinare idealmente la carne dello Scrigno con il
Raboso del Piave vino prodotto da ragazzi disabili dell’associazione italiana Persone down, con i
quali il Ministro ha avuto modo di condividere lo scorso autunno la vendemmia.
Alla fine della conferenza, i cuochi del Ristorante Tino, hanno offerto a tutti i presenti i tagli contenuti nello “scrigno”. Valter Crema, conosciutissimo chef, ci ha illustrato i 'tagli' contenuti nel pacco: la campanella, che si usa per fare il bollito e permette una cottura lenta, poi la scapina o paletta, per fare lo stufato al Raboso, sempre cotto a bassa temperatura (per cinque ore). In seguito la tagliata, dove viene utilizzata la costata e viene cotta alla brace, sia con osso che senza osso, l'importante è che la carne abbia una buona frollatura (ovvero che riposi nelle celle frigorifere per almeno due settimane). L'assaggio è stato accompagnato dai famosi asparagi di Cimadolmo, prima bolliti e poi passati ai ferri, da patate e cipolle, salsa verde e kren. Il raboso veneto ha accompagnato degnamente l'assaggio, peccato però che nel pacco non trovi posto anche questo meraviglioso vin veneto, chiamato dal Maffioli 'il drago', ma quello deve essere acquistato a parte.
Di Abcveneto
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