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N. 62, VI anno, 2008 Sabato 16 maggio  2009
 
 
 


  "Second Skin" a Treviso allo Spazio Paraggi

Di Abcveneto

Second Skin Opere di: Adriano Persiani, Aldo Tagliaferro, Cecilia Paredes, Christine Gallmetzer, Daniele Buetti, David La Chapelle, Franko B, Karin Andersen, Miwa Yanagi, Nicole Tran Ba Vang, Orlan, Pietruccia Bassu, Robert Gligorov, Sandy Skoglund, Urs Luthi, Vanessa Beecroft, Yasumasa Morimura, Yumi Karasumaru,

Mostra organizzata da: TRA

Mostra a cura di: Valerio Dehò

dal 16/05/2009 al 27/06/2009 presso Spazio Paraggi Via Pescatori 23 - Treviso

Orari di apertura:
dal mercoledì al sabato, dalle ore 16.30 alle 20.00
INGRESSO LIBERO

INAUGURAZIONE sabato 16 maggio alle 18.30 presso Spazio Paraggi di Treviso

Hanno inizio le grandi mostre di arte contemporanea targate TRA - Treviso Ricerca Arte, l’associazione trevigiana che promuove l’arte moderna e contemporanea.
Il primo importante appuntamento è “SECOND SKIN”, mostra a cura di Valerio Dehò, che si svolgerà allo Spazio Paraggi di Treviso dal 16 maggio al 27 giugno 2009, con inaugurazione il 16 maggio 2009.
La contemporaneità è mancanza di punti di riferimento e la mutevolezza diviene così l’unica scelta stabile. La "seconda pelle" è allora una sorta di proiezione che dall’interno si rivolge all’esteriorità, un qualcosa però di non definitivo, di non riducibile in definizioni chiuse. Questi i temi attorno a cui si snoda la riflessione di “SECOND SKIN”, una rappresentazione provocatoria dell’identità, fortemente collegata alla ricerca di se stessi.
In Gligorov, ogni opera è la scoperta di una nuova dimensione, di un altro aspetto e di un’altra natura di cui l’uomo rivela il senso e porta un segno indelebile nella propria esperienza.
Nel mondo contemporaneo, quello che le persone fanno è di cercare di capire cosa e chi sono. Pochi lo sanno, la maggioranza erra tra le varie identità che la società fornisce sotto forma di merce: la manipolazione estetica a cui Orlan sottopone il proprio volto, trasformandolo e mettendone in evidenza il risvolto mostruoso e inquietante, è il segno dei tempi in cui siamo immersi, in cui l’individuo è condotto direttamente al centro della mutevolezza e dell’artificialità sintetica.
Corpo e vestito non sono più distinguibili: Nicole Tran Ba Vang usa il corpo come una superficie assorbente, come supporto per il segno e spazio architettonico dell’opera, per mostrare non senza ironia, il paradossale camaleontismo umano nell’adeguarsi agli stili, alle forme e alle tendenze. Anche Miwa Yanagi nei suoi lavori affronta il corpo come un valore spaziale, cromatico, compositivo e formale, un’unità replicabile su cui costruire accumulo, dispersione e uniformazione ad un contesto.
È l'arte la forma di comunicazione simbolica con il futuro e con ciò che non è immediatamente percepibile. Ed è proprio la riflessione sul tempo che caratterizza la ricerca artistica di Urs Lüthi: il tempo, in questa prospettiva, ha un ruolo fondamentale, e non solo nella sua componente degenerativa, come negli autoritratti sull’invecchiamento, ma anche nella sovrapposizione infinita del suo scorrere, nell’accumulo, e nella nostalgia degli sguardi e delle forme. E ancora, le preformance di Vanessa Beecroft rappresentano una sintesi di equilibrio e architettura dell’opera, che concepita come un evento dalla forma e dalla struttura stabilita, si offre come messa in scena di un’indagine sul rapporto tra persona e contesto, sulla moltiplicazione dell' individuo e la sua relazione con il tempo.
Il corpo resta un limite, l'ultimo urlo possibile per avvicinarci alla verità. Seconda, terza, quarta pelle... il corpo mutante oggi è l'unica forma di permanenza e di certezza.
L’arte contemporanea riflette quindi il paradosso di Oscar Wilde “Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze”: possiamo solo fidarci delle apparenze, anche se queste sono tantissime, anche se cambiano continuamente, anche se sappiamo che sono tali e non potranno mai cambiare. Viviamo all’interno del verosimile e non del vero, viviamo all’interno di un simulacro e presupponiamo che all’esterno esista qualcosa di reale. Ma non possiamo esserne sicuri: restiamo in attesa dell’ennesima "seconda pelle" che ci inviteranno ad indossare, aspettando sempre quella che ci appartiene veramente.

Attorno alla mostra “SECOND SKIN” gravitano una serie di appuntamenti che coinvolgeranno la città.

• Sabato 23 maggio alle ore 18.00, “performance in vetrina” dell’artista Yumi Karasumaru, presso il negozio COIN di Treviso.

• Mercoledì 17 giugno alle ore 20.30, presso Palazzo Bomben, proiezione del film "L'invenzione di Morel" (ITA,1974), alla presenza del regista Emidio Greco e dell'attore Giulio Brogi, protagonista del film. Sarà inoltre presente l’artista genovese Mauro Ghiglione, che ha realizzato una mostra sull’opera nel 2008. Seguirà il dibattito presieduto dal Direttore artistico di TRA, Valerio Dehò.

Organizzazione:
TRA - Treviso Ricerca Arte
Piazza Rinaldi 4
31100 Treviso
www.trevisoricercaarte.org

Informazioni:
tel. 366 5024997

Di Abcveneto


 
 
 
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