info@abcveneto.com

abcveneto.com mensile telematico
N. 62, VI anno, 2008 Sabato 2 maggio  2009
 
 
 


  Un viaggio, una mostra ad Antibes, un paese, Vallauris, per capire l'attualità di Picasso, personalità centrale della cultura del XXesimo secolo

Di Anna Paola Zugni-Tauro - foto di Giovanna Dal Magro

Antibes: Museo Picasso, sala con  “ La gioia di vivere” nello sfondo e le studentesseNel 2009 tre eventi eccezionali ci ripropongono Picasso in Francia. Dal 28 marzo al 28 giugno il museo Picasso nel Palazzo Grimaldi ad Antibes presenta la Mostra “Picasso 1945-49: l’età del rinnovamento”. E’ la prima delle tre brillanti occasioni che la Francia del Sud dedica a Picasso con il programma “Provenza- Costa Azzurra”. Infatti dal 25 maggio al 27 settembre toccherà al Museo Granet di Aix en Provence e al Castello di Vauvenargues aprire rispettivamente al pubblico un’esposizione e una visita temporanea. Qui presenterò viaggio e visita al primo dei tre eventi ad Antibes e a Vallauris.
Nel 1946 Picasso rispose con entusiasmo al fondatore e conservatore del Museo di Antibes, Romuald Dor de la Souchère, che lo invitava ad allestire il proprio studio nel Castello Grimaldi affacciato sul Mediterraneo. Per due mesi, dal settembre al novembre 1946, l’artista tornò tutti i giorni da Golf-Juan al castello per lavorare insieme alla compagna Françoise Gilot.
Foto di Giovanna Dal MagroPrima di tornare a Parigi decise di lasciare nelle sale del castello quasi tutte le sue opere lì realizzate, cioè 23 dipinti e 44 disegni. Questa donazione costituì il primo nucleo del Museo Picasso. Ricordo che nel 2006 François Pinault espose a Venezia a Palazzo Grassi, divenuto di sua proprietà, la collezione del Museo francese nella Mostra “Picasso, la Joie de vivre, 1945-1948” dall’11 novembre 2006 all’11 marzo 2007, curatore J.L.Andral, conservatore capo del Museo Picasso. Ad Antibes infatti l’artista aveva arricchito il primo nucleo con successive donazioni e, aumentate le sale a lui dedicate e nel dicembre 1966 la città aveva ribattezzato il Castello Grimaldi “Museé Picasso”.
Oggi la Mostra di Antibes prima citata conta circa 200 opere (pitture, disegni, ceramiche) e permette di vedere con sguardo nuovo il Picasso degli anni felici, dopo la fine della guerra.
Il famoso “La joie de vivre” contraddistingue questa nuova esultanza donatagli dalla luce del Mediterraneo e dalla compagna pittrice Françoise Gilot, dalla quale ebbe i due figli Claude e Paloma. Lasciati alle spalle i periodi blu e rosa, il cubismo, il ritorno all’ordine, il periodo grave e nero, precedente e contemporaneo alla guerra, e il drammatico “Guernica”, Picasso vive la formidabile avventura del Castello Grimaldi e l’insediamento a Vallauris.
Nel Castello museo Dominique Sassi spiega nella cappella La Guerra e la PaceLa coppia Pablo- Françoise si sciolse nel 1953, dopo una relazione di più di 10 anni Françoise Gilot, musa, modella, sposa e madre è la figura dominante di questo periodo. E’ molto interessante leggere il suo libro “Vivre avec Picasso”, nel quale traccia un ritratto intimo e lucido dell’artista, illuminando con questa testimonianza il lavoro di Picasso ad Antibes. Si legge qui la storia del gufo ferito che il fotografo Sima aveva regalato a Picasso e che lui frequentemente raffigurò come il grande uccello anche nelle sue ceramiche o la venditrice di frutti di mare.
Dopo la separazione Françoise Gilot proseguì la sua carriera d’artista, a Los Angeles, a New York, a Parigi, rivelando una continua “ gioia di vivere” in dipinti estrosi e ricchi di colore.
Françoise è la figura danzante che Picasso collocò al centro del quadro “La joie de vivre” accompagnata dal suono dei flauti di un satiro e di un centauro.
E’ con questa dirompente vitalità e incessante inventività che Picasso ancor oggi incanta i giovani studenti che nel suo Museo vengono ad ispirarsi, a disegnare, a trovare il piacere creativo spesso oggi ottenebrato dalla tecnologia.
Ed eccoci a Villauris con la preziosa guida di Dominique Sassi, collaboratore di Picasso durante le operose giornate trascorse nella fornace.
Diana Picasso con Giovanna Dal MagroQui la fotografa Giovanna Dal Magro incontra la nipote del Maestro, Diana, figlia di Maya, nata dall’unione con Marie Thérèse Walter, la terza donna dell’artista dopo Fernande Olivier e Olga Koklova, dalla quale era nato Paul. Dopo l’unione con la Walter ci fu Dora Maar, che precedette la Gilot.
Concluso il rapporto con Genevieve Laporte, Picasso sconsolato e solo si unì in matrimonio con Jaqueline Roque che gli fu vicina per vent’anni, cioè fino alla morte dell’artista a Maugins l’8 aprile 1973. Con lei aveva acquistato il castello di Vauvenargues, dov’è sepolto con la moglie di fronte al monte Saint Victoire, caro a Cézanne, castello che la proprietaria Catherine Hutin, figlia di Jaqueline, aprirà temporaneamente al pubblico per il terzo evento dell’itinerario culturale e turistico “ Picasso en Provence-Côte d’Azur”.

Un po’ di storia di Vallauris.
Già proprietà dei Principi di Antibes, nell’XI° secolo era passata sotto la dominazione degli Abati di Lerins e la cappella risale alla prima metà del XII° secolo. Nei restauri della fine del Cinquecento il fabbricato assunse l’aspetto di un castello rinascimentale. Passato a privati dopo la rivoluzione, fu abbellito dai Daumas, armatori marsigliesi. Oggi il castello ha funzione museale e dal 1977 ospita il Museo Municipale della Ceramica.
Picasso rese famosa la cappella romanica con l’installazione nel 1959 delle due opere “ La Guerre et la Paix”.
La scelta di questo suo “Tempio della Pace” nacque dall’incontro con l’arte sacra: Matisse terminava la decorazione della cappella di Vence e Chagall lavorava al suo “Message Biblique” che, prima di essere donato allo Stato, era destinato ad un’altra cappella. L’ispirazione di Picasso è politico-religiosa. La bara trainata dalla guerra assale da un fondo nero le tranquille e candide immagini della pace,le aggredisce per distruggerle. Ma la danza dei quattro continenti nel fondo, trasmette un messaggio di speranza e di fede anticipatore delle attuali aspirazioni ad una globalizzazione che porti ad una pace universale.

Di Anna Paola Zugni-Tauro - foto di Giovanna Dal Magro

Informazioni: www.franceguide.com

sito per Picasso: www.picassoenprovencecotedazur.com

Sito guide riviera: www.guideriviera.com.

Responsabile Ufficio Stampa & P.R. : Barbara Lovato –Maison de la France en Italie – via Tiziano,32 – 20145 Milano . Tel. 39 02 58 48 655 – fax 39 02 58 48 62 22


 
 
 
Il mensile telematico abcveneto.com è gestito da Abcveneto, associazione culturale - codice fiscale 94113202606

HTMLpad