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N. 68, VI anno 1 novembre  2009
 
 
 


  Torcello: alle origini di Venezia tra Occidente e Oriente

A cura di Luigia Stefanelli

Questa straordinaria mostra celebra i mille anni di storia della basilica di Santa Maria Assunta di Torcello che è uno dei monumenti più straordinari della laguna veneta.

Eretta nelle sue forme attuali nel 1008 la Basilica di Torcello con il complesso episcopale e l’adiacente rotonda di S.Fosca è quanto resta di un’intera città che era nata intorno al VI secolo. Costruita dagli abitanti della terra ferma che cercavano in questo angolo di mondo un’esistenza al riparo delle lotte che infuriavano a Occidente tra Bizantini,Longobardi e Franchi; La fortuna di questo lembo di terra mista ad acqua fu proprio nel suo essere poco agevole, in breve vi crebbe un vivace insediamento urbano con al centro la città di Torcello, ricca di splendidi edifici civili e religiosi e di attività commerciali, di manifatture di pregio e di coltivazioni. A partire dal XV secolo cominciò un lento declino che segnò il passaggio da un periodo glorioso e florido ad un destino saccheggio e quasi completo abbandono.
Una iscrizione datata 639 racconta dell’insediamento a Torcello di Maurizio,un “magister militum”, cioè di un rappresentante del potere civile e militare dell’esarcato di Ravenna, il quale edificava la chiesa di Santa Maria Madre di Dio, la “Theotokos”di origine bizantina La luce di Bisanzio,l’oro di Venezia ed il colore di Torcello sono rappresentati nei cento capolavori che testimoniano quell’arte che nata Bisanzio troverà nella laguna ambiente ideale per crescere e trasformarsi dando luogo ad una particolare commistione di elementi orientali ed occidentali che caratterizzerà la scultura lagunare egregiamente rappresentata da formelle e plutei marmorei.
Una importante parte della mostra è dedicata ai mosaici, al monumentale Giudizio Universale,alla fantastica Vergine Odigitria inscritta nell’oro dell’abside,ed alla Vergine orante uno dei massimi capolavori dell’arte bizantina, in mostra anche frammenti dei mosaici dell’Ottocento, ora dispersi in vari musei del mondo,insieme a mosaici provenienti dalla laguna, dalla Grecia e dalla costa adriatica .Di pregio eccezionale le Croci da processione in argento dorato e cristallo di rocca dove scopriamo, prerogativa veneziana, l’uso della miniatura al posto degli smalti bizantini,capolavoro della tecnica veneziana anch’essa,detta “opus duplex”la Croce di Sant’Atto del 1280 proveniente dalla Cattedrale di san Zeno di Pistoia.
L’ultima sezione è dedicata all’icona. Portate in laguna presumibilmente dopo la IV Crociata,incrostate di pietre,smalti e metalli preziosi, realizzate in micro mosaico o in avorio o in sete con fili d’oro e d’argento. La pittura propriamente veneziana prende il suo avvio intorno al Duecento e troverà ormai nel Trecento il suo indiscusso maestro in Paolo Veneziano.

Museo Diocesano-Chiostro di Sant’Apollonio
Castello4312,Venezia
Info00300412413817
Aperta fino al 10 gennaio 2010
Dalle 10.00 alle 18.00 tutti i giorni

A cura di Luigia Stefanelli


 
 
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