info@abcveneto.com

abcveneto.com mensile telematico
bed-breakfast Appiani36 a Treviso- Italia
N. 68, VI anno 13 novembre  2009

 
 
 


  "Le Baccanti" di Euripide al Carlo Goldoni

Laura Marinoni in Baccanti. Foto di A. NovagaLa Stagione di Prosa 2009-2010 proseguirà al Teatro Goldoni di Venezia con Le Baccanti di Euripide per la regia di Giuseppe Emiliani, che sarà in cartellone dal 18 al 22 novembre. Le scene sono di Matteo Torcinovich, i costumi di Stefano Nicolao, le luci di Pieter Jurriaanse. Le musiche originali di Christian Cassinelli commissionate dalla Biennale di Venezia nell’ambito del 53. Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Le Baccanti saranno in scena al Teatro Verdi di Padova martedì 24 novembre (fino al 29). Venerdi 20 novembre alle ore 17.30, gli interpreti de Le Baccanti incontreranno il pubblico. Conduce l'incontro Caterina Barone.

Le Baccanti sono l’ultima grande tragedia prodotta dal teatro greco, nel momento del tramonto politico di Atene. Euripide, definito da Aristotele, “il più tragico dei tragici”, scrisse il suo superbo canto del cigno, quando ormai era prossimo alla morte. Al centro del dramma, giustamente considerato uno dei capolavori del teatro di ogni tempo, sta il creatore stesso della tragedia, Dioniso, “il più terribile e il più dolce tra gli dei”, personificazione di tragiche contraddizioni: gioia e terrore, discernimento e follia, estasi e spasimo, gaiezza innocente e tenebrosa crudeltà, esaltazione della vita e annientamento. Dioniso è lo slancio insondabile: l’ebbrezza del volo e lo strazio della caduta. Tragedia enigmatica e disorientante, Le Baccanti sono una crudele rappresentazione della fragilità dell’uomo. Nessuna opera è andata così lontana nel mettere in questione leggi, rapporti, istituzioni, credenze, saperi, fino a presentarci il destino umano nella sua tremenda e assoluta nudità. Con l’arrivo di Dioniso, tutta la città di Tebe è invasa da un travolgente stato di “furore estatico”, di “perdita della presenza” (Ernesto De Martino), di “follia iniziatica”. Le donne di Tebe sono possedute dal dio e questo crea disordine, smarrimento della identità personale: nessun corpo resta simile a sé, sotto l’effetto dell’estasi dionisiaca. Il tiranno tragico, il capro espiatorio, Penteo, finirà addirittura per perdere l’unità del suo corpo fatto a pezzi dalle baccanti. La perdita della rassomiglianza con se stesso è la punizione più oltraggiosa che Dioniso infligge al suo nemico…

Dioniso, il dio del teatro, dell’ambiguità e della parvenza, mette in scena il suo spettacolo. Governa i personaggi e gli avvenimenti come un dio-regista che ama i travestimenti e le metamorfosi. Continui sono gli scambi di ruoli: chi conduce sarà condotto, chi spia sarà visto, chi era vittima diventerà carnefice…

Per Euripide nelle vicende umane è impossibile scorgere un qualsiasi criterio ordinatore. Sotto “il pungolo della follia” di Dioniso la sapienza non è più sapienza. L’interrogativo ti so phon “ che cos’è la sapienza” aleggia costantemente in tutta tragedia. La risposta di Euripide è netta: “Non è saggezza il sapere né pensare pensieri oltre l’umano”....

La domanda di Euripide e la sua terribile risposta stanno nella sua consapevolezza che compito del teatro è quello di porci di faccia al mistero, all’incompletezza di ogni sapere. Da questo punto di vista non c’è forse opera più grande e inquietante de Le Baccanti e autore più enigmatico di Euripide. Lo si è definito un illuminista e un irrazionalista, un ateo e un credente della provvidenza divina; uno scandagliatore di anime e un retore; un denigratore delle donne e un poeta femminista; un realista e un poeta magico, un sofista e un antagonista dei sofisti… Forse Euripide è il più tragico dei tragici perché è contemporaneamente tutto questo: il poeta che esprime più a fondo le contraddizioni dell’uomo e della sua epoca in crisi e Le Baccanti, l’ultima grande tragedia greca, continueranno, per sempre, ad essere un enigma….

Da secoli si discute del “significato” di quest’opera. Spesso ci si dimentica che il problema si pone soltanto perché siamo dinanzi a un’opera di assoluta poesia e che “l’enigma è lo statuto formale della tragedia” (Del Corno), come il mistero è il compito di ogni grande opera d’arte…

Le musiche di scena per Le Baccanti di Euripide sono state commissionate dal direttore della Biennale Musica, Luca Francesconi, per il 53. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, a Christian Cassinelli, giovane compositore che ha lavorato con materiali musicali tratti da La Corale, dal Coro del Sacro Rosario e dal Coro Arcei di Siurgus Donigala (Cagliari), con la collaborazione di Roberta Cassinelli al clarinetto, rielaborati attraverso un vero e proprio laboratorio musicale di creazione svoltosi al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia tra il 18 e il 24 settembre 2009.

Calendario spettacoli:

turno P mercoledì 18.11. ore 20.30
turno G giovedì 19.11. ore 16.00
turno V venerdì 20.11. ore 20.30
turno S sabato 21.11. ore 20.30
turno D domenica 22.11. ore 16.00

Biglietti:
Platea: interi € 27; ridotti € 24; giovani € 15
1°e 2° ordine: interi € 24; ridotti € 22; giovani € 13
3° ordine: € 12
4° ordine: € 7

Prevendita alla biglietteria del Teatro Goldoni e ai punti vendita HelloVenezia (Venezia: Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Ferrovia; Mestre: c/o Centro Vesta, via Cardinal Massaia; Dolo: via Mazzini, 16). Prevendite on-line www.teatrostabileveneto.it Informazioni e prenotazioni telefoniche: HelloVenezia 041.24.24

Di Abcveneto


 
 
Il mensile telematico abcveneto.com è gestito da Abcveneto, associazione culturale - codice fiscale 94113202606

HTMLpad