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N. 68, VI anno 17 novembre  2009

 
 
 


  Bortoloni, Piazzetta e Tiepolo: il '700 Veneto, la mostra di Rovigo al Museo di Santa Caterina

Di Abcveneto

Il 19 novembre, al Museo di Santa Caterina a Treviso (inizio alle ore 17, ingresso gratuito) sarà annunciata e presentata alla città la grande mostra "Bortoloni, Piazzetta e Tiepolo: il '700 Veneto" che sarà allestita dal 30 gennaio al 13 giugno a Rovigo, nella Pinacoteca di Palazzo Roverella. L'anteprima trevigiana rende omaggio all'attività dell'artista rodigino proprio nella Marca, dove lasciò un'opera fondamentale della sua vasta produzione: il ciclo di affreschi della barchessa di Villa Franchetti a Preganziol, con "Scene di caccia, di giochi e allegorie". Altre due importanti opere sono conservate a Fanzolo, nella parrocchiale accanto a villa degli Emo. Si tratta di due pale d'altare raffiguranti la Madonna con il Bambino e Santi e Maddalena con i Santi Vittore e Corona.
Ma non sarà solo la mostra di Palazzo Roverella ad essere protagonista della presentazione trevigiana: i Civici Musei di Treviso, infatti, hanno accettato di presentare, nel magnifico spazio della palladiana Villa Badoer di Fratta Polesine, una mostra interamente dedicata alle preziose collezioni ceramiche del Settecento dei Civici Musei.
Questa mostra, dal titolo "Il '700 da tavola in casa del Palladio" costituirà una sezione monografica della grande rassegna di Palazzo Roverella. A Santa Caterina la mostra sul Bortoloni e il '700 Veneto e quella delle ceramiche di Casa da Noal saranno illustrate da Alessia Vedova, curatore della Mostra del Bortoloni e da Elisabetta Gherardingher che con Andrea Bellini cura l'esposizione dedicata alle ceramiche. Ad introdurre l'incontro saranno il dottor Emilio Lippi, Direttore dei Musei e delle Biblioteche Comunali di Treviso e la Presidente dell'Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso, Angela Perraro Coletti. La presentazione si svolge con il patrocinio dei Civici Musei di Treviso e dell'Associazione Amici dei Musei e Monumenti della medesima città
Per il pubblico, Mattia Bortoloni sarà una autentica scoperta. Sino agli anni '50 era un artista praticamente ignoto, nonostante abbia lasciato opere fondamentali in tutta l'Italia settentrionale, offuscato, anzi cancellato dalla fama di Giambattista Tiepolo. I due artisti operarono in alcuni cantieri a 4 mani, con dubbi sulla reale paternità dell'uno o dell'altro. In questo mezzo secolo, il catalogo delle opere sicuramente documentate del Bortoloni si è enormemente allargato ed ora è possibile dare un contorno preciso a questo grande artista veneto.
La mostra di Rovigo "svelerà" finalmente Mattia Bortoloni ponendolo a confronto con Piazzetta, Tiepolo, Balestra, Ricci e gli altri grandi del Settecento Veneto.
Ma chi fu Mattia Bortoloni? Alcuni lo conoscono solamente per un'opera da Guiness: il più esteso affresco unitario di tutti i tempi e luoghi: 5500 metri quadri di finissima pittura per l'enorme cupola ellittica (anch'essa da primato, essendo la più grande al mondo) del Santuario di Vicoforte, in Piemonte. Un'opera colossale, più o meno delle dimensioni di un intero campo da calcio, considerata il capolavoro del barocco piemontese, affrescata per celebrare la Beata Vergine e, insieme, la gloria di Casa Savoia.

Mattia Bortoloni (Canda di Rovigo, 1696 - Bergamo, 1750), famoso, e molto richiesto in vita, è passato poi nel dimenticatoio, considerato "solo" come uno dei migliori aiuti di Giambattista Tiepolo, al punto che in non pochi capolavori del grande maestro è ancora oggi difficile distinguere ciò che si deve al pennello dell'uno o dell'altro.

La mostra - curata da Alessia Vedova e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall'Accademia dei Concordi, e dal Comune di Rovigo, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per e Province di Verona, Rovigo e Vicenza, e la Provincia di Rovigo, con il patrocinio e la collaborazione della Regione del Veneto - proporrà una selezione di capolavori del Bortoloni vis a vis con una trentina e più di opere straordinarie di Balestra, Pellegrini, Piazzetta, Ricci, dei Tiepolo, i "titani" del Settecento Veneto.

INFORMAZIONI:
Pinacoteca di Palazzo Roverella
Rovigo, via Laurenti 8/10
tel. 0425.460093 - cell. 348.3964685
www.palazzoroverella.com - info@palazzoroverella.com

Di Abcveneto


 
 
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