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N. 68, VI anno 3 novembre  2009

 
 
 


  Presentata a Treviso Geo-Oikos, prima rassegna regionale della progettualità territoriale

A cura di Abcveneto

Sono 12 i progetti di enti pubblici e privati che alla fiera di Verona l’11 e il 12 Novembre prossimi rappresenteranno Treviso e la sua Provincia alla prima edizione di Geo-Oikos, la rassegna espositiva promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con le 7 province, con l’intento di mettere in vetrina il Veneto e il Nord Est, ovvero le iniziative che ne promuovano l’identità in termini di qualità, innovazione, sostenibilità. La manifestazione punta a divenire un momento di marketing territoriale a cadenza annuale, finalizzata ad incentivare il confronto e la collaborazione tra operatori pubblici e privati che si occupano di pianificazione urbana e territoriale, progettazione, grandi opere infrastrutturali e servizi. Nei 150 stand espositivi verranno presentati progetti di opere realizzate o da realizzare sul territorio regionale, mentre i settori di interesse, saranno l’urbanistica, la pianificazione territoriale, grandi opere, infrastrutture della mobilità, ambiente, natura ed energia. L’iniziativa è stata presentata oggi a Treviso presso la nuova sede dell’amministrazione provinciale dall’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, dal Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro e dall’Assessore all’ Urbanistica provinciale, Franco Conte. “Si tratta – spiega l’Assessore Marangon – di un’iniziativa nata nell’ambito del PTRC, dove, disegnando le linee di sviluppo del Veneto futuro, abbiamo constatato l’eccellenza di molti progetti presentati da enti pubblici e da studi o aziende private. Da qui l’idea di organizzare una mostra che, oltre all’aspetto espositivo, rappresentasse anche un momento di sinergia e dialogo. Abbiamo quindi chiesto alle amministrazioni pubbliche e a vari privati – ha sottolineato l’Assessore Marangon – di partecipare a questa mostra presentando le loro progettualità, che caratterizzeranno il Veneto nei prossimi 20-30 anni. Potremmo quasi dire – ha sottolineato Marangon – che Geo-Oikos rappresenta una sfida che il Veneto lancia alla crisi, affermando con forza che la qualità di vita del suo territorio rappresenta un elemento determinante per la competitività globale”. E la competizione tra territori - ha precisato - avviene anche soprattutto attraverso un marketing del contesto nel quale si vive, si lavora, ci si muove.” Riferendosi poi ai progetti presentati da enti e privati della Provincia di Treviso, Marangon ha detto che sono tutti molto interessanti e in tutti è presente una eccelsa integrazione tra ambiente e territorio. “Al Geo-Oikos – ha concluso Marangon- vi saranno progetti già realizzati, in fase di realizzazione o che verranno realizzati.
Ho il rammarico che alcuni progetti, se pure interessanti, non potranno essere presenti perchè ancora in fase di discussione e approvazione. Uno in particolare, ed è quello di Veneto city, che a mio giudizio rappresenta, da un punto di vista della politica del territorio un’idea veramente geniale”. Nel presentare la partecipazione della Provincia il presidente Muraro ha sottolineato che “Tra i progetti presenti a Geo-Oikos vi è innanzitutto quello della realizzazione della nuova sede della Provincia di Treviso. Si tratta del recupero del complesso monumentale del Sant’Artemio, che si inserisce nel macro progetto di Treviso, area “agropolitana”. Il Sant’Artemio – ha spiegato Muraro - è una cittadella di servizi articolata in edifici immersi nel verde: uno spazio di lavoro a misura d’uomo e un luogo della memoria per l’intera comunità trevigiana. Un territorio “agropolitano” reso internazionale dal  motore di oltre centomila imprese e che presenta un elevatissimo potenziale d’istruzione. Il Sant’Artemio, quindi, si presta come un luogo da far vivere quotidianamente a tutta la comunità a seconda delle richieste: un luogo di lavoro, un luogo di erogazione di servizi pubblici o semplicemente uno spazio privilegiato di aggregazione comunitaria nel tempo libero. Questo è il futuro. I grandi complessi destinati a funzioni pubbliche - ha concluso il presidente - dotati di carattere architettonico monumentale, sono ormai diventati la costante dei centri urbani europei più dinamici”.

A cura di Abcveneto


 
 
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