Originale performance su Tiziano dei ragazzi ladini del Cadore al teatro dei frari a Venezia
Di Anna Paola Zugni-Tauro
L’UNIONE LADINA d’Oltreciusa, che comprende San Vito, Borca e Vodo, è stata invitata al Teatro dei Frari a Venezia per la recita di “La tavolozza di Tiziano”, omaggio all’Artista cadorino, il “divin pittore”.
Lo spettacolo ha già ottenuto ampio successo di apprezzamenti e di pubblico all’ “Eden” di Cortina, a Costalta in Comelico e naturalmente a San Vito con ben tre repliche.
Però presentare Tiziano proprio a Venezia e ai Frari ha entusiasmato i venti giovani attori ed ha dato giusta soddisfazione al Presidente dell’Unione Ladina Daniele Lucia, alla Maestra Lucia Talamini, autrice del testo, al regista Claudio Michelazzi ed ai costumisti.
E’ stata una serata caratteristica e gioiosa, guidata dagli organizzatori in costume ladino, giocata su di un palcoscenico con lo sfondo delle Dolomiti, sul quale all’inizio e alla fine veniva proiettata la famosa “ Assunta” dei Frari.
Riassumiamo in breve la trama: Tiziano vive a Venezia e gli viene commissionata per la chiesa dei Frari la pala dell’altar maggiore raffigurante la Madonna Assunta in cielo.
Ma invano cerca la sua ispirazione: gli mancano i colori del paesaggio cadorino, perciò egli decide di partire da Venezia e di ritornare a Pieve di Cadore.
Lì ritroverà il suo mondo, le sue luci, le tinte che arrossano le crode, l’oro che lumeggia i cieli, il bianco candido che abbellisce il paesaggio.
Come rendere teatrale questo immaginario racconto?
Un ragazzo mima Tiziano e la voce di Lucia Talamini recita per noi il significato della gestualità.
Gli allievi delle scuole medie ed elementari fanno il resto: abbigliati con vivaci costumi e intrecciando varie danze su musiche di montagna, portano al pittore nastri variopinti con le tinte che cerca per il suo dipinto.
Infine entra un graziosissimo gregge formato da pecorelle: sono i bambini delle elementari!
La freschezza di questo racconto immaginario è affidata all’entusiasmo dei giovani protagonisti e all’ allegra partecipazione dei piccoli.
Ne scaturisce un insegnamento che andrebbe diffuso e imitato: la vera crescita positiva delle nuove generazioni nasce dalla conoscenza, dal rispetto e dall’amore per l’arte e per la natura, valori personalmente rappresentati e vissuti.
Ci auguriamo che altre sedi invitino il simpatico gruppo, anche in occasione della dichiarazione dell’Unesco sulle “ Dolomiti patrimonio dell’Umanità”. Se lo meritano tutti:i maestri, gli scolari, e l’Unione Ladina che coltiva in modo così originale ed efficace le proprie tradizioni.
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Informazioni: Presidente dell’Unione Ladina : Daniele Lucia – cell. 335-5651247
Maestra Lucia Talamini de la Tela tel. 0435/489371 e-mail :
luciatalamini@alice.it
Di Anna Paola Zugni-Tauro
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