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N. 66, VI anno, 2008 10 Settembre  2009
 
 
 


  Le cantine Ca’Orologio e La Montecchia - Conte Emo Capodilista dell’Associazione Euganei – I Colli di Venezia sposano la pittura di Telemaco Signorini

A cura di Abcveneto

Vino e arte due forme d’espressione umane, legate alla cultura del territorio

Montecchia bassaCa’ Orologio e La Montecchia – Conte Emo Capodilista, due delle più prestigiose Aziende Agricole dei Colli Euganei, premiate da numerosi riconoscimenti tra cui i Tre Bicchieri della Guida Vini d'Italia Gambero Rosso e Slowfood, hanno deciso, in rappresentanza dell’Associazione Euganei – I Colli di Venezia, di divenire partner della prossima mostra d’arte in programma a Palazzo Zabarella di Padova, focalizzata sul percorso artistico del pittore toscano Telemaco Signorini (1835 –1901): “Telemaco Signorini e la pittura in Europa”, promossa dalla Fondazione Bano e dalla Fondazione Antonveneta, dal 19 settembre 2009 al 31 gennaio 2010.

Le cantine saranno presenti all’evento con un punto vendita nella sede dell’esposizione, più precisamente nel cortile di Palazzo Zabarella, e proponendo i loro vini alla cena inaugurale e in occasione di alcuni degli appuntamenti di contorno promossi nel corso del periodo espositivo.

Tra le chicche, alcuni dei migliori prodotti delle Aziende:

I vini rossi “Calaone” 2006 e “Relogio” 2007 e il bianco “Salarola” 2009 per Ca’ Orologio.

“Irenèo” Cabernet Sauvignon Colli Euganei DOC 2006, “Villa Capodilista” rosso Colli Euganei DOC 2006 e “Donna Daria” Fior d’Arancio Passito Colli Euganei DOC 2006 per l’Azienda La Montecchia – Conte Emo Capodilista.

In occasione della cena inaugurale e degli eventi collaterali che vedranno protagoniste le due cantine, i vini saranno sapientemente esaltati da speciali abbinamenti culinari.

Il binomio costituito da arte e attività vitivinicola, due forme d’espressione dell’uomo, accumunate da passione, estro, creatività, ma anche tenacia e dedizione, trova la perfetta compiutezza nell’operato e nello stile delle due Aziende euganee, che vivono il lavoro in campagna e in cantina come un’arte e che ricercano la bellezza in ogni dettaglio.

Immerse nello splendido paesaggio dei Colli Euganei, Ca’ Orologio e La Montecchia - Emo Capodilista sono espressione dei loro proprietari. Ca’ Orologio di Baone (PD), ambiente elegante e accogliente, in armonia con la quiete della campagna circostante, rispecchia la cordialità e la raffinata cultura di Maria Gioia Rosellini, approcciatasi per passione al vino, facendone poi una professione. La tenuta del Conte Giordano Emo Capodilista, proprietario di La Montecchia di Selvazzano Dentro (PD) e dell’omonima azienda agricola situata sul Monte Castello a Baone (PD), unisce i più moderni impianti vitivinicoli al fascino di un castello e di una Villa Veneta in cui si possono respirare storia e bellezza, attraverso oggetti, opere d’arte, ricordi e documenti, di una delle famiglie patrizie più antiche del Veneto.

Il sostegno alla mostra di Palazzo Zabarella è un’ulteriore conferma della volontà, sempre dimostrata dall’Associazione Euganei – I Colli di Venezia, di operare in sinergia con le realtà del territorio e dell’attenzione rivolta all’arte e alla cultura.

TELEMACO SIGNORINI E LA PITTURA IN EUROPA:

Sarà un Signorini artista decisamente internazionale quello che emergerà dall’esposizione di Palazzo Zabarella di Padova, che propone i massimi capolavori dell’artista toscano vis a vis con quelli di altri grandi maestri della pittura europea del momento, da Degas a Tissot, Decamps, Troyon, Courbe.

Il percorso espositivo documenterà l’intero percorso artistico di Signorini, presentando tutte le sue opere più significative e famose, arricchendolo appunto di confronti forti, mirati, precisi, mai pretestuosi, con gli altri protagonisti della storia dell’arte in Europa negli ultimi decenni dell’Ottocento.

Oltre 100 le opere esposte, provenienti da un album di prestatori internazionale che allinea anche il parigino Museo d’Orsay (che per l’occasione presta il famoso quadro di Degas “L’Absinthe”) e l’Hermitage di San Pietroburgo.

Ne emergerà la grandezza del fiorentino, unico, o quasi, tra i Macchiaioli a godere, già in vita, di un successo e di un mercato veramente internazionali.

Fine intellettuale, Signorini venne riconosciuto in Italia e in Europa anche per le sue qualità di critico militante, attento a ciò che accadeva nel mondo dell’arte, ma anche nella società.

Di questa “attenzione al sociale”, per dirla con un linguaggio d’oggi, è emblema lo splendido, fortissimo, olio scelto come logo della mostra. È la celeberrima “Alzaia” del 1864, dove tre giovani uomini sono raffigurati nello sforzo bruto di trascinare controcorrente, piegati dalla fatica, un naviglio che nel quadro non compare, ma di cui si intuisce la resistenza, oltre che l’esistenza.

Signorini era impegnato nel sociale, certo, ma allo stesso tempo un raffinato dandy, frequentatore assiduo dei salotti à la page, intellettualmente snob da dichiarare la sua preferenza per “l’imperfetto dell’ingegno” rispetto al “perfetto della mediocrità”.

Informazioni:

Palazzo Zabarella

tel. +39 049.8753100

info@palazzozabarella.it; www.palazzozabarella.it

A cura di Abcveneto


 
 
 
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