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N. 66, VI anno, 2008 | 11 Settembre 2009 | ||
A cura di Abcveneto
I racconti illustrati Difficile dire chi sia più popolare tra Pinocchio e il gatto. Certo il burattino di Collodi ha fatto il giro del mondo conquistandosi ovunque il cuore dei bambini, ma è altrettanto certo che i felini domestici, protagonisti di fiabe o di semplici coccole, sono tra gli animali più amati, e non solo dai più piccini.
Un gatto, del resto, compare tra i protagonisti anche della fiaba di Collodi, in coppia con la volpe, ad indicare astuzia, intelligenza e furbizia.
Caratteristiche che si riscontrano anche nel celeberrimo protagonista de "Il gatto con gli Stivali", la fiaba cui sarà dedicata la seconda edizione dei "Racconti illustrati", a Rovigo, in Palazzo Roverella, dal 12 settembre al 30 dicembre 2009. La formula della mostra è semplice ed efficace: il testo della fiaba (in questo caso è stata scelta la versione di Perrault trascritta da Carlo Collodi) è illustrato dalle tavole originali di due grandi illustratori, Maria Sole Macchia e Eric Battut, due modi molto diversi, entrambi originalissimi, di rappresentare il medesimo testo narrativo. Da sottolineare che al Gatto di Battut, edito da Bohem Press, è andato il Premio Andersen 2002 come miglior libro illustrato. Accanto a questa parte "monografica" verranno esposte numerose altre tavole originali di altri illustratori che si sono impegnati con il medesimo soggetto con, in più, uno spettacolare omaggio ai gatti, con e senza stivali. Felini disegnati da Francesca Chessa, Tony Ross, Paolo Domeniconi, Giovanni Manna e da altri protagonisti del mondo internazionale dell'illustrazione. Meravigliose, coloratissime tavole dovute a illustratori di notorietà mondiale, a testimonianza della popolarità universale sia del felino di casa sia dello stesso in fiabesca versione con tanto di stivali. La storia del Gatto con gli stivali, come annota Collodi in calce alla sua versione, insegna che "Godersi in pace una ricca eredità, passata di padre in figlio, è sempre una bella cosa: ma per i giovani, l'industria, l'abilità e la svegliatezza d'ingegno valgono più d'ogni altra fortuna ereditata. Da questo lato, la storia del gatto del signor marchese di Carabà è molto istruttiva, segnatamente per i gatti e per i marchesi di Carabà".
La fiaba che racconta le vicende del furbo felino con gli stivali (in realtà, nelle prime versioni si trattata del gatto "dagli" stivali) è di antica origine. La prima versione scritta risulterebbe essere quella di Giovanni Francesco Straparola che nel 1553 pubblicò a Venezia "Le piacevoli notti" dove, tra le altre, compare il racconto delle fortunate vicende di un Costatino, ovviamente, Fortunato, perfetto antesignano del più famoso Marchese di Carabas. Prima delle celeberrime versioni di Charles Perrault e dei Fratelli Grimm, la storia del gatto con gli stivali era stata raccontata anche da un altro italiano, Giambattista Basile.
Una sezione della mostra è dedicata al tema del Natale: le illustrazioni intorno a questo argomento sono state create dai giovani artisti della Scuola Internazionale d'Illustrazione di Sarmede, fondata da Stephan Zavrel, uno degli illustratori più importanti e rappresentativi del panorama europeo di questi ultimi trent'anni. Dal "vivaio" di Sarmede sono cresciuti artisti che oggi pubblicano in molti Paesi.
In concomitanza con la mostra è previsto un ampio programma di letture animate, rappresentazioni teatrali, laboratori per scuole e famiglie.
Info: HYPERLINK "http://www.palazzoroverella.com" tel. 0425.460093
"Il Gatto con gli stivali" - Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella, 12 settembre 2009 - 30 dicembre 2009. Aperto dal martedì alla domenica, chiuso i lunedì non festivi. Orario: mattino 9,00-13,00; pomeriggio 15,30-19,00. Ingresso gratuito. A cura di Abcveneto |
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