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N. 66, VI anno, 2008 5 Settembre  2009
 
 
 


  Forum spumanti, Zaia: il vigneto Italia è sotto attacco

A cura di Abcveneto

“Il vigneto Italia è sotto attacco. Mi impegno personalmente a far passare nell’opinione pubblica quel principio di verità secondo il quale la responsabilità del vino negli incidenti stradali è davvero residuale. E per quanto riguarda l’aspetto finanziario, è necessario richiamare gli istituti di credito al dovere di dare una mano ai nostri produttori e, in genere, all’agricoltura italiana. Ho detto, e lo ripeto, che sostengo la proposta di dare i prodotti agricoli a garanzia bancaria. Ma ho detto anche, e ne sono convinto, che anche le banche devono assumersi il rischio di impresa”. Così il Ministro Luca Zaia, intervenuto oggi al Forum Spumanti d’Italia a Valdobbiadene, in provincia di Treviso.
“La grande madre di tutte le battaglie – ha detto il Ministro – è quella dell’identità dei prodotti. La stiamo combattendo in Italia, in Europa e in sede di Wto. Il cittadino consumatore, in Italia e in qualsiasi altra parte del mondo, ha diritto di sapere nome e cognome dei produttori e la storia che ha condotto quel prodotto fino al bancone dove lui lo acquista. Siamo contrari e resteremo fieri oppositori di tutte le politiche che tendono ad annullare le differenze per proporre ai cittadini un consumo indifferenziato che, qualche volta, mette anche a repentaglio la sua salute”.
“Per quanto riguarda spumanti e prosecco – ha continuato Zaia –, siamo qui a riaffermare la leadership mondiale della produzione italiana in un mercato sempre più difficile. Mai come ora, le istituzioni devono collaborare attivamente con i produttori per acquisire nel mondo spazi nuovi, incrementare i consumi e affermare la forza del prodotto italiano. Gli ultimi dati sulle esportazioni ci dicono che siamo sulla buona strada: nel 2008 i vini spumanti hanno registrato un incremento dell’export del 14 per cento, pari a 1,3 milioni di ettolitri, la migliore performance degli ultimi dieci anni in termini quantitativi. E in termini di valore è il miglior risultato di sempre, con 444 milioni di euro ed una progressione dell’11 per cento su base annua. Non solo, contemporaneamente sono diminuite notevolmente le importazioni di vini spumanti, specie dalla Francia: ciò significa che gli italiani ormai preferiscono lo spumante e il prosecco al cugino francese, lo Champagne.”
“Anche i numeri del Prosecco sono eccellenti: la produzione del 2008 è di 160 milioni di bottiglie, per un valore al consumo superiore ai 650 milioni di euro. è inoltre un vino che ha un forte appeal all’estero, visto che oltre il 40 per cento della produzione (70 milioni di bottiglie) viene esportato. Proprio per questo stiamo lavorando a livello internazionale perché il nome ‘Prosecco’ rimanga di uso esclusivo delle zone di produzione italiane. Sono convinto che la recente DOCG sia un elemento di forte positività che, anche grazie alla capacità e alla creatività dei nostri produttori, ci aiuterà a imporre un pezzo importante del Made in Italy nel mondo”.

A cura di Abcveneto


 
 
 
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