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L'elogio delle mutande

Del Grillo Parlante

©Maria Ester Nichele

Giorni di svendita, questi, di saldi, di negozianti spaventati dalla crisi in arrivo, anche qui nel Veneto, anche se le code sulle strade e i parcheggi strapieni dei centri commerciali fanno pensare al contrario, ma si sa, a una certa umanità piace danzare sull'orlo del baratro, almeno nell'inconscio. Consapevoli della nostra grave responsabilità di comunicatori e testimoni di catoniana memoria del tempo presente, abbiamo fatto un giro per Treviso e siamo rimasti colpiti da un bellissimo centro storico, ostaggio, se così si può dire, di numerosissimi negozi di 'mutande', capo di abbigliamento che mi pare si chiami così proprio perché deve essere 'mutato' spesso... noi abbiamo nulla contro questo capo di abbigliamento, s'intende, però ci è sembrato che tutte queste esposizioni di glutei tessili, davanzali rinforzati e inguini tessutei sotto una luce abbagliante, modernissima, artificiale, urlante, per meglio farsi notare, un po' stridano con il contesto delle pietre severe e anche con il buon gusto ormai defunto. Mi ha colpito anche il fatto, che si esponga sotto riflettori merce che un tempo riuscivano a vedere solo i discoli, sollevando brevemente la gonna a una ragazza per vedere il colore delle mutandine e se fossero dotate di nastri o pizzi. Azione questa, che oggi sembra così innocente da appartenere all'era dei dinosauri, in più, le ragazze oggi portano tutte i jeans. Forse per questo certi giovani sono infelici e si drogano/ubriacano?
oltre questo aspetto estetico negativo che caratterizza un centro storico che non lo è nei negozi modernissimi, gelidi, tutti, purtroppo! - quelli delle mutande non sono l'eccezione stilistica - dove sono le vecchie drogherie descritte dal Maffioli? le osterie e le pasticcerie del tiramisù, dolce trevigiano più conosciuto della gondola nel mondo ma molto poco a Treviso? devo quindi, fare l'elogio ai creatori delle mutande in vendita in Italia e credo in tutto il mondo, infatti, leggendo fra le righe della crisi economica, sembra quasi che in realtà i venditori di mutande siano stati lungimiranti e migliori dei migliori economisti nelle previsioni della crisi mondiale, questo lo dico perché una volta, quando si rimaneva senza soldi, oltre che dire 'essere al verde', si diceva anche 'rimanere in mutande', ciò era detto nel caso di furti o di ladri che scappavano, con l'abbigliamento e il taccuino. Con questo non voglio dire che si possa leggere il proprio destino nello specchio di una vetrina invece che nel fondo di un caffè o nella sfera di un mago, ma certo, i detti del passato in questo caso calzano e le aziende che fanno mutande, sono state perlomeno previdenti.

Del Grillo Parlante

 
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