A Pramaggiore, c'è un'azienda agricola gestita da dei pazzi. Pazzi per il vino, pazzi per i prodotti sani e per tutto quello che è in armonia con la natura. Questa azienda, che si chiama Le Carline, si trova sulla "Strada dei Vini DOC Lison Pramaggiore" nel veneziano, ed è diretta da Daniele Piccinin, che è anche presidente impegnato di questa associazione della strada del vino omonima; Daniele è un vero esperto del vino e un appassionato dei sogni e delle emozioni, perché, come lui stesso ha sottolineato, nella vita ti devi dar da fare e prima o poi arriverai dove vuoi, e lo afferma uno che viene da un settore totalmente differente da quello del vino e del cibo, perché prima Daniele si occupava di meccanica. In cosa consiste il sogno di Daniele Piccinin? Consiste nel fare un vino che quando lo gusti, ti comunichi un sogno, un'emozione. Per fare ciò, ha scelto una strada - intrapresa vent'anni fa - molto difficile, ovvero realizzare un vino biologico e cosa vuol dire biologico? Significa fatto di uva spremuta e basta, senza lieviti, senza zuccheri, soprattutto senza solfiti. La sfida e il suo sogno sono questi. La fase più difficile di questo sogno è quello che avviene al mosto una volta 'infilato' nelle botti, ovvero tutti i passaggi che il nettare dionisiaco deve affrontare prima di essere imbottigliato, perché nell'aria c'è qualcosa che fa male al vino, lo ossida, lo fa andare a male: è l'ossigeno. Oggi ci sono riusciti e il vino che esce dall'azienda, è succo d'uva fermentato e basta. Dopo averci fatto vedere la cantina, la barricheria, abbiamo assaggiato il vino delle Carline, dal Refosco dal Peduncolo rosso, al pinot grigio al Lison (il Tocai...), il verduzzo, e il Dogale, il vino dolce e passito dei dogi. Tutto accompagnato dalla pasta e fagioli, dalla mortadella, dalle soppressa e dal Lingual del Salumificio Mio, un'altra azienda storica sempre della zona. Il Lingual è una sorta di cotechino sopraffino i cui ingredienti sono lingua suina, cotenna, carne suina, sale, pepe, aglio vino e spezie. La giornata non è finita qui, perché se le orecchie e il gusto sono stati soddisfatti, per gli occhi e l'intelletto Le Carline hanno ospitato le foto dedicate al "Il Sacerdote della Terra", di Alfonso Papa, giovane fotografo veneto pieno di talento e di abile tecnica e dopo gli occhi, l'intelletto e il cuore è stato soddisfatto dalla presentazione del romanzo della bionda scrittrice Micaela Scapin, edito dalla Supernova di Venezia. Il romanzo parla delle vicende di una giovane veneziana irrequieta, che fugge da Venezia e si rifugia a Madrid alla ricerca di se stessa: il viaggio fisico si trasforma in viaggio interiore alla scoperta dell'universo donna. A seguire tutto ciò, c'erano anche le castagne, ma noi siamo tornati in redazione a scrivere questo pezzo e ce le siamo perse.

Di Abcveneto