n.77 VII anno, 4 agosto 2010
MUSICA NEL SANGUE - seconda edizione Nella sezione Showcase vince Herself
A cura di Abcveneto
Il contest musicale Showcase all'interno del sito MusicaNelSangue.it è terminato. Tra i dieci video selezionati dalla votazione popolare cui hanno partecipato assiduamente migliaia di fan, la giuria di qualità, formata da Enrico Veronese (critico di Blow Up e curatore di Italian Embassy), Guglielmo Bottin (produttore dance), Francesca Boccaletto (cronista dei quotidiani EPolis), Alberto Stevanato (musicista nei Grimoon e discografico con Macaco Records) e Marco Momo Bernar (dj al New Age, speaker a Radio Sherwood) ha selezionato il migliore per qualità e originalità.
Il vincitore 2010 è il video "King Kong" di HERSELF.
http://www.musicanelsangue.it/music-showcase/
All'artista palermitano vanno in premio 6 giorni di registrazione in uno studio professionale di chiara fama, che sarà scelto con l’artista anche in funzione della sua vicinanza geografica. I giorni di registrazione saranno concordati in base alle disponibilità dello studio.
E' stata una lotta serrata che ha fatto emergere le singole qualità dei finalisti, tutti egualmente meritevoli della passione popolare che li ha condotti in finale. Sono stati il sale di Musica Nel Sangue - Showcase, consensi che sono diventate informazioni sul sito, sull'iniziativa, sulle motivazioni ultime dei promotori. Missione compiuta, almeno in questo primo stadio: Avis, Fidas, Abvs e Heads Collective ringraziano tutti i visitatori del sito e raccomandano di tenersi in contatto, oltre che naturalmente di donare il sangue!
Buone vacanze, la redazione di MusicaNelSangue.it
Herself è il progetto di Gioele Valenti, autore di poesie e racconti e di tre album, il primo uscito per la Subcasotto Records nel 2004, il secondo e il terzo per Jestrai, rispettivamente nel 2005 e nel 2008. Quello di Valenti è un folk autistico e da camera, interamente ripiegato sui propri incubi e realizzato in totale autonomia ad eccezione dell’intervento di un violoncello suonato in un brano da Sergio Serradifalco; siamo dalle parti del minimalismo esasperato e ossessivo del primo Bill Callahan con una propensione apocalittica che ricorda alcune release di folk etereo prodotte negli anni da etichette come Constellation. Gioele tratta gli strumenti saturandoli oppure dilatandoli in forme ed effetti che riducono la struttura della forma canzone e si avvicinano al drone. E’ il caso di brani come Hate, noise incazzato e quasi una versione lo-fi di suggestioni industriali; Nails, il brano apparentemente più strutturato e vagamente memore del folk di Elliott Smith senza la prigione degli incisi; The one con i volumi sfalsati e un incedere inquietante a metà tra il sogno e l’incubo in una versione del folk campestre amara, inquietante, sporca e metallica. Piccoli dischi intimi e ambiziosi.
A cura di Abcveneto


 
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