n.77 VII anno, 7 agosto 2010
IL SALUTO DI MILENA MILANI A “UNA MONTAGNA DI LIBRI”
A cura di Abcveneto
«Nessuno sinora ci aveva pensato, Una Montagna di Libri ha ripescato coloro che hanno cose autentiche da raccontare»
Cortina d’Ampezzo. La scrittrice Milena Milani, storica animatrice delle stagioni culturali ampezzane e caso letterario nel 1964 con “La ragazza di nome Giulio”, dedica oggi alla rassegna Una Montagna di Libri la sua rubrica fissa, “Amo non amo”, sul periodico di attualità e cultura “Cortina Vacanze Oggi” di Rosanna Raffaelli Ghedina.
«Nessuno sinora ci aveva pensato», scrive Milena Milani. «Cortina era diventata un feudo milanese o romano, con nomi roboanti di politici e i loro testi che cercano di catturare l’attenzione dei ricchi borghesi. I quali non leggono ma hanno scaffali ripieni di volumi ben confezionati e rilegati, e ne comperano sempre dei nuovi di cui conoscono magari i titoli ma non i contenuti. Chiamulera ha buttato alle ortiche quei castelli di carta e ha ripescato coloro che hanno cose autentiche da raccontare». [Fotografia di Maria Ester Nichele: Meredith Eddy, Federico De Nardi e Milena Milani]
«C’era una volta», racconta Milena Milani, «come nelle favole, un ragazzino che ne combinava di tutti i colori. Correva gridava cantava, costruiva aquiloni e li faceva volare nel cielo, oppure con un libro tra le mani stava seduto per terra, davanti alla Libreria Sovilla, ore e ore a leggere, senza mai alzare gli occhi».
«Quelle», racconta, «erano giornate in cui Cortina d’Ampezzo era talmente bella da togliere il fiato. Era estate, i turisti si avvicendavano, ne giungevano sempre dei nuovi, poi c’erano i fedelissimi e io ero tra questi».
Milena Milani saluta con entusiasmo Una Montagna di Libri, una rassegna «dove la gente si mette in coda per avvicinare e ascoltare quel mondo bizzarro dei letterati, che parlano e discutono di realtà contemporanea, proiettata nelle Dolomiti».
«Parole e parole sincere, vocaboli che arrivano al cuore, che colpiscono la mente e la stimolano», conclude. «Un altro aquilone, stavolta di sogni realizzati, per “Una montagna di libri”, quindi conversazioni complete, sempre al Palazzo delle Poste, nel nucleo pulsante della Regina delle Dolomiti. La narrativa e la saggistica italiana in primo piano, sino a settembre 2010, una intera stagione di vacanze che diventa costruttiva, anche con concerti d’autore, dialoghi e incontri».
A cura di Abcveneto


 
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