n.77 VII anno, 7 agosto 2010
Mikayel Ohanjanyan alla XII Mostra Internazionale di Architettura
A cura di Abcveneto
In occasione della XII Mostra Internazionale di Architettura ed a partire dal tema People meet in the Architecture, le proposte di Mikayel Ohanjanyan per lo spazio pubblico nascono da una riflessione sulle connessioni profonde tra spazio e forma. L’artista ne esplora i punti di confine e si spinge sino ad oltrepassarli, in una sperimentazione che traccia una nuova linea della sua ricerca.
In questi progetti l’opera d’arte nasce dallo spazio e a sua volta lo spazio entra nell’opera, in una scmbio osmotica per la quale si percepisce un unico manufatto. I confini sono ambivalenti, geometrici nella costruzione e fluttuanti nella percezione, per la presenza di superfici riflettenti che introducono profondità inaspettate. Le prospettive si aprono e si moltiplicano e l’opera si mostra nuda, lasciandosi attraversare. Mancano visuali precostituite e l’individuo è libero di esplorare lo spazio e di tracciare traiettorie di un viaggio interiore che procede parallelamente all’esplorazione dell’opera. Un processo che trasforma lo spazio in luogo, fatto di persone e di accadimenti, dove l’intervento artistico offre un’esperienza individuale o collettiva capace di innescare dinamiche, mentre delinea una soluzione estetico-formale che qualifica lo spazio. (A.s.)
Alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia l’artista espone: Silenzio, 2009 Senza titolo, 2010 – progetto per uno spazio architettonico o urbano Limen #2, 2010 – progetto per uno spazio architettonico o urbano
Mikayel Ohanjanyan (Erevan - Armenia 1976) lavora da circa 10 anni in Italia, dove è venuto per la prima volta in occasione della sua partecipazione alla XIII Biennale Internazionale Dantesca di Scultura (Ravenna,1998). Si laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Erevan (Armenia) nel 2001 e successivamente presso l’Accademia di belle Arti di Firenze nel 2005.
Nel suo percorso si evidenzia “la volontà di dare un senso al fare scultura come esplorazione e comunicazione della materia e dello spazio, quali elementi essenziali della condizione umana”. (Giorgio Segato)
Tra i più importanti riconoscimenti ci sono:
1° premio della 4° edizione del Premio Targetti Light Art / 2009,
1° premio della 2° Sessione del MOVIN’UP 2006,
1° premio per la Scultura della 2° edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Pavia / 2003, Diploma d’Onore e 3° premio rispettivamente nella 19° e 20° edizione del “Premio Firenze”/ 2001, 2002
3° premio nella XIII Biennale Internazionale Dantesca di Scultura di Ravenna / 1998
Le sue opere si trovano presso alcune Chiese Vaticane, il Museo del Centro Dantesco di Ravenna e il Museo d’Arte Contemporanea di Pavia e in collezioni private in Armenia, Italia, Canada, Olanda e Belgio.
www.mikayelohanjanyan.com
Un ringraziamento particolare alla Fondazione Stefano Serapian nella persona di Dott. Ardavast Carlo Serapian.
Testo © Antonella Serra / antonellaserra@interfree.it
Photo © Andrea Messana / Déjavu colectivo
Grafica © Gonzalo Sanchez / Déjavu colectivo
Hanno collaborato: Tecnosolar Film (Scandicci - FI), Ditta Fabbio Martini Snc (Firenze), Fonderaia Artistica Ciglia e Carrai Snc (Firenze), La Fluorescente di Papini Francesco (Calci – PI), Valplex (Montevarchi - AR).
Biennale di Venezia / 12th International Architecture Exhibition People meet in Architecture
NATIONAL PARTICIPATIONS / Armenian Pavilion / crossroad mikayel ohanjanyan
The projects presented by Mikayel Ohanjanyan for 12th International Architecture Exhibition for public spaces originate from a reflection on the deep connection between space and shape. The artist explores borderlines and pushes them beyond their limits. In these projects the artwork stems from the space itself which in return then becomes part of the work of art in an osmotic exchange creating a unique work of art. The borders are ambivalent, geometric and fluctuating expressed through the unexpectedly deep reflective surfaces.The perspectives open up and multiply and the work of art lays itself bare to penetration. The individual is free to explore the space and simultaneously experience an inner journey without being conditioned by preconceived notions. A genesis which transforms space into place, made up of people and happenings. Both a collective and indivdual experience  which captivates dynamics whilst at the same time qualifies the space in a formally aesthetic mode. (A.s.)
 The artist will exhibit the following works of art at the 12 th International Exhibition of Architecture of Venice:
Silence, 2009
Without title, 2010  – a project for an architectural or urban space   Limen #2, 2010  – a project for an architectural or urban space   
Mikayel Ohanjanyan (Erevan - Armenia 1976) has been working in Italy for approximately 10 years, where he originally came to partecipate in the XIII Biennale Internazionale Dantesca di Scultura (Ravenna,1998). He graduated in sculpture from the the Erevan Fine Arts Accademy in 2001 and subsequently from the Accademia di Belle Arti in Florence in 2005.  
His artistic journey highlights “his desire to give a sense to sculpturing as a way of exploring and communicating between material and space which form the essential elements of human life”. (Giorgio Segato)
 Among his most important achievements are: 
1st Prize for the VI. Edition of Targetti Light Art Award / 2009, 1st Prize for the MOVIN’UP Award 2006, 1st Prize for the 2nd Edition of the International Biennale of Contemporary Art of Pavia / 2003, Honorary Degree and 3rd Prize for the XIX and XX Edition of “Florence Award” / 2001, 2002, 3rd Prize at the XIII Biennale Internazionale Dantesca di Scultura di Ravenna / 1998.
His works can be found at some of the Vatican Churches, the Museum of the Centro Dantesco of Ravenna (Italy), at the Museum of Contemporary Art of Pavia (Italy) and among private collectors in Armenia, Italy, Canada, the Netherlands and Belgium. 
www.mikayelohanjanyan.com
A special thanks to Mr. Dott. Ardavast Carlo Serapian at the Stefano Serapian Foundation.
Text © Antonella Serra / antonellaserra@interfree.it
Photo © Andrea Messana / Déjavu colectivo
Graphic © Gonzalo Sanchez / Déjavu colectivo
Contributions from: Tecnosolar Film (Scandicci - FI), Ditta Fabbio Martini Snc (Firenze), Fonderaia Artistica Ciglia e Carrai Snc (Firenze), La Fluorescente di Papini Francesco (Calci – PI), Valplex (Montevarchi - AR).
A cura di Abcveneto


 
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