n.73 VII anno, 1 aprile 2010
A Gallarate e a Villa Olmo sul lago di Como, due importanti eventi d’arte. Protagonisti Amedeo Modigliani e Peter Paul Rubens

Di Giovanna Dal Magro
A Gallarate si è inaugurato il nuovo polo per l’arte, il Museo MA-GA Aperto al pubblico nel 1966 quale Civica Galleria d’Arte col nome di GAM, ora, con una nuova struttura architettonica che si sviluppa in 5 mila metri quadri e con un nuovo nome, è pronto ad affacciarsi sul panorama internazionale.
La sua collezione permanente è costituita da più di 5000 opere che coprono il periodo dalla metà del Novecento ad oggi. Alcuni nomi: Afro, Bonalumi, Carrà, Guttuso, Melotti, Santomaso, Munari, Pomodoro, Vedova, Sironi.
Amedeo Modigliani, padre indiscusso del Novecento inaugura questa nuova sede a novant’anni dalla sua morte. Vengono presentati, in un rigoroso allestimento di Maurizio Sabatini, scenografo di Baaria, 20 capolavori tra cui il “Nu couchè” della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, quadro scelto per la comunicazione dell’evento. Sono anche in mostra 50 disegni e 250 documenti originali della vita del grande artista.
Collezione permanente con meccano di Enrico BayL’inquietudine intellettuale e l’ansia fisica spinsero l’artista nella sua continua e personalissima ricerca che, partendo dal Fauvismo e dall’influenza di Lautrec, lo portò ad assimilare la lezione di Cézanne miscelandola ad un postromanticismo che si fece sempre più carnale per diventare morbidamente sensuale nella serie dei nudi distesi, che hanno reso celebre il nome di Modigliani in tutto il mondo.
Fino al 19 giugno 2010 tel,0331 791266 www.museomaga.it
Foto di Giovanna Dal MagroA pochi chilometri, a Villa Olmo affacciata sul lago di Como, nell’ambito del prestigioso programma “Grandi mostre Como” apre i battenti la mostra “Rubens e i fiamminghi” con i capolavori del pittore, che è stato definito da Federico Zeri il più grande di tutti i tempi dal punto di vista della materia pittorica e dalla varietà del suo repertorio.
Il percorso emotivo si snoda attraverso i temi caratteristici della pittura di Peter Paul Rubens, dai soggetti sacri, al mito, all’allegoria.
Rubens fu l’unico artista nordico a venire in stretto contatto con l’atmosfera romana di Carracci e del Caravaggio, studiò una quantità di opere antiche e moderne, non solo a Roma ma anche a Genova e a Mantova. In cuor suo rimase sempre un artista fiammingo, libero nei soggetti e sensibile alle superfici variegate degli oggetti, attento alle trame dei tessuti, alla grana della pelle.
Nel 1608 tornò ad Anversa, aveva 31 anni, dove fu riconosciuto da tutti come grande Maestro , capace di progettare quadri vastissimi con sicurezza di visione e di tocco. Era stupefacente la capacità del suo pennello di infondere vita in qualsiasi cosa.
RubensIn quanto pittore del partito cattolico riuscì a conquistare una posizione straordinaria. Accettò incarichi dai Gesuiti di Anversa e dai governatori cattolici delle Fiandre, da Luigi XIII di Francia e dalla madre Maria de’Medici, da Filippo II di Spagna e da Carlo I d’Inghilterra.
Nella Mostra di Villa Olmo ai capolavori che provengono dalla collezione rubensiana dell’Accademia di Belle Arti di Vienna si aggiungono opere provenienti dal Liechtenstein Museum e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Inoltre sono esposti quadri di Van Dyck, Jacob Jordaens, Gaspar de Crayer, Peter Boel, attraverso i quali si rievocano le atmosfere delle Fiandre
Fino al 25 luglio 2010 www.grandimostrecomo.it
Di Giovanna Dal Magro


 
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