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N. 71, VII anno   13 febbraio  2010
 
Per "La Fabbrica della Cultura" al Centro Candiani di Mestre il Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova

A cura di Abcveneto

Venerdì 26 febbraio alle ore 18.00.Mestre, Centro Culturale Candiani

Nell’ambito della rassegna "La fabbrica della cultura – Incontri con le Istituzioni" venerdì 26 febbraio alle ore 18.00 nella sala seminariale del Centro Culturale Candiani di Mestre, Enrico Gusella presenta il Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova.

Sorto nella primavera del 2000, il Centro Nazionale di Fotografia dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in dieci anni di vita ha svolto un’intensa, qualificata e dinamica attività volta alla valorizzazione e alla diffusione della cultura fotografica.

Circa 150 le mostre promosse in questi anni, che hanno investito i vari generi fotografici: reportage, ritratto, paesaggio, moda, astrazione.

L’incontro di venerdì 26 verterà sulla storia del Centro, sviluppatasi attraverso un singolare percorso che ha coinvolto prestigiosi luoghi come il Museo Civico di piazza del Santo, ma anche spazi originali come l’ex Fornace Carotta e la Galleria Sottopasso della Stua, quest’ultima diventata un punto di riferimento nel panorama fotografico nazionale.

Gianni Berengo Gardin, Lido di Venezia, 1958Così se le prime mostre del 2000, rispettivamente al Museo del Santo e al Sottopasso della Stua sono "Schiene" di Lorenzo Capellini, "Ritratti" di Moreno Segafredo e "Del paesaggio… i corpi" di Mario Vidor, del 2001 sono le personali dedicate a due grandi fotografi: il francese Robert Doisneau, testimone dell’universo umano della metà del Novecento, e Gianni Berengo Gardin, icona e simbolo della fotografia italiana, con la mostra "Copyright". Ancora dello stesso anno è la mostra personale di Giovanni Umicini "Street photography". I temi della città e della quotidianità metropolitana sono presenti in "Megalopolis" di Paolo Gasparini e"Altre umanità" di Mignon. Del 2001 è anche Roberto Zamparo con "Windows", fotografie in cui la finestra diventa strumento di libertà e di conoscenza, mentre "Schiavi della vita" è il reportage sui bambini di strada brasiliani di Francesco Fantini.

Il paesaggio è l’altro genere che ha riscosso grande interesse e successo con Elio Ciol, "L’incanto della visione", esempio di singolare lirismo visivo e fotografico.

"Soglie", di Luccia Danesin, è una ricerca sulla scultura funeraria attorno al tema della morte e della spiritualità.

Tra le grandi mostre dedicate al ritratto, che coniugano musica jazz e fotografia, da menzionare "Hermann Leonard. Jazz memories", e "Portraits 1964-1998" di Giuseppe Pino.

Grande spazio nella programmazione del Centro hanno trovato anche giovani fotografi, artisti emergenti e di tendenza: da Claudia Fabris con "La via lattea" a Marina Giannobi con "Altre soggettività"; da Isabella Bona e Alessandra Guolla con "Contaminazioni" a Patrizia Bonanzinga con "La via del carbone", fino a Lisa Ferro con "Memento" - sguardo nei luoghi di lavoro della produzione veneziana del vetro - e a Simone Falso con "Luoghi comuni".

Nel 2005 il Centro Nazionale di Fotografia lancia la rassegna Padova Aprile Fotografia, manifestazione di notevole successo. Della prima edizione sono "La Parigi di Edouard Boubat", con immagini di intensa poesia sulla metropoli francese; Andrej Tarkovskij con "Luce istantanea", fotografie che narrano malinconicamente luoghi lontani legati alla vita dell’autore. Marco Introini con "Paesaggio Analogico ‘05", Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo con "Mozambico".

Sempre sul reportage, da ricordare "Bosnia. Fotografie di Bruno Maran e Claudio Olivato" con episodi del devastante conflitto in Bosnia; Nicola Fossella e Carlo Gentilini con "Rifugiati" per una delle più gravi emergenze umanitarie del pianeta: la realtà nei campi profughi del Ciad.

Di Giancarlo Zuin è "Through the World", fotografie che ripercorrono il mondo, mentre di Josef Rainer è "Percorsi urbani", con la città che vive in relazione a uomini inanimati che trasformano il mondo reale. Di Matilde Montanari è "Proiezioni di un desiderio" con sensazioni ed emozioni nate nei propri ambienti domestici. Del 2005 è, tra paesaggio e reportage "Renzo Saviolo. Fotografie 1954-2004", e "Sonnerie" di Youliana Manoleva. Su cinema e fotografia dai set sono "Luchino Visconti e la Basilicata. Fotografie inedite per Rocco e i suoi fratelli", che testimonia la genesi di uno dei più celebri film del famoso regista, e Wim Wenders con "Il mondo delle immagini". "Cromosoma X", è invece una ricerca artistica al femminile con immagini, tra le altre, di Giulia Caira, Sophie Calle, Nan Goldin, Roni Horn, Ines Van Lamsweerde, Lucia Leuci, Tracey Moffatt, Luisa Raffaelli, Kiki Smith, Grazia Toderi e Giovanna Torresin.

La seconda edizione di Padova Aprile Fotografia (2006) presenta Germaine Martin, un’inedita e originale esponente della fotografia svizzera del Novecento, mentre di Frank Dituri è "Lux Lunae". "Acqua. Fonte di vita", presenta invece grandi maestri del Ventesimo secolo che evidenziano la disparità tra Nord e Sud del mondo circa le modalità di accesso e di consumo dell’acqua. Chiude "Prima Luce. Fotografie da Edward Weston a Mario Giacomelli".

Ancora il reportage in "Architetture del potere" di Massimo Boldrin, luoghi dedicati al culto di diverse religioni, "Yemen" di Silvano Chiappin, e Massimiliano Fusari in "Iraq, oltre la frontiera" con la vita della comunità irachena esule nella città iraniana di Kermanshah.

Sulla moda è invece "Mode" di Malena Mazza, dove le modelle sono ritratte in ambienti e atteggiamenti inusuali che danno vita a un sottile gioco di contrasti e ironie. Sempre nel 2006 "Barbara La Ragione - Giovanna Torresin. Identità mutanti" e "Giuliana Mariniello. La città visibile". Nello stesso anno "Alessandro Callegaro. Passaggi Metropolitani", con una società sempre più omogenea nelle sue diversità, Pierantonio Tanzola con "Omissis", immagini senza tempo che narrano di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila, e "Lu pisce" di Andrea Contin.

Protagonisti della terza edizione di Padova Aprile Fotografia (2007) sono Giovanni Chiaromonte con "Nascosto in prospettiva. Scene nel paesaggio italiano", serie di riflessioni sulla storia, la pittura e la prospettiva. Pino Ninfa, "Un racconto chiamato jazz", reinterpreta il genere musicale non solo come ritmo ed espressione, ma anche come emozione ed energia. Guido Cecere con "Cityscapes" in una sorta di caleidoscopio di frammenti urbani, e "Padova Est" di Claudio Sabatino che indaga in una sequenza di scatti l’identità e le trasformazioni della zona industriale ad est di Padova. Di Roman Signer, famoso artista già presente ala Biennale di Venezia nel 1997, è infine "Fotografie di viaggio".

Per le giovani proposte Erminia De Luca, "Cantici", immagini in bianco e nero stampate su lastre d’alluminio, Luisa Raffaelli in "Attraversamenti" narra della dimensione esistenziale di tutto l’universo femminile. Un grande omaggio alla città del Santo è la personale "Giovanni Umicini. Per Padova", con 160 immagini in bianco e nero realizzate dai primi anni cinquanta ai giorni nostri, e "Portraits in black _ Ritratti in nero" di Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma.

Ancora, "Il viaggio di Annina" è la storia ispirata alla raccolta di poesie "Il seme del piangere" di Giorgio Caproni.

Nel 2008 "Pengo. Oltre l’immagine" racconta il percorso di sperimentazione sulla fotografia che l’artista padovano ha compiuto nell’arco degli ultimi trent’anni. Di Marco Casiraghi "Paris, Trompe-l’oeil", immagini tipiche di una Parigi decontestualizzata. "Sguardi interiori", con fotografie di Marina Abramovich, Vanessa Beecroft, Isabella Bona, Giulia Caira, Silvia Camporesi, Tea Giobbio, Nan Goldin, Mona Hatoum, Barbara La Ragione, Mara Mayer, Shirin Neshat, Pipilotti Rist e Cindy Sherman, indaga dinamiche e vicende di una quotidianità legata tanto alla corporeità quanto alle relazioni interpersonali. Le profonde tematiche del paesaggio, delle città e dell’ambiente sono indagate nell’edizione 2008 di Padova Aprile Fotografia, "Passaggi / paesaggi 2". Di notevole prestigio la mostra "Buby Durini for Joseph Beuys", ai Musei Eremitani, sorta di manifesto dedicato al mitico pensiero dell’autore e alla sua profonda filosofia. Di Albert Steiner è "Del paesaggio sublime", fotografie tratte dagli incontaminati paesaggi alpini svizzeri. "Passaggi a Nord - Est" è una sequenza organica di foto storiche e contemporanee di Gianni Berengo Gardin, Giuseppe Bruno, Elio Ciol, Mario De Biasi, Sergio Del Pero, Guido Guidi, Mario Lasalandra, Paolo Monti, Fulvio Roiter, Mario Sillani Djerrahian e Italo Zannier, Enzo e Raffaello Bassotto, Gianantonio Battistella, Enrico Bossan, Luca Campigotto, Diego Cinello, Cesare Gerolimetto, Guido Guidi, Orsenigo_Chemollo, Roberto Salbitani, Renzo Saviolo, Adriano Tomba, Giovanni Umicini, Italo Zannier e Marco Zanta. Mentre "Diagonale d’Oriente" di Davide Bramante presenta immagini realizzate da Siracusa a Padova, secondo un’immaginaria diagonale che attraversa l’Italia.

La quinta edizione di Padova Aprile Fotografia (2009), dal titolo "Forme dell’identità", ha visto "Dieci Fotografi d’oro" - quadro della scena fotografica italiana più rappresentativa - con opere di Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Franco Fontana, Paolo Gioli, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Fulvio Roiter, Marco Zanta. "The Oxford project" è invece il lavoro ideato dal fotografo Peter Feldstein e dallo scrittore Stephen G. Bloom; mentre "Douglas Kirkland. Portraits" è una galleria di ritratti di singolare qualità ed efficacia, un percorso dell’artista a stretto contatto con i più grandi interpreti delle arti e dello spettacolo.

In "Grand Tour" di Simone Settimo sono fotografate le città di Berlino, Londra, Madrid, Parigi e Roma. Nel 2009 anche la mostra Antonella Monzoni "Ferita armena" una singolare narrazione della tormentata storia di un popolo; Hans Stakelbeek "In Afghanistan" descrive le condizioni di vita della popolazione afghana e le attività attraverso le quali è stata avviata la ricostruzione di un Paese, mentre "Fotografi in città. Otto autori dal Fotoclub Padova", presenta le opere di Francesco Carmignoto, Mario Dal Molin, Guido Desidera, Ornella Francou, Roberta Lotto, Denise Muraro, Gianluca Scordo, e Nicola Verardo.

* Enrico Gusella, responsabile del Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova.

Centro Nazionale di Fotografia
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35122 Padova
Tel. 049 8204518 / 8204530
Fax 049 8204532
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