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N. 71, VII anno   16 febbraio  2010
 
1575/1577: La crisi umana e artistica di Venezia e la sua rinascita" a cura del dott. Marco Zanetto al Future Centre

A cura di Abcveneto

Mercoledi 17 febbraio, alle ore 17.30, nel Refettorio del Future Centre (San Marco, 4826) in Campo San Salvador conferenza sul tema " 1575/1577: La crisi umana e artistica di Venezia e la sua rinascita" a cura del dott. Marco Zanetto.

Le onerose e sanguinose guerre contro il Turco, le susseguenti paci, non sempre dall’esito soddisfacente, di pari passo con le terrificanti, endemiche spirali della pestilenza, segnano profondamente l’ambiente umano lagunare ed i suoi territori controllati. Anche dei terribili incendi appaiono incidere negativamente sul periodo preso in esame: sia il cuore strategico delle fasi belliche (l’Arsenale) e sia il fulcro della gestione politica (il Palazzo Ducale), sono interessati da infauste devastazioni. La popolazione, dal 1555, viene falcidiata dal morbo, che acuisce la sua pericolosità specie nel triennio 1575-1577, e la Serenissima perde non meno di un quarto dei suoi abitanti, e forse più. La reazione, sul piano umano e su quello artistico, però, ancora una volta, si presenta ammirevole per tempestività e per sapiente utilizzo di risorse oculatamente incamerate in precedenza. I Tre Savi alla sanità, coadiuvati da Tre Provveditori e da Due Sopraprovveditori, non lasciano nulla di intentato al fine di proteggere, nei limiti del possibile e delle conoscenze mediche dell’epoca, i veneziani e i sudditi, ed il consesso politico-magistraturale della Giustizia Vecchia assicura confortanti rifornimenti di cibo, di acqua e di tutto ciò che è necessario per mantenere ancora in piedi una città provata sotto tutti i punti di vista. Michele Sanmicheli e Jacopo Tatti detto il Sansovino rimettono in auge, con la loro provata maestria architettonica, non priva di geniali spunti, l’apparato arsenalizio, e si inizia la costruzione di otto maschi difensivi per proteggere la laguna nel migliore dei modi. Giovan Francesco Priuli, con un brillante piano di ammortizzamento dei forti debiti pubblici accumulati nella negativa congiuntura, riassesta, a partire proprio dal 1577, un pubblico bilancio devastato dalle spese, ed ulteriormente indebolito da entrate ovviamente isterilitesi. La complessiva fase di espansione economica, manifestatasi prima dell’epidemia del 1575, riprende a macinare, grazie anche all’istituzione di vari Provveditorati dall’ambito economico—agricolo quanto mai specialistico e documentato. Gerolamo Miani e Giacomo Brocardo tengono alto il vessillo della religiosa laicità del ceto dirigente e della "chiesa nazionale" locale, e già si pensa all’erezione del mirifico tempio del Redentore alla Giudecca, sotto la supervisione di Andrea Palladio. Il tutto senza dimenticare, naturalmente, la maestria di Tintoretto e di Veronese, per contribuire a ricreare una fioritura artistica, dentro e fuori il Palazzo Ducale, che non conoscerà timore di confronti. L’ennesima sfida, per l'opulenta Venezia di fine Cinquecento, sembra essere vinta, ma non mancheranno duelli di ogni genere che continueranno ad impegnarla duramente, ben oltre la fine del secolo.

Telecom Italia Future Centre (Refettorio)

Campo San Salvador – Venezia

Ingresso libero

Telecom Italia - Future Centre
S. Marco, 4826 - 30124 Venezia
tel. 041 947701

A cura di Abcveneto

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