n.71 VII anno 19 febbraio 2010
Nuovo Cinema Giardino: Shining
A cura di Abcveneto
Mercoledì 24 febbraio alle ore 21 prosegue, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, (via Cornarotta 7-9, Treviso) il secondo ciclo di proiezioni all’insegna del “Nuovo Cinema Giardino”, proposto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e a cura di Luciano Morbiato, docente di Storia delle tradizioni popolari all'Università di Padova.
Dopo la proiezione di Barry Lyndon di Stanley Kubrick, mercoledì sera sarà dato spazio a un altro capolavoro del maestro newyorkese: Shining, film tratto dall’omonima, terrificante storia di Stephen King, romanzo sulle proprietà paranormali (la “luccicanza”) di alcuni individui. Qui Stanley Kubrick ha pescato alcuni motivi narrativi per poterli sviluppare liberamente secondo la sua personale poetica: l’allontanamento e l’isolamento dei protagonisti nell’Overlook Hotel tra le montagne del Colorado; la presenza fantasmatica, ma attiva del male, cioè un delitto del passato in grado di condizionare o suggestionare i comportamenti nel presente. I tre protagonisti (padre, madre e figlio) acquistano valenze simboliche e mitiche, a partire da Saturno divoratore dei propri figli e, ovviamente, dall’archetipo di Edipo. Del luogo sono ignorati completamente gli esterni dell’ambientazione (le Montagne Rocciose) per privilegiare gli interni, anzi, i corridoi, con una premonizione continua del percorso nel labirinto…
«Shining non è un film dell’orrore, anche se si appropria completamente il genere e non lascia affatto tranquilli gli spettatori. È un film sull’orrore, che è una cosa diversa. Il regista Kubrick non è solo l’epico visionario di 2001, con l’uomo trasformato in cosmo. Ha sempre cercato, da Orizzonti di gloria al Dottor Stranamore, a Arancia meccanica, a Barry Lyndon, quella parte di malvagità individuale che influisce sui gruppi e sulla storia, che s’irraggia come una passione e una ribellione, anche stupida». (Stefano Reggiani, 1980)
I due film di Kubrick, Barry Lyndon e Shining, sono stati scelti e abbinati come le due parti di un dittico, perché il giardino riveste in ognuna funzioni qualitativamente diverse: mentre i giardini filmati di Barry Lyndon sono uno degli elementi, assieme alle musiche e alle citazioni pittoriche, che introducono lo spettatore nello spirito del Settecento, il giardino cinematografico di Shining inquieta lo spettatore, ma lo accompagna, insieme al giovane eroe, lungo un percorso di iniziazione e di salvezza.
La rassegna si concluderà nel mese di marzo. Mercoledì 10 sarà proiettato Affinità elettive (1996) dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani (dal romanzo di Johann Wolfgang Goethe); mercoledì 24 Oltre il giardino (1979) di Hal Ashby, interpretato da un angelico Peter Sellers.
Ingresso libero
Per informazioni
Fondazione Benetton Studi Ricerche
via Cornarotta 7-9, 31100 Treviso, tel. 0422.5121, fax 0422.579483, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it
A cura di Abcveneto


 
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