Industria del turismo? Sì, ma con giudizio

A cura di Abcveneto

Nicola Sartorello, Direttore di Federalberghi Veneto scrive:"Il termine “industria alberghiera” risale alla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, apparendo tra le materie legislative di competenza delle Regioni, nei limiti dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato. Come è noto, le modifiche costituzionali del 2001 hanno poi attribuito alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo e industria alberghiera.
Da molto tempo quindi il sistema alberghiero appartiene a quell’orientamento giuridico-economico che dovrebbe farne un’entità con carattere industriale. Tuttavia, le disposizioni legislative costituiscono espressioni formali di indirizzo che non sempre trovano corrispondenza negli aspetti economici, pur sempre governati dal mercato.
Ora si sente parlare con sempre più insistenza di “industria del turismo”, di necessità di “assumere un’ottica industriale”, di effettuare valutazioni “sul piano industriale”. Si può pensare alla necessità di far acquisire all’immaginario politico generalizzato l’importanza di un settore che, pur rappresentando un valore turistico aggiunto in Veneto del 5,5%, è sempre stato considerato una “cenerentola” economica.
Ma è vero anche che la gestione del turismo come industria – così dai risultati della Conferenza Regionale del Turismo – intende alludere all’acquisizione di una mentalità che assegni al turismo un ruolo di componente strutturale primaria dell’economia regionale, per gestirla con tutti gli strumenti utili per generare un valore significativo e stabile. Su questo piano siamo d’accordo.
Diverse valutazioni devono essere fatte altrimenti. La caratterizzazione di piccola e piccolissima impresa delle strutture alberghiere venete ed italiane, espressione di un orientamento dimensionale pertinente a motivi d’ordine culturale, geografico, urbanistico ed economico, testimonia che esse non si sono indirizzate – salvo alcuni casi – verso la polarizzazione in grandi strutture, tipica viceversa dell’hotéllérie nord americana ed asiatica.
Come il Veneto è divenuto nel tempo una delle locomotive economiche italiane, grazie all’apporto dell’artigianato e della piccola e media industria, così è diventato la locomotiva del turismo italiano grazie al ruolo e al rilievo che hanno assunto le piccole e medie imprese turistiche.
Non si può disconoscere questa funzione, rilevante come poche. Si deve poi essere consapevoli che questo è il ruolo dell’offerta ricettiva veneta ed italiana. In alcuni casi si dovranno migliorare alcuni aspetti tipici del fare impresa, in linea con le attese del mercato nazionale ed internazionale. Ma la nostra offerta turistica va comunque sostenuta, incentivata, riqualificata, e mai “sostituita” con prodotti alternativi. Questa configurazione dimensionale esprime la storia e la peculiarità delle strutture alberghiere italiane e ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà un elemento di forza, e non di debolezza, per lo sviluppo del turismo nella nostra regione e nel nostro Paese. *

A cura di Abcveneto