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N. 70, VII anno | 18 gennaio 2010 | ||
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A cura di Abcveneto
Zero tasse per i piccoli negozi di Cessalto, provincia di Treviso, confinante con cinque comuni della provincia di Venezia. Lo annuncia il sindaco, Giovanni Artico; plaude Confcommercio Veneto, da sempre in prima linea nella lotta alla desertificazione dei centri urbani e delle periferie in atto in tutto il territorio regionale.
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“Finalmente qualcuno che non fa promesse, ma fatti…e bravo il sindaco di Cessalto – commenta entusiasta il presidente di Confcommercio Veneto Fernando Morando – Da quest’anno i suoi piccoli negozianti, quelli di vicinato che svolgono un’importante funzione sociale, non pagheranno un centesimo di ICI, TOSAP e TARSU. Vi pare poco? Magari facessero altrettanto quei comuni che hanno concesso con facilità e miopia licenze a destra e a manca ai mega-outlet e alla grande distribuzione, decretando poi la fine dei negozi sotto casa e quella, conseguente, di molti centri storici”. Confcommercio Veneto da sempre si batte contro le concessioni che hanno portato alla cementificazione e all’invasione del territorio regionale da parte di capannoni e mega-strutture; scelte politiche che stanno avendo come conseguenza lo svuotamento dei paesi e la perdita di quei servizi essenziali per la collettività quali, appunto, quelli forniti dal panificio o dal negozio di generi alimentari vicini a casa. Recentemente le 7 organizzazioni territoriali di Confcommercio Veneto hanno compiuto un viaggio-studio a Klagenfurt con la stampa per dimostrare la differenza tra un tessuto equilibrato come quello austriaco, dove il centro commerciale sorge nel cuore della città (che così pulsa di vita e socialità), e un tessuto commerciale fortemente sbilanciato come quello del Veneto. “Le nostre città stanno morendo – avverte Morando – Che almeno si cerchi di sostenere con la detassazione quelle attività che rappresentano un insostituibile servizio sociale”. A cura di Abcveneto |
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