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N. 70, VII anno   28 gennaio  2010

 
 


  "Il bene che resta" di Pietro Spirito da Lovat

A cura di Abcveneto

Il diario del professore e la storia del brigatista di Salò, sabato 30 gennaio alle 18,30

Sabato 30 gennaio alle 18,30 il Lovat Lab al primo piano della Libreria Lovat di Villorba ospita il giornalista e scrittore Pietro Spirito che presenterà "Il bene che resta", suo romanzo edito nell'ottobre 2009 dalla casa editrice trevigiana Santi Quaranta.

Intervistato da Marina Grasso, Spirito racconterà il suo "mestiere di scrittore", la sua scelta, ma anche capacità, di scrivere spesso storie che guardano al passato ma sempre con l'occhio del presente, coprendo spesso vuoti nella memoria e nella storia.

Proprio come fa con "Il bene che resta", raffinato e appassionante gioco di specchi tra la figura di un anziano professore di storia e un fascista catturato dagli alleati e condannato come criminale di guerra. Intreccio che nasce da un documento realmente rinvenuto casualmente una ventina di anni fa da Spirito in una libreria,che narra le traversie dell’ex fascista e che permette all’autore di frugare nelle testimonianze del passato si rapportano con il presente.

Nella sua casa sull’altopiano carsico dove vive quasi da recluso, un anziano docente di storia, solo e malato, ritrova tra le sue carte un dattiloscritto anonimo che narra le vicende di un criminale di guerra fascista. Da quel momento inizia un percorso parallelo in cui le vicende dei due uomini, due sconfitti dalla vita e dalla storia, sembrano intrecciarci e sovrapporsi tra passato e presente.

In una lunga corrispondenza con un amico letterato ed ex collega universitario, il professore rievoca il drammatico episodio che vent’anni prima gli cambiò la vita, mentre quasi in parallelo racconta anche, quasi come un contrappunto al suo dramma personale, il percorso del criminale di Salò, che apre uno squarcio per molti versi inedito sulla vita nelle carceri italiane del dopoguerra.

Pietro Spirito, disincantato e sensibile, riesce a coinvolgere narrativamente il lettore anche attraverso delle figure femminili enigmatiche e sfuggenti che sanno anche rivelarsi generose e sorprendenti… per dar vita a un romanzo che si muove attorno ai complessi temi dell’ineluttabilità del male. Ma Se la storia contiene tanti mali, se le esistenze private grondano anch’esse di dolori e sofferenza, alla fine quel che rimane è la vita, la vita che vince sempre e alla fine oltre ogni male non si può non vedere – come fa il protagonista di questo libro – il bene che resta.

Pietro Spirito è nato nel 1961 a Caserta, ma vive e lavora a Trieste. Giornalista al quotidiano “Il Piccolo”, collabora con alcune riviste e periodici tra cui “L’Indice”, “Quaderni giuliani di storia. E’ autore di saggi storiografici (tra cui Trieste a stelle e strisce - Vita quotidiana ai tempi del Governo militare alleato, Mgs Press 1994) e ha curato diverse antologie (tra cui Cause celebri ed interessanti Sellerio 1991, Trieste - Paesaggi della nuova narrativa Lint 1997, Trieste è un manicomio Lint 1998). Tra le opere di narrativa: La grande valanga di Bergemoletto (Vivalda, 1995), Vita e sorte di Pierre Dumont, socio di Dio (Sellerio, 1997), Cronache della città vuota (Theoria, 1998), L’ultimo viaggio del “Baron Gautsch” (Lint, 1999, finalista Premio Sandro Onofri per il reportage letterario), Le indemoniate di Verzegnis (Guanda, 2000, Premio Chianti), Speravamo di più (Guanda, 2003, finalista al Premio Strega, Premio Feudo di Maida, Premio Triesteartecultura), Il corpo sul fondo (Guanda 2007), Il bene che resta (Santi Quaranta, 2009).

Prossimo appuntamento al Lovat lab
Domenica 31 gennaio - ore 18,00
DAVID DE VALLIER presenta L’ORA PRIMA DELL’ESTATE (Zeroundici, 2009)
ATTILIO CINQUEGRANI e presenta ZANZARE (Zeroundici, 2009)
Due autori trevigiani e i loro romanzi d’esordio: storia di amicizie e di “ritrovamenti”, di estati trevigiane e di piccole-grandi sorprese che la vita offre a chi le sa cogliere e gustare. Due diversi registri narrativi per due autori appassionati che hanno appena iniziato a rendere note la loro cultura e sensibilità.

"Due righe d'amore": il romantico concorso delle Librerie Lovat

A chi acquisterà "Venezia degli amanti" di Alessandro Marzo Magno nelle librerie Lovat di Trieste, Padova e Villorba (Tv) verrà consegnata la cartolina di San Valentino, che invita a scrivere una frase d'amore e riconsegnare la cartolina entro il 1° marzo 2010 per partecipare al concorso "Due righe d'amore". Una giuria qualificata selezionerà le frasi più belle, i cui autori si aggiudicheranno una cena e un pernottamento per due all'Hotel Danieli e una cena per due all'Harry's Bar.

La Libreria Lovat di Villorba è aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 20; domenica (da settembre a maggio) e lunedì dalle 15 alle 20. Tel. 0422.92697 - 0422.920039

A cura di Abcveneto

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