n.75 VII anno, 20 giugno 2010
Avviata in Portogallo la stagione della decortica delle querce da sughero per produrre i tappi Amorim
A cura di Abcveneto

Tempo di decortica per Amorim. Maggio, giugno e luglio sono i mesi in cui si spogliano le querce da sughero della loro corteccia. Un processo estremamente rispettoso dell’ambiente e della pianta che può essere paragonato alla tosatura di una pecora. Un sottile equilibrio tra uomo e natura che richiede una approfondita conoscenza e amore per la quercia da sughero.
Un mercato da 300 mila tonnellate annue, per un volume di affari totale che significa 250 milioni di euro, dei quali 150 solo dal Portogallo. Il Portogallo produce il 52% del sughero mondiale, con oltre 150 mila tonnellate, il che rende questo Paese leader nella produzione. L’Italia è al terzo posto tra i produttori mondiali, con il 5,5%.
Sapere come vengono prodotti i tappi in sughero – afferma Carlos Santos, AD Amorim Cork Italia, azienda leader in Italia - è un’opportunità in più per apprezzare e scegliere queste chiusure rispetto alle alternative in plastica, alluminio o vetro. Il tappo in sughero non solo è la miglior chiusura per conservare le caratteristiche organolettiche del vino, ma è anche quella più ecologica poiché rispetta la natura e i suoi processi ed è interamente riciclabile.
E’ in soli tre mesi all’anno che si concentra questa attività esclusivamente manuale realizzata da tecnici esperti. Gli stagionali impiegati nel processo sono oltre 3000.
La decortica – continua Santos - è il lavoro agricolo più ben pagato al mondo, poiché sono solo in pochi a possedere le competenze e la manualità necessarie. Si tratta di persone che vivono nelle zone della foresta per le quali questo processo diventa preziosa opportunità di lavoro e sostentamento. La decortica è quindi anche un importante contributo contro la desertificazione sociale, problema che nell’area mediterranea va ad aggiungersi a quello della desertificazione ambientale delle foreste del nord Africa e del sud Europa>.
Le foreste da sughero del Mediterraneo, sviluppate in un’area di 2,2 milioni di ettari, sono inoltre in grado di assorbire più di 14 milioni di tonnellate di C02 ogni anno.
La quercia da sughero è l’unica pianta in grado di sopravvivere in un suolo povero e con poca acqua. Dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni. Il primo sughero è quindi “sughero vergine” e può essere utilizzato solo per la realizzazione di articoli decorativi e prodotti granulati. Dovranno trascorrere altri 9 anni prima della seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi in sughero: 43 anni minimo in tutto. E’ solo allora che il sughero raggiunge una stabilità strutturale tale da garantire le proprietà necessarie all’imbottigliamento. Con un ritmo di una decortica ogni 9 anni minimo la stessa pianta può subire questo processo per oltre 200 anni.
Dopo questo processo il sughero viene immediatamente spostato nei due stabilimenti di produzione Amorim e lasciato a stagionare nei suoi piazzali di cemento drenato per almeno 6 mesi (ogni stabilimento dispone di 150.000 mq di superficie). In passato -racconta - il sughero veniva lasciato a stagionare direttamente nella foresta, ma gli studi Amorim hanno evidenziato come questa tradizione fosse dannosa per la qualità sensoriale del sughero che rischiava di essere contaminato da funghi e batteri>.
Solo una volta trascorso un periodo minimo di 6 mesi di stagionatura sarà finalmente possibile procedere alla lavorazione e alla realizzazione dei tappi.
I tappi in sughero sono riciclabili al 100% ed è stata proprio Amorim nel 2008 ad inaugurare in Portogallo la prima Azienda del mondo per il riciclo dei tappi in sughero, consentendo di ottenere dal prodotto rilavorato materiale per altri utilizzi come l’isolamento, la coibentazione, l’abbigliamento ecc.
Il Gruppo Amorim, colosso portoghese leader mondiale nel mercato del sughero, ha posto sempre al centro delle sue attenzioni il tema dell’ecosostenibilità. Ha ricevuto quest’anno a Londra anche un prestigioso riconoscimento internazionale per i suoi sforzi a favore della riduzione dell’impatto ambientale: un “The Drinks Business Green Award 2010”, premio assegnato dalla più importante pubblicazione di settore inglese “The Drinks Business” che già lo scorso anno aveva inserito Amorim, unica al mondo fra le aziende produttrici di chiusure per vino, nella classifica mondiale delle 50 realtà aziendali “verdi”, ossia con un minore impatto sull’ambiente.
Amorim Cork Italia è impegnata dal dicembre 2009 in un progetto pilota nell’area di Valdobbiadene, “Tappoachi?”, per la raccolta e il riciclo dei tappi in sughero.
Amorim Cork Italia S.p.A. Unipersonale Via Camillo Bianchi, 8
Z.I. Scomigo - 31015 Conegliano (TV) Tel. 0438/394971 - Fax 0438/699970
e-mail: mail.acit@amorim.com www.amorim.com
A cura di Abcveneto


 
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