n.75 VII anno, 23 giugno 2010
STORIE DELL’ARTE. INCONTRI CON GLI SCRITTORI AL MUSEO FRANCESCO BONAMI presenta SI CREDE PICASSO. ARTISTI VERI E ARTISTI FINTI
A cura di Abcveneto
Giovedì 24 giugno 2010, ore 17.00. Atrio Grande di Palazzo Grassi
Ingresso libero, sino ad esaurimento posti.
Curatore a Venezia con Alison Gingeras della mostra Mapping the Studio; primo americano a dirigere una biennale italiana (Venezia, 2003) e primo italiano a firmare una biennale americana (New York, Whitney Biennial 2010); da quindici anni direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino; direttore della rivista d’arte internazionale TAR; critico, giornalista e autore di saggi best-seller sull’arte contemporanea e inventore di un genere ad hoc che unisce critica d’arte e sense of humor; recentemente insignito a Parigi della Legion d’Onore: sarà il poliedrico Francesco Bonami il protagonista del prossimo incontro del ciclo Storie dell’arte.
In particolare “Si crede Picasso. Artisti veri e artisti finti” prende lo spunto dall’ultimo pamphlet di Francesco Bonami, uscito per Mondadori lo scorso maggio. Da Francesco Vezzoli ad Arnaldo Pomodoro, da Joseph Beuys a Vanessa Beecroft, da Damien Hirst a Michelangelo Pistoletto: che si tratti di artisti notissimi oppure del tutto sconosciuti, di ognuno di questi ci resta sempre il dubbio che sia un nome del tutto sopravvalutato e non del grande genio che ci hanno detto. Davanti a una qualsiasi opera d’arte contemporanea resta spesso addosso quella spiacevole sensazione di essere di fronte a una truffa e che l’autore di quella “bizzarria” prima o poi verrà smascherato. Oppure siamo davvero di fronte al nuovo Picasso, ma niente lo lascerebbe supporre. Francesco Bonami, oggi forse il più noto critico e curatore italiano di arte contemporanea nel mondo, torna all’universo di cui è grandissimo esperto e ci insegna a districarci in questa complicata faccenda: come distinguere un vero artista da un ciarlatano. Dopo il grande successo di Potevo farlo anch’io, con questo libro riprende a raccontarci, con il suo modo scanzonato e irreverente, le vite e le peripezie dei più grandi artisti degli ultimi decenni, ci spiega perché sono davvero grandi e come non confonderli con quanti veri artisti non sono affatto.
“Anche se alcuni non lo ammetteranno mai, tutti gli artisti vorrebbero essere Picasso” scrive Bonami. “Perché proprio Picasso? Semplice, perché è stato tutto quello che un artista può desiderare: bravo, ricco, famoso, affascinante, socievole, prolifico, popolare, inconfondibile. Ma più che altro Picasso è stato un vero artista. Infatti, per quanto possa sembrare strano, esistono anche artisti falsi che però sembrano veri.
«Cosa significa?» mi chiederete. Significa che ci sono persone che, pur comportandosi come artisti, producendo anche con regolarità molta arte, vendendola ed esponendola in gallerie e musei, artisti in realtà non sono. Non lo sono perché il motivo per il quale creano le loro opere non è scritto nel loro Dna, ma è frutto di una loro convinzione, che spesso riescono a trasmettere con successo a molti altri. […]
Se uno prova a farci l’occhio, andando a mostre o visitando musei, inizierà a capire quasi automaticamente quali sono gli artisti veri e quelli falsi. L’opera d’arte realizzata da un vero artista suscita dentro di noi una sensazione completamente diversa da quella prodotta da un millantatore. Questa sensazione non ha nessun legame con il fatto che l’opera ci piaccia o meno, ma nasce dal fatto che l’opera, fin dal primo sguardo, ci appare in qualche modo inevitabile e indimenticabile.”
L’appuntamento è per giovedì 24 giugno 2010 alle 17.00, con ingresso libero sino ad esaurimento posti.
L’incontro sarà seguito da un happy hour dalle 18.30 sulla riva d’acqua di Palazzo Grassi, con musica live.
Storie dell’arte. Incontri con gli scrittore al museo è un progetto realizzato in collaborazione con Fapi - Fondo nazionale di formazione per i lavoratori delle piccole e medie imprese e si inserisce nel quadro delle iniziative a tema che Palazzo Grassi organizza per il pubblico con l’obiettivo di dar vita a momenti di approfondimento, riflessione e avvicinamento all’arte.
Saggisti, narratori o cronisti, i protagonisti degli incontri raccontano di volta in volta la loro esperienza personale di appassionati d’arte, visitatori di mostre, osservatori di opere, semplici curiosi. Gli incontri, aperti al pubblico, hanno cadenza mensile e si protrarranno per tutto il 2010.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero, sino ad esaurimento posti. I successivi appuntamenti saranno comunicati tempestivamente sul sito www.palazzograssi.it e tramite la newsletter mensile di Palazzo Grassi.
Ciascun appuntamento corrisponde al frammento di un affresco ideale che si propone, attraverso diversi punti di vista, di descrivere la potenza evocativa della creazione artistica e il suo multiforme impatto sulla vita, la sensibilità e l’opera dello scrittore, per il quale l’arte, intrecciandosi con il vissuto, la storia e la memoria, genera un’esperienza complessa. L’arte cattura per frammenti o intuizioni, conforta sull’identità dell’uomo, è aperta a nozioni o sensazioni con la stessa innegabile bellezza. Perché i grandi artisti, i maestri del passato come i contemporanei, parlano della vita e della morte, della storia, della religione, del sesso e dell’anima, offrendoci visioni del loro tempo che sono anticipazioni del futuro di tutti. E le opere d’arte sono storie che si rivelano per essere narrate.
Palazzo Grassi si propone infatti non solo come sede espositiva ma come una vera e propria officina di pensiero e conoscenza, candidandosi a divenire un punto di riferimento internazionale per il mondo dell’arte, capace di coinvolgere artisti, intellettuali, studenti, favorendo il confronto e il dialogo. Il tutto in un’ottica di collaborazione e sinergia con la città di Venezia, palcoscenico ideale per ospitare un laboratorio permanente sull’arte in generale e sull’arte contemporanea in particolare.
Cenni Biografici
FRANESCO BONAMI
Nato a Firenze nel 1955, Francesco Bonami vive e lavora a New York dal 1987.
Primo italiano a curare una biennale americana, Bonami firma la 75a Whitney Biennial of American Art che ha inaugurato lo scorso 25 febbraio 2010.
Su incarico di François Pinault, a Venezia ha curato con Alison Gingeras “Mapping the studio” la mostra inaugurale del centro d’arte Punta della Dogana e la nuova esposizione di Palazzo Grassi a giugno 2009.
Nel 2008 ha curato la mostra Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008 organizzata da Palazzo Grassi in collaborazione con il Museum of Contemporary Art, Chicago.
È direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte a Torino, di Pitti Discovery a Firenze e di ENEL Contemporanea.
Dal 1999 al 2008, è stato Manilow Senior Curator del Museum of Contemporary Art di Chicago e, dal 2004 al 2008, direttore artistico del Centro di Arte Contemporanea Villa Manin di Codroipo (Udine).
Nel 2003 è stato direttore della 50a Biennale di Arti Visive di Venezia.
Tra le piu' importanti mostre personali ha curato la prima antologica di Rudolf Stingel (2007) all’MCA e al Whitney Museum of American Art di New York e, sempre all’MCA, la retrospettiva di Jeff Koons (2008). Con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Tate Liverpool ha curato la prima antologica di Glenn Brown a giugno 2009.
Francesco Bonami e' direttore di TAR, semestrale internazionale d’arte, pubblicato in lingua inglese in 24 paesi. E’ editorialista per Il Riformista, collabora regolarmente con Donna Moderna, Panorama, La Gazzetta dello Sport , il Corriere della Sera Firenze e altre pubblicazioni internazionali come The New York Times Magazine e Artforum.
Tra le sue pubblicazioni “Echoes: Contemporary Art at the Age of Endless Conclusion”, edito da The Monacelli Press nel 1996, “Cream” nel 1998 e la monografia di Maurizio Cattelan nel 1999, editi da Phaidon Press. Il suo primo romanzo “Lezioni di Fumo” è stato pubblicato da Marsilio Editore nel 2005. Il libro sull’arte contemporanea “Lo Potevo Fare Anch’io”, per Mondadori, è giunto alla nona ristampa. Per Einaudi con Luca Mastrantonio ha pubblicato “Irrazionalpopolare”, mentre, sempre con Mondatori nel 2009 ha pubblicato “Dopotutto non è brutto”.
Nel 2010 ha pubblicato a maggio per Mondadori "Si Crede Picasso" e pubblichera' con Electa "Storia dell'Arte fatta in casa".
Lo scorso 15 giugno, a Parigi, e’ stato insignito della Legion d’Onore.
A cura di Abcveneto


 
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