n.75 VII anno, 23 giugno 2010
VIA ALL’APERTURA FLESSIBILE DEGLI ALBERGHI. FINOZZI: CHIUSURE A SINGHIOZZO COME MISURA ANTICRISI
A cura di Abcveneto
Via libera agli alberghi aperti e chiusi a singhiozzo a seconda delle necessità e delle richieste della clientela della zona e del periodo dell’anno. E’ quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al Turismo Marino Finozzi. Il provvedimento accoglie una richiesta di Federalberghi, l’organizzazione di categoria maggiormente rappresentativa degli alberghi del Veneto.
“Si tratta - spiega l’assessore Finozzi – di un primo forte segnale di liberalizzazione del mercato turistico rispetto ad alcune rigidità previste dalla legge 33 del 2002 attualmente in vigore. In attesa della revisione della vecchia legge sul turismo, cui stiamo già lavorando, vogliamo con questa delibera dare agli imprenditori la possibilità di rispondere alle situazioni di difficoltà con la flessibilità di adattare l’offerta delle loro imprese alle richieste del mercato”. La delibera approvata dalla Giunta regionale consentirà brevi periodi chiusura, in corrispondenza ad esempio dei fine settimana per gli alberghi che vivono quasi esclusivamente di turismo d’affari o al contrario in corrispondenza dei primi giorni della settimana per gli alberghi delle aree termali che nei periodi di bassa stagione lavorano soprattutto con i week-end lunghi.
Tecnicamente, la delibera regionale fornisce chiarimenti alle Province e ai Comuni sui periodi ci chiusura temporanea degli alberghi e delle strutture ricettive ad apertura annuale. La delibera spiega che la norma che prevede una chiusura continuativa della struttura ricettiva può essere interpretata in maniera più elastica e che le chiusure temporanee possono essere ripartite nel corso dell’anno a libera discrezione dell’imprenditore, secondo le proprie esigenze, fatta ovviamente salva l’eventuale disciplina comunale. Da ora in poi sarà quindi possibile per gli alberghi programmare chiusure infrasettimanali, anche reiterate, purché la struttura comunichi preventivamente questi periodi di chiusura al Comune e alla Provincia. Il totale massimo di chiusura della struttura ricettiva nell’anno solare è fissato in 150 giorni.
“I Comuni che riceveranno le comunicazioni di chiusura – aggiunge l’assessore Finozzi – garantiranno che in città ci siano sempre un numero di posti letto adeguati alle esigenze: sopra questa soglia, gli albergatori che vorranno tener chiuso potranno farlo”.
A cura di Abcveneto


 
abcveneto.com
WeBuilder


Save as pdf iconaPDF file