n.75 VII anno, 3 giugno 2010
La Filanda Motta di Mogliano Veneto: da industria bacologica a teatro all’aperto
A cura di Abcveneto
La struttura, mirabile esempio di archeologia industriale tardo-ottocentesca, ospiterà in luglio la rassegna teatrale “Per Filo e per Segno”
E’ un piccolo borgo perso tra la terra e il cielo. La Filanda Motta a Campocroce di Mogliano Veneto (Treviso) è un luogo che rievoca suoni, voci di donne che filano la seta; tempio dedicato al lavoro e alla storia.
Ed è proprio qui che sabato 24 luglio 2010 si alzerà il sipario sulla rassegna teatrale “Per Filo e per Segno”, che quest’anno il direttore artistico, l’attrice Eleonora Fuser, ha dedicato alla “Maschera e Metamorfosi”. La Filanda Motta per un giorno si ergerà a tempio della cultura: un vero teatro all’aperto in cui il pubblico potrà immergersi in un’atmosfera rarefatta, quasi irreale. Tra gli ospiti Roberto Citran attore, Giuseppe Emiliani regista, Paolo Valerio Direttore Teatro Stabile di Verona, Piermario Vescovo docente Ca’ Foscari di Venezia, Pierluca Donin Circuito Teatrale Arteven, Marco Manchisi, Pino Costalunga e la Compagnia Pantakin di Venezia.
Organizzazione e info: Comune di Mogliano Veneto - Associazione “Attore...si nasce?”, tel. Comune: 041/5902542; Ass. 041/5902207; cell. 347/8579103; 339/3613588; fax 041/5902207;
cultura@comune.mogliano-veneto.tv.it
La Filanda Motta è un mirabile esempio di archeologia industriale tardo-ottocentesca, con la lunga facciata e i portici dello stabilimento bacologico, i due edifici che incorniciano i lati del giardino. Poco distante si erge l’area un tempo adibita a filanda e l'armoniosa struttura della "gallettiera", sovrastate dalla slanciata ciminiera.
Nel 1989, trent'anni dopo la chiusura dello stabilimento bacologico, la nuova proprietà iniziò un coraggioso programma di restauro dei grandi edifici dell'ex Filanda Motta, che dal 1959 era stata lasciata in uno stato di semi abbandono. Poco più di un anno dopo, le prime attività professionali cominciano ad occupare gli spazi ripristinati. La Filanda riprese vita attraverso manifestazioni, “open studio”, concerti e manifestazioni. Da qui l’idea di creare l’Associazione Culturale Filanda Motta (http://www.filandamotta.com/index.php), che riunisce i trenta studi professionali che trovano spazio all’interno della struttura per renderla viva e usufruibile dal pubblico.
A cura di Abcveneto


 
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