n.76 VII anno, 2 luglio 2010
Intervistando la scrittrice Bruna Graziani

Testo di Federico De Nardi- foto di Sara Miriade
Intanto, la domanda zero: chi è Bruna Graziani?
Mi chiamo Graziani Bruna ed abito a Treviso. Da molti anni mi occupo di letteratura, scrittura creativa e autobiografica. Ho collaborato e collaboro con il professor Stefano Brugnolo, docente di letterature comparate a Pisa ed autore del Ricettario di scrittura creativa edito da Zanichelli. Ho collaborato come editor ad alcuni lavori di case editrici trevigiane. Ho scritto varie storie di vita e curato autobiografie per privati ed artisti.Tengo la rubrica "Storie di donne" in un portale di Pari Opportunità. Ho ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi letterati e pubblicato racconti su riviste e libri; tra gli altri in: Non disturbare, scritture in corso, prefazione di Tiziano Scarpa edito da Officina Nuova Dimensione di Portogruaro (2006); Cinque edizioni della raccolta Cantastorie con racconti, nelle precedenti edizioni, di Giandomenico Mazzocato, Mario Rigoni Stern, Bepi de Marzi ecc; Mondi incantati edito da Nexus Editrice; M’ama, mamme, madri, matrigne oppure no edito dal Poligrafo di Padova con Antonia Arslan, Antonella Cilento, Francesca Mazzucato, Annalisa Bruni ecc; Storie scellerate edito da Cabila edizioni, Milano; Rivista letteraria Pick wick; Rivista letteraria Inchiostro.Informazioni:tel. +39 328 0208784 scrivimi@parlamidite.it - www.parlamidite.it
1) Perché scrivere oggi?
Cos'è oggi? Possiamo scrivere oggi più che mai. Dobbiamo. Oggi, poi che la scrittura è a portata di - più o meno - tutti diventa una possibilità d'espressione anche per chi per troppo tempo non ha potuto esercitarla. Nella totale libertà, possibilmente. Gente: scriviamo!
Una penna per l'indignazione ma anche una per la celebrazione. Penne di tutti i tipi. Odio chi protesta per partito preso. Amo chi si mette in discussione.
2) Autori che insegnano a VIVERE...
Non sono gli scrittori che scrivono storie ma storie che si fanno scrivere dagli scrittori. Perciò, ad insegnare, non può essere che la vita stessa. A scrivere, invece, possono insegnare in molti. Ma ognuno ha i suoi genitori e ogni genitore è bello allo scarraffone suo... Libera nos a malo di Meneghello. Ulisse di Joyce.
4) Qual è il tuo rapporto col cibo?
la mia vita funziona a cicli disomogenei. A scuola, ad esempio, ero bravissima per alcuni anni, poi, altri rischiavo la bocciatura, poi risalivo, eccetera. col cibo è uguale solo che i cicli hanno periodi più brevi. A volte mangio gustando quello che ho davanti, a volte semplicemente mi nutro.
A volte me ne dimentico. Se sto scrivendo, ad esempio...
Se devo scegliere degli alimenti: fragole e carciofi, la meringata. Il minestrone di mio papà, fatto da lui però. Mi spiace terribilmente che sia ancora morto. Papà, cosa aspetti a resuscitare?
5) Qual è il tuo rapporto con la politica?
Ecco, appunto. La politica. Non ho un buon rapporto, mi fa rabbia, e poi non c'è informazione. Paradossale nell'era delle notizie in presa diretta, no?
Quanto di noi vanno a votare sapendo quello che votano? Quanti si informano? Cos'è l'informazione?
Se si pensa che la maggior parte degli elettori è anziana e la loro compagnia è la televisione...
6) Cosa pensi degli uomini?
Non ho pregiudizi! sono pur sempre essere umani. Se esistono, un motivo c'è...
Darwin, all'evoluzione della specie, ha dato spiegazioni scientifiche: sopravvive la specie più adatta a quell'ambiente in un determinato momento. Per le giustificazioni ai SOPRUSI mi aspetto che la ragione faccia la sua parte. Per la PARITA' devono venire molti altri secoli dei lumi, ma non so se succederà prima che la terra venga infornata dal sole, anche perché l'evento sembra più vicino del previsto.
In definitiva: difficile dare risposte serene quando arranchiamo in un mondo ancora QUASI esclusivamente di genere (maschile). Nessuna rivoluzione sessuale dopo il '68. Se gli effetti delle fatiche femministe (che pessima parola) sono pagine -web, e di riviste, ma non solo! Anche di quotidiani e di stimati settimanali di sinistra - che grondano di tette e culi e contorsionismi di corpi che strisciano, s'intorcolano lasciando scie bavose di umori e allusioni sullo schermo e sulla carta ad uso e beneficio di... eccetera eccetera.
Ma poi, poi se una donna per disgrazia è intelligente? Diventano improvvisamente 'misogini'.
Calma, calma... ci sono uomini MERAVIGLIOSI. Anche vicino a me.
7) E delle donne?
Delle donne... penso che devono essere informate che il loro cervello funziona benissimo. Certe lo sanno e lo fanno funzionare. Certe non ci credono ancora. Certe - ancor peggio - non sanno di averlo! Da sempre, la chiesa e il potere hanno tenuto sepolti i loro diamanti (delle donne) in un 'pozzo profondo più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto' citando una canzone di De André.
La mia felicità è quella di scavar via qualche detrito di quel pozzo, attraverso la scrittura, soprattutto autobiografica. Aiuta a riflettere e soprattutto a prendere coscienza dei proprio tesori.
8)I tuoi progetti per il futuro?

Scrivere e far scrivere. Non si fa mai abbastanza. I ragazzi delle scuole di ogni grado dovrebbero iniziare la giornata scrivendo 5 minuti di diario. Tengo dei corsi di autobiografia: svelano i miracoli possibili di una crescita felice, nutrita dalla consapevolezza della nostra unicità. Scrivere la nostra versione dei fatti, in un patto di sincerità con noi stessi. Così, la scrittura ci rende inevitabilmente migliori.
Testo di Federico De Nardi - Foto di Sara Miriade


 
abcveneto.com

WeBuilder

Save aspdf iconaPDF file