n.76 VII anno, 9 luglio 2010
Nasce un nuovo parco marino al Lido di Jesolo Sealife la novità del 2011
A cura di Giovanna Dal Magro
JesoloNel pieno centro di Jesolo nascerà il nuovo Sea Life, uno dei più grandi acquari del mondo; un’attrazione di richiamo internazionale capace di accogliere migliaia di visitatori per una città da vivere tutto l’anno.
Un vero e proprio parco marino – che segue l’eccezionale successo di quello aperto a Gardaland nel 2008 – che sarà dotato di 30 grandi vasche con 5000 esemplari appartenenti ad oltre 100 specie acquatiche di tutti i mari del globo: dai cavallucci alle stelle marine, dalle meduse, dalle razze giganti ai misteriosi squali.
Un percorso unico, che porterà il visitatore alla scoperta di molti ambienti, in un’escalation di esperienze, che vedranno rappresentate anche la cultura, i valori e la storia di Venezia. Un lungo viaggio dai ruscelli delle montagne alle rive dell’Adriatico e da qui all’oceano fino ai mari tropicali, alla scoperta del mondo subacqueo più sconosciuto, quasi da “toccare con mano” e attraversare camminando lungo un avveniristico tunnel subacqueo.
SeaLife, in costruzione nell’area di piazza Venezia, con un investimento di oltre 10 milioni di euro, è opera dell’inglese Merlin Entertainments Group, leader in Europa e secondo nel mondo per numero di visitatori dei propri parchi di divertimento e a tema.
“La determinazione e gli investimenti dell’Amministrazione di Jesolo per far diventare il Lido una delle principali località balneari e turistiche italiane ci ha convinto che questa fosse la scelta ideale per il nostro secondo Sealife in Italia” dice Russel Barnes, Divisional Director di Merlin’s Midway Developments. I lavori del nuovo parco acquatico di Jesolo sono iniziati alla fine di marzo 2010.
Il SeaLife di Jesolo si propone di superare i confini della tecnologia espositiva e tematica per far diventare ogni visita un’esperienza indimenticabile e entusiasmante, con significativi risvolti sociali. Di rilievo, al riguardo, l’adesione alle più attive iniziative internazionali di tutela ambientale, tra cui “Whale & Dolphin Conservation Society”, negli sforzi contro la legalizzazione della pesca alle balene, e la realizzazione di programmi di salvaguardia e di riabilitazione delle foche in molti dei suoi centri.
A cura di Giovanna Dal Magro


 
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